Che senso ha la vita: l’importanza di capire mentre impari ad amare

Per capire che senso ha la vita devi imparare a comprendere le tue paure e accorgerti di quanto tu sia un essere unico e prezioso.
Una presenza fondamentale per lasciare quel contributo che solo tu puoi dare nella tua originalità.
Tutto questo mi è venuto in mente quel giorno in cui al rifugio mi sentivo straripante di felicità, quel giorno di cui ora ti racconto 🙂
Sabato al rifugio ero sola. L’unico aiutante sarebbe arrivato soltanto domenica mattina.
Ero serena e dentro di me sapevo che nulla avrebbe potuto turbare questo mio stato di tranquillità e pace.
Arrivata sera, stavo immensamente bene e rendermene conto mi ha fatto fare un viaggio indietro nel tempo.
All’inizio della mia avventura di gestire un rifugio era tutto nuovo ed entusiasmante, ma dopo qualche anno ho cominciato a stare male.
Stavo male ovunque, che fossi sola o in compagnia.
Stavo male con me stessa. E io con me c’ero sempre.
Da sola però la sofferenza era insopportabile e mi attaccavo a varie forme di piacere, pur di non soffrire questo senso di vuoto.
Ma ogni piacere che mi riempiva in quel momento, mi avrebbe svuotato ancora di più poco tempo dopo.
Così la mia sofferenza aumentava, accompagnata dal senso di colpa per aver ceduto a ciò che sapevo essere sbagliato.
Sono stata male per anni, finché ho iniziato il mio percorso di crescita personale.
È stato un percorso impegnativo in cui ho affrontato davvero tanti aspetti della mia vita cambiando me stessa al punto da essere ormai irriconoscibile.
Osservandomi ora, la cosa che più mi ha colpito è stata rendermi conto che in qualunque modo stessi male, di mezzo c’erano sempre altre cose o persone.
Ne dipendevo anche se apparentemente mi sentivo indipendente tanto da fare della mia autonomia il mio segno distintivo.
Volevo fare sempre tutto da sola.
Troppo…
Ma andiamo con ordine.
Stavo male perché avevo paura e la paura mi faceva soffrire.
Ma paura di cosa esattamente?
Paura di rimanere soli: la paura più profonda
È stato solo iniziando a cercare la risposta che le cose hanno cominciato a cambiare.
Mi facevo mille domande, ma dietro a ognuna ce n’era sempre una più profonda.
E scavavo, scavavo fino ad arrivare all’ultima risposta.
Ma per ogni paura che trovavo la risposta finale era sempre la stessa: avevo paura del vuoto, paura di rimanere sola.
Eppure sentivo il bisogno di non vedere nessuno, anche se da sola stavo male e non sapevo come smettere di soffrire.
Bisogno e paura allo stesso tempo.
Non trovavo un senso a questo paradosso, così continuavo a cercare, ma oltre a quella paura non trovavo nulla.
Cosa temevo del fatto di rimanere sola?
Durante il mio percorso di crescita stavo imparando a fare molte cose.
Ogni giorno capivo che avrei potuto imparare tutto e anche se questo avrebbe comportato tempo e fatica, nulla sarebbe stato impossibile.
E questo vale per tutti noi.
Così, in realtà non c’era nulla che non avrei saputo gestire o che non avrei potuto imparare se fossi rimasta sola.
Nonostante questo però la paura di soffrire era troppa e non potevo sopportare l’idea di stare sola con me stessa.
L’unico mio modo per fuggire dalla sofferenza era quello immergermi in mille distrazioni per occupare il mio tempo e la mia mente.
In certi momenti però e nonostante tutto, il vuoto di senso arrivava prepotente.
Dentro di me, una domanda sfocata, ma che pesava come un macigno: che senso ha la mia vita?
Ora riflettendoci mi sono accorta di una cosa.
Tra le mie paure più grandi c’era il giudizio degli altri, eppure in qualche modo quel giudizio era qualcosa di cui avevo davvero bisogno.
Ne avevo bisogno perché sapevo che avrebbe potuto farmi soffrire e questo avrebbe dato un’ottima scusa al mio malessere, che altrimenti non avrei saputo giustificare.
Se ci pensi abbiamo bisogno di dare un senso a ogni cosa o ci perderemmo in quell’incertezza che ci fa vacillare. E per le emozioni questo vale ancora di più.
Che senso ha la vita: quando scopri che la tua vita non ne ha
Ricordo che leggendo il libro “Uno psicologo nei Lager” di Viktor Frankl, mi aveva particolarmente colpito come nel periodo natalizio, il tasso della mortalità dei deportati aumentasse in modo impressionante.
Gli veniva promesso che per Natale sarebbero potuti uscire per far visita alla famiglie, ma questo non avveniva e quando lo scoprivano l’atroce sofferenza dovuta alle condizioni a cui era sottoposti perdeva ogni senso.
A quel punto le difese immunitarie venivano a mancare insieme al senso di quella sofferenza.
E la gente moriva.
Capisci quanto sia necessario che ogni cosa abbia un senso ai nostri occhi?
Sai cosa significa se soffri senza un valido motivo? Pensi di essere sbagliato o sbagliata, inadeguato o inadeguata, se pensi di non valere niente, arrivi a pensare di essere una persona senza senso.
E questo fa troppo male per poterlo sopportare. E soffri. Soffri davvero come un cane.
Nonostante questo però, anche il giudizio mi avrebbe fatto soffrire, seppur meno. Un piccolo sollievo da quella sofferenza profonda e invivibile.
Ma a nessuno piace soffrire, così cercavo di evitarlo…
E così, mi ero costruita una solida prigione con le mie stesse mani.
Credevo di essere indipendente, ma non avevo capito cosa fosse la libertà.
Avevo un disperato bisogno degli altri per poter incolpare qualcuno (o qualcosa) della mia sofferenza e con questo dargli un senso.
Per uscire da quella buia prigione non sarebbe bastato affrontare il giudizio.
Se lo avessi fatto avrei potuto scoprire che quel giudizio non era vero.
Oppure avrei potuto trovare qualcosa di fondato, ma ormai sapevo che potevo imparare a fare ogni cosa, se solo avessi voluto farlo.
Ma poi a cosa avrei attribuito la mia sofferenza? Che senso avrebbe avrebbe avuto soffrire?
Sarei stata punto e a capo.
Che senso ha la vita: cosa fare per trovarlo
Così per capire che senso ha la tua vita, capire le tue paure e guardarle fino in fondo è la prima cosa.
Fare luce e capire chi è il tuo nemico, ti fa uscire da quel buio fatto di incertezza in cui ti perdi perdendo la capacità di vedere la realtà e dà al tuo malessere una dimensione finita.
È facendo chiarezza e pulizia che togli forza alle paure che ancora restano vere.
Per capire a fondo le tue paure devi porti molte domande e trovare sempre le risposte.
Ho scritto un articolo che ti consiglio di leggere, in cui ti parlo del diario emotivo che ritengo lo strumento più prezioso per aiutarti in questo lavoro che ti porta a conoscere te stesso, o te stessa.
E vivere le stesse situazioni conoscendo il nemico è ciò che ti permette di guardarlo negli occhi per muoverti con passo sicuro.
A quel punto vedi più semplicemente la soluzione e, anche se ancora ti mancano il coraggio e la forza di risolvere, sai che la possibilità c’è e quando sarà il momento dovrai solo metterla in pratica.
Ma non sarai pronto, o pronta a farlo finché non avrai fatto un secondo importantissimo passo.
Imparare ad amare, l’unica cosa che conta davvero per trovare il senso della vita
Ogni azione fatta con l’intenzione di amare, produce solo emozioni positive.
E non puoi stare male mentre stai bene 🙂
Amare significa dare un senso compiuto alla tua stessa esistenza.
Significa dare il tuo contributo autentico e originale, capace di migliorare il mondo esprimendo il vero te stesso, o la vera te stessa.
Tu sei l’unico, o l’unica che può dare quel contributo perché quello che dai lo puoi dare solo tu e senza di te quel contributo non potrebbe esistere.
Tu sei fondamentale!
Quando cominci ad amare tutto comincia ad avere un senso.
Ti accorgi che ti basta quello per capire cos’è la felicità e a quel punto sai cosa potrai trovare, se solo lo vorrai, quando lascerai andare gli altri o qualsiasi paura.
Sai che dipenderà solo da te creare quel benessere mentre ti impegni risolvere le tue paure.
Solo quando cominci ad amare veramente, cominci davvero a capire che senso ha la tua vita.
Allora prova a fare questo test ideato da Giacomo.
Io trovavo il senso della mia sofferenza prevalentemente nella paura del giudizio e nel senso di colpa, ma quando ti osservi bene, scopri che ogni emozione negativa ti lega a qualcuno o qualcosa a cui attribuisci la colpa e così il senso della tua sofferenza.
Così c’è chi si lega alla persona per cui prova rabbia, a quella che invidia, a chi lo delude o alla persona da cui si sente rifiutato.
Potrei andare avanti, ma non serve.
Quello che serve è che tu capisca che è questo meccanismo perverso a farci temere le persone, mentre non possiamo farne a meno.
Ora che ho capito che le persone e le cose che temevo non possono più farmi paura e sono libera di viverle, ho con loro ottimi rapporti.
Non temo più di essere giudicata, ma chiedo, provo, sbaglio e imparo.
Mi apro alle persone e grazie loro mi arricchisco e arricchisco loro dandogli fiducia. E loro si fidano di me perché sono libera e non ho più bisogno di loro per dare un senso alla mia vita.
Ho capito che gli altri non c’entrano e che la responsabilità della mia vita è solo mia.
Tutto dipende solo da me. Davvero questa volta 😉
Ora che sono libera di vivere tutto profondamente bene, posso accorgermi di ciò che vivo senza fuggire da me stessa né dal mondo, adoro stare sola e sono prepotentemente attratta da ogni meraviglia di cui posso godere.
Ogni cosa è capace di sorprendermi, come quel giorno, quando ho notato i primi segni di vita di una banalissima erba che spunta, timida, al risveglio dall’inverno.
È io sono immensamente grata e felice 🙂
Non si può schiacciare un bottone con su scritto Ti perdono , per riuscire a farlo . Consapevolezza c’è Non riesco a perdonare . È questo che mi fa provare una profonda e incontrollabile RABBIA. inutile certo ma la sento , c’è ! Allora mi allontano per paura di pensare , ricordare , soffrire e di riprovare ancora e ancora rabbia . Lo so che è inutile, come so che è perdono la sola e unica vera soluzione. Non si può scappare certo ma non riesco a fare ciò che è la soluzione. Dopo mesi , forse perché vivo oggi… Leggi il resto »
Ciao Anto, cosa te lo impedisce esattamente? Considera che se provi rabbia ci possono essere due motivi. Il primo è che quello che è accaduto ha delle conseguenze pratiche nel tue presente che ancora non riesci a gestire. In questo caso per risolvere devi trovare soluzione a tuoi problemi nel presente (le conseguenze che ancora ti porti dietro). Il secondo motivo è che ancora non riesci ad accettare il passato. Accettare significa comprendere a livello profondo e per farlo non c’è altro modo che mettere tutto il tuo impegno nel metterti nei panni degli altri togliendo ogni giudizio. Magari rileggi… Leggi il resto »
Certo ho compreso . Ho compreso che non c’è limite all’egoismo di certe persone e di quanto il soddisfacimento dei loro piacere possa essere primario su tutto . Ho compreso quanto io stessa sia stata bisognosa di essere amata ma che con volontà e impegno , per non arrivare a pretendere e agire con egoismo,.abbia lavorato su me stessa e voluto COMPRENDERE tutto . Ma ritengo DIABOLICO superare certi limiti della debolezza umana. Arrivare a Diventare del tutto insensibili , indifferenti , assenti e forse anche giudici difronte alla sofferenza del prossimo, è del tutto disumano. La FAMIGLIA quella di… Leggi il resto »
Il punto sta proprio nel tuo p.s. Se sei ancora schiava significa è perché ancora non hai raggiunto l’indipendenza emotiva e per questo affidi agli altri il compito di darti la felicità che cerchi. Tu puoi considerare diabolico superare determinati limiti della debolezza umana, ma questa potrebbe essere una valutazione critica, invece che carica di giudizio negativo. Se giudichi negativo qualcosa è perché ritieni che in qualche modo ti possa danneggiare. Nulla può danneggiati se tu non lo permetti. E tu non lo permetti solo se sei libera di decidere tu delle tue emozioni. Se sei libera puoi lasciare liberi… Leggi il resto »
Ho compreso che certe persone , purtroppo, non cercano l’anima dell’altro ! Sono quelli che non seguono e nutrono la propria ,.per scelta , per paura. Ho compreso quindi quanto sia vano confidare in quella parte migliore , quando ormai è già morta a causa di quella scelta . Ho compreso che non si può pretendere l’Amore soprattutto da chi non lo vuole . Ho compreso che la trappola in cui mi trovo è semplicemente quella della DELUSIONE, figlia di una vana speranza. Ho capito che non c’è Speranza per chi ha scelto di vivere totalmente e perennemente nella PAURA… Leggi il resto »
Ciao Serena. Leggendo quello che hai scritto mi sembra di vedermi in uno specchio. Quel senso di vuoto senza che riesca a trovare un vero motivo e che mi fa sentire quasi inutile e con un grande senso di colpa. Di motivi in realtà ne troverei tantissimi a partire dall’essere stato tradito e abbandonato dalla donna che amavo con tutto me stesso e dal vedere distrutta quella meravigliosa famiglia , almeno per me, con due stupendi figli ancora piccoli. Ho sofferto in un modo che non credevo possibile ma sarebbe ipocrita incolpare lei di così tanto dolore e di come… Leggi il resto »
Ciao Fabio, il problema non è tanto quello di avere intorno altre persone, quanto invece la tua capacità di stare bene in compagnia di te stesso. Questo è il motivo per cui ti spaventano il vuoto e la solitudine. Finché resti nella convinzione che siano gli altri a doverti dare la felicità che cerchi non potrai imparare a stare solo in compagnia di te stesso e se non impari questo non saprai stare bene nemmeno in compagnia degli altri. Tu sei l’unica persona che è sempre con te, l’unica con cui devi avere la certezza di poter sempre stare bene… Leggi il resto »
Mi sono interrogata sulle regole che mi impediscono di accettare l’ira degli altri …..1. non lo merito (per me vuol dire che non c’è da parte dell’altro la volontà di capire che posso avere reazioni e pensieri diversi), 2. Mi offendo, perché vengo insultata gratuitamente 3. Mi vergogno per l’altro che, arrabbiato non riesce a controllarsi e non si cura di venir ascoltato anche da terze persone che potrebbero farsi idee sbagliate.
Questo è quanto mi impedisce di vivere bene la situazione e come dici tu “fare spallucce”
Non lo merito… tu ami per amare o per assicurarti di meritare la comprensione dell’altro?
E se ti offendi per gli insulti dell’altro, è perché stai amando o perché stai cercando di ottenere rispetto?
Infine, che problema c’è per te se l’altro si espone in modo negativo nei confronti di altre persone? Per quale motivo ti riguarda?
Capisco Serena, ma può capitare di aver paura della rabbia di un altro, in preda alla rabbia,senza volerlo, si può fare male agli altri sia con i gesti che con le parole. Anche il rispetto si può avere per gli altri ma non si può pretendere. Questo per me vuol dire che non si ha la forza di amare in ogni momento. Cioè si vuole essere compresi, capiti ma poi noi non riusciamo a comprendere gli altri che sono diversi da noi, questa diversità ci fa sentire lontani e la disprezziamo invece di considerarla una ricchezza.
Certo, si può non avere la forza di amare l’altro in alcuni momenti, ma questo non significa che in quei momenti possiamo pretendere che l’altro sia o faccia quello che noi vorremmo. Possiamo rendercene conto, comprendere noi stessi e accettare che in quel momento non sappiamo fare meglio di così. E questo è comunque amore per noi stessi. Non solo, ma il fatto che ora non si abbia la forza di amare l’altro in determinate condizioni, non ci autorizza a restare così, ma dovrebbe darci lo spunto da cui partire per migliorare. Così, se ti accorgi che ora non sei… Leggi il resto »
Ciao Serena, ma quando pur amando si deve fare i conti con la fragilità degli altri. Se una persona a cui voglio bene pretende di essere ascoltato e non ha la capacità di accettare un contraddittorio, si altera, cede allo stress insultando perché secondo lui vado sempre contro, perché non ragiono sono stupida ecc.ecc…..e’ difficile non provare emozioni negative e mantenere la serenità….
E’ difficile se pretendi che lui accetti, che non si alteri, che non ceda allo stress e non insulti.
Se tu sai che stai facendo la cosa giusta, se sai che stai comunque amando, allora puoi restare concentrata su quello che stai dando invece che su quello che riceverai.
Se ami veramente, puoi accettare qualsiasi cosa.
Amare è ciò che ti fa stare veramente bene, non ricevere qualcosa da chi si sta amando. Qui si gioca tutto 🙂
Ciao Serena, se posso diventare una persona migliore , innanzitutto per me stessa, lo devo anche alle mail che mi scambio con te. Mi hai già risposto in un paio di occasioni che il mio star male è dovuto al bisogno e alla paura e certamente è così perché temo il restare sola e il non essere felice. Mi chiedo però, se la risposta a questo è amare e imparare sempre a farlo , non sono comunque sola? Come mi può bastare amare per essere felice e non avere bisogno degli altri? Nel tuo rifugio, quando sei così attiva, piena… Leggi il resto »
Non avere bisogno degli altri non significa stare sola, significa che sarai libera di viverli godendo della loro presenza perché se non hai bisogno di loro, non hai nulla da perdere o da guadagnare e puoi fare quello che vuoi e che ritieni giusto senza temere le loro reazioni. Amare è ciò che da un senso alla tua esistenza . Ti chiedo questo: tu pensi di essere nata per amare o per stare con gli altri? Se provi a rispondere la seconda ti accorgerai di essere un numero, una dei tanti. Se fossimo nati per stare con gli altri saremmo… Leggi il resto »
Non posso vivere le persone se alcune non mi vogliono più nella loro vita e mi riferisco anche alla relazione di cui ti ho parlato. Se io ho agito con amore ma loro non la pensano come me e io vorrei tanto che loro facessero parte della mia vita anche questo è bisogno? Io non ho mai escluso nessuno, nn ho mai usato cattiveria, indifferenza e la presunzione di avere sempre ragione anzi mi sono sempre messa in discussione ma questo non è bastato dati i risultati e come sto ora. Loro poi sembrano vivere bene, sembrano nn avere nessun… Leggi il resto »
Indubbiamente, da quello che dici hai ancora certamente bisogno di questa persona. E’ vero che non puoi vivere le persone se alcune non ti vogliono più nella tua vita? E tutte le altre? Poi dici bene, loro sembrano vivere bene. Sembrano… Tieni conto che vivere le persone significa amarle nonostante tutto e per farlo devi necessariamente comprenderle. Questo lo fai? Lo hai fatto con chi non ti capita, amata e accettata? O la comprensione l’hai solo cercata da lui? E cosa ti è stato imposto esattamente? E ancora, che problema c’è se gli altri ti incolpano? Io credo che ci… Leggi il resto »
Sinceramente sì ci ho pensato e a qualche corso mi sono anche iscritta e l’ho seguito con molto interesse ma credo che la maturità o il percorso di crescita personale sia molto soggettivo quindi magari uno ci mette più tempo di un altro a raggiungere un obiettivo e io forse sono una di quelle che necessita di più tempo ma non mollo e voglio farlo per me stessa e per stare davvero bene e cambiare totalmente vita e modo di pensare e comportarmi. Ho scritto “sembrano” perché non avendo più contatti con loro non posso sapere come stanno e anche… Leggi il resto »
Come preferisci, ma per come è impostata la Scuola adesso, ti assicuro ti farebbe fare un gran bel passo avanti 😉
Quindi il fatto di venire incolpata non ti piace perché sei convinta non corrisponda alla realtà.
E a cosa ti serve che gli altri dicano la verità su di te?
Quanto a giudizi e insulti, lascia stare se agli altri piacciono o meno, per te qual’è il vero problema se vieni giudicata? O, in altre parole, cosa non ti piace del fatto che gli altri ti giudicano?
Non mi piace che abbiano loro o comunichino di me una persona che non sono, qualcosa che non è vero, di cui sono assolutamente certa. Io so di non essere così e so che non posso piacere a tutti ma aver amato tanto, aver dato tanto e aver invece trasmesso così poco mi mortifica profondamente. Nei confronti di Chicco, l’uomo che tuttora amo ma che lui non mi vuole più poi la cosa è molto più marcata perché ricevere quelle parole così sprezzanti, quegli insulti, quei giudizi nonostante io abbia riconosciuto che porre fine al ns malsano rapporto era la… Leggi il resto »
Tieni sempre bene a mente che amare significa donare il meglio di cui disponi perché gli altri possano liberamente scegliere di accoglierlo. Come dice Buscaglia, tu apparecchi la tavola con le migliori leccornie, poi sta agli altri decidere se servirserne o lasciare tutto. Se rimarrai delusa, infastidita o arrabbiata perché gli altri non apprezzano, significherà che il tuo era uno scambio: ti do il meglio di me per ottenere apprezzamento. E questo non è amore. Se mi è capitato di essere giudicata al rifugio per qualcosa di non vero? Certo, un sacco di volte. Le persone hanno il loro punto… Leggi il resto »
Sei una grande donna. Voglio davvero prenderti come esempio e dialogare con te mi fa sentire una persona migliore, che ha tanto da imparare sicuramente ma ti giuro che non mollo assolutamente e se posso ogni volta che ho necessità posso attingere a voi e ai Vs insegnamenti e consigli. Grazie serena
🙂
Gulp, Serena! Che profondità! Lascia attoniti e dà vertigine.
Grazie Alle 😀
Cara Serena, se oggi sono quella che sono lo devo al nostro mese di scambi di mail … quante cose mi hai fatto capire , mi sono liberata da tutte le mie paure : esprimo sempre ciò che penso , non do’ giudizi ; mi sono liberata da tutti i miei sensi di colpa , capendo che quegli errori , quelle colpe che mi venivano attribuite erano frutto di ciò che provavo allora , questa sensazione di libertà mi ha portato ad un miglioramento dei miei rapporti con tutti . Le persone che mi hanno fatto del male non le… Leggi il resto »
Grandioso Barbara, e tutto questo grazie al grande lavoro che hai fatto su di te con i giusti strumenti 😉
Ciao serena. Bellissimo ciò che scrivi ma soprattutto VERO. Mi ritrovo quasi su tutto. La tua esperienza è molto simile alla mia… Soprattutto quando dici di aver provato senso di vuoto e solitudine… Al punto quasi di provare un assurdo piacere a star sola… Per evitare il confronto e quindi un possibile giudizio. Ma a differenza di te io non temo il giudizio… Ho anche io sentito il bisogno di rimanere sola… Costringermi alla solitudine pur soffrendo di essa stessa ma per paura dell abbandono: non avere per non perdere… Come si può perdere ciò che non si può assaporare.… Leggi il resto »
Non avere per non perdere… Ma mentre non hai, sei legata a chi vuoi evitare di avere e, di fatto, temi le persone. Così, invece che andare verso a qualcosa o qualcuno, prendi la direzione opposta, ma la tua direzione dipende sempre da quello, che sia per andargli incontro o per evitarlo. Come vedi e come giustamente tu stessa affermi, si stratta solo di una forma diversa, ma la paura delle persone alla fine è ciò che ci impedisce di essere felici 😉 E dici bene, non mollare! Anch’io sono stata sul punto di farlo, ma per fortuna ho continuato… Leggi il resto »
Non lo so. Forse mi sono spiegata male. Io non temo le persone tantomeno il loro giudizio… Per niente. Si questo mi sento abbastanza forte e risoluta…. Perché riconosco. Il mio valore… Non permetto più a nessuno di sminuirmi. Temo la falsità. Temo l amore egoistico. Temo l’inganno. Temo di ricadere nella trappola del bisogno… Bisogno di amore… Nel legame….. Nel desiderio…. Mi avete detto tu e Giacomo che desiderare e fonte di sofferenza…. Beh… Sto lavorando anche su questo… Non desiderare altro che non amare me stessa…. Non credere nellamore altrui… Stare a debita distanza… Fidarmi solo di chi… Leggi il resto »
Dici di non temere le persone e il loro giudizio, ma il fatto che si allontanino quando tu non sei ciò che loro vorrebbero dipende proprio dal fatto di averti giudicato in modo negativo, pur non dicendotelo apertamente. Dentro di loro tu non vai bene, altrimenti ti terrebbero vicina. E se tu non ti avvicini a loro perché temi l’abbandono, alla fine stai temendo indirettamente il loro giudizio. Poi temi la loro falsità, il loro egoismo, l’inganno di cui potresti rimanere vittima e tutto il resto di cui parli, ma anche se ti allontani fermamente da loro, il tuo allontanamento… Leggi il resto »