Come controllare la rabbia e come gestirla quando esplode

come controllare la rabbia

Sapere come controllare la rabbia non servirà ad eliminarla, ma mentre lavoriamo per risolverla sarà facile che si presentino situazioni in cui dovremo necessariamente gestirla.

Durante il suo percorso di crescita personale, con Matteo abbiamo avuto modo di parlare di questo argomento, così ho pensato di spiegarti come controllare la rabbia scrivendo questo articolo col suo aiuto.

Ecco cosa troverai:

Lascio subito la parola a Matteo 🙂

Cos’è la rabbia?

cos'è la rabbia

Ti è mai stato detto che la rabbia è positiva perché stimola chi la prova a cambiare le cose?
Oppure che è un’emozione “naturale” e inevitabile?

È un’emozione esplosiva perché quando arriva colpisce tutto e tutti. Non puoi essere arrabbiato, o arrabbiata con una persona ed essere amorevole con un’altra.

Come in un’esplosione tende a distruggere qualunque cosa che hai intorno.

Penso sia capitato a tutti di rendersi conto, solo dopo averla provata, che in un modo o nell’altro si era fatto del male a qualcuno o a qualcosa.

Provare rabbia non è uno stimolo ad un cambiamento sano, in quanto non sei tu a controllarlo, e soprattutto, tende a distruggere più che a costruire qualcosa di nuovo e di buono.

Credo che Matteo abbia ragione, infatti è proprio quello che ho notato quel giorno in cui mi trovavo all’ufficio della mia Compagnia Assicurativa.

Come non si riesce a controllare la rabbia

Come non controllare la rabbia-spavento

Ero lì per discutere di un raggiro da parte di un’altra Compagnia di cui sono stata vittima.
Raggiro economicamente pesante per me e con implicazioni penali per l’artefice.

La situazione appariva molto confusa, così l’impiegata ha deciso di chiamare il numero di assistenza clienti per saperne di più.

Mentre parlava io ero tranquilla e ragionavo sul da farsi quando, ad un tratto, un rumore forte e improvviso mi ha fatto sobbalzare.

La poveretta aveva riagganciato violentemente la cornetta del telefono, furibonda per non aver ricevuto le informazioni che un servizio clienti sarebbe, di norma, tenuto a dare. Informazioni che vista la situazione sarebbero di importanza fondamentale per scovare eventuali colpevoli di errori o frodi.

Sono rimasta molto stupita dal suo gesto, dopotutto non era mica lei a essere stata raggirata!

Ma trovava così ingiusto quello che mi stava succedendo da finire in preda alla rabbia più totale, mentre io, la vittima, me ne stavo tranquilla e sorridente.

Ovvio che una cosa del genere mi ha fatto riflettere.

Come nasce la rabbia: è inammissibile!

Rabbia_inammissibile

La rabbia dell’impiegata era scattata pensando all’ingiustizia.

In effetti, se ci pensi, quando trovi ingiusto qualcosa te la prendi col responsabile e vorresti che fosse punito per quello che ha fatto. E’ normale che succeda, no?

E il senso di ingiustizia puoi sentirlo anche quando sembra che succedano tutte a te.
La sfortuna ti perseguita e vedi gli altri che invece di problemi non ne hanno (o almeno è quello che ti sembra dal tuo punto di vista).

E se prendi una malattia? Perché proprio a te? Cosa hai fatto di male per meritartela?
Non puoi ammettere tutto questo, non è giusto.

E di situazioni che potresti trovare ingiuste potrei elencarne a bizzeffe.

Ma cos’altro ti fa generare la rabbia oltre al senso di ingiustizia?

Ti arrabbi quando una situazione supera certi limiti, quando ti fanno aspettare troppo, quando devi ripetere mille volte qualcosa e le persone non capiscono, quando una cosa ti impegna in modo esagerato facendoti perdere tempo e così via.

E tutto questo è inammissibile secondo te.

In una parola ti arrabbi quando diventi impaziente.

Poi, che altro?

Magari vuoi raggiungere un obiettivo e ci hai lavorato sodo, ma nonostante tutto non ci riesci, ci provi e ci riprovi, ma niente. Continui senza ottenere risultati, finché a un certo punto cominci a pensare che il problema sei tu, che ti senti un incapace.

Oppure vorresti cambiare una situazione perché la ritieni negativa e sai che potrebbe essere migliore di così, ma non puoi perché non dipende da te.
Così ti arrabbi perché senti di essere impotente.

E quando vuoi qualcosa a tutti i costi e non c’è verso che tu la ottenga? Lì si che te la prendi alla grande!
Ti dice niente la parola pretesa?

Infine questo. Una situazione o una persona ti infastidiscono perché non sono come vorresti che fossero.
Pensa, per esempio, a persone con un comportamento che non ti piace o, che ne so, al sistema di Leggi o della Giustizia italiana che molti criticano e ritengono inammissibili al punto da infuriarsi in ogni occasione.

Ecco così l’ultima parolina: intolleranza.

Insomma tutte queste cose hanno in comune il fatto che tu non vuoi ammettere che possano accadere.
E la rabbia nasce ogni volta che ritieni inammissibile qualcosa.

Ecco come gestire la rabbia nel modo più sbagliato

Come non controllare la rabbia

Forse avrei potuto trovare altre fonti della rabbia, ma queste mi bastano per farti notare un’altra cosa interessante.
Ti mostro con più chiarezza le possibili cause della rabbia e specifico sinteticamente il loro significato, osserva bene:

impazienza: NON ho pazienza
ingiustizia: NON è giusto
incapacità: NON riesco a fare qualcosa
impotenza: NON posso fare qualcosa
pretesa: NON posso ottenere ciò che voglio
intolleranza: NON è come dico io

NON, NON, NON…

Ma sai qual è l’unico NON che ha senso davvero: NON serve!

Ti è mai successo che arrabbiandoti risolvessi qualcosa? A me no.

L’unico risultato è sempre stato quello di starci male e togliermi la lucidità mentale, riducendo al contempo le mie possibilità di fare davvero qualcosa di utile per risolvere.

Tra l’altro, questa emozione contiene molta energia. Un’energia repentina e violenta perfino.
E se arriva, come cerchiamo di controllare la rabbia di solito?

Magari proviamo a sfogarla, così per questa volta ce ne libereremo.
Ma ogni volta si ripresenterà lo stesso problema.

Non solo, ma essendo così carica di energia e violenza, come diceva bene Matteo, rischieremo di fare del male ad altri o a noi stessi.
Se poi la rabbia partisse da una situazione che riteniamo ingiusta la sfogheremo macinando vendetta.
E le conseguenze le puoi pure immaginare da te 😉

Altro modo inutile e distruttivo di gestire la rabbia è quello di reprimerla, il che significa poi subirla.
Ma sai che succede se subiamo la rabbia? Succede che l’accumuliamo dentro di noi.

Ogni volta mandiamo giù bocconi amari. E, se pensi che dentro di noi mettiamo tutta quell’energia violenta e negativa, puoi immaginare quale danno stiamo facendo.

Puoi essere forte quanto vuoi, dice Matteo, ma fino a che dentro c’è qualcosa che continua a spingere sempre più forte per uscire, è inevitabile che arriverà un momento in cui non eri preparato, o preparata oppure eri stanco, o stanca, con meno forze del solito, ed ecco che esplode, facendo parecchi danni.

E se anche riusciamo a trattenerci, guarda cosa succede.
Accumuliamo, accumuliamo, accumuliamo fino a deprimerci e disperarci.

La rabbia è davvero un’emozione inutile e dannosa, ma come possiamo eliminarla?

Come eliminare definitivamente la rabbia: tutto parte dai pensieri

Se noti, la rabbia non nasce dal nulla, ma da quello che pensiamo della realtà che stiamo vivendo.
E quando certi pensieri hanno preso la rincorsa esplode all’improvviso degenerando in un violento sfogo.

Una prima cosa che possiamo fare per gestire la rabbia è quindi quella di allontanare temporaneamente i pensieri negativi che potrebbero degenerare.
Ho scritto una guida ricca di consigli pratici per farlo.
Ti consiglio di leggerla e la trovi in questa pagina.

Fai bene attenzione però, perché allontanare temporaneamente i pensieri ti restituirà la lucidità necessaria per gestire al meglio quella situazione, ma non risolverà il problema in modo definitivo!

Così sembra chiaro che per eliminare la rabbia dobbiamo imparare a gestire le nostre emozioni, che significa cambiare quei pensieri, annullando le cause.

Dice Matteo: il punto è che ogni emozione che proviamo, deriva da ciò che pensiamo, che dipende dalle nostre regole che ci dicono se una cosa è positiva o negativa.

Guarda questo video per capire meglio le sue parole 🙂


Per estirpare alla radice la rabbia, bisogna andare a lavorare proprio lì.
E’ un lavoro lungo e costante.

Tramite il diario emotivo, ogni volta che ti rendi conto di provare rabbia, devi andare a scoprire che cosa stai pensando e la regola da cui questi pensieri derivano.
Una volta trovata va messa in discussione.
Così per ogni situazione.

E’ proprio come dice Matteo, ma la strada da percorrere è lunga e richiede un importante percorso di crescita personale.

Questo vale per molte emozioni e saperle controllare può essere prezioso per avere il tempo necessario di comprenderle, comprendere il problema da cui nascono e trovare un’adeguata soluzione. E nel frattempo gestire le situazioni in cui potremmo provarle.

In questa guida ti spiego in modo pratico e approfondito come controllare le emozioni e troverai altri consigli preziosi che ti saranno di aiuto anche per controllare la rabbia.

Occhio però, il problema va risolto!
Non puoi limitarti a controllare le emozioni o diventerai come un automa finendo per non provare più nulla.

Chiaro? Chiaro.

Bene, ora voglio quindi darti dei suggerimenti molto pratici e specifici 🙂

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La calma, un prezioso alleato per controllare la rabbia

come controllare la rabbia-calma

Ricordi da dove è partita tutta questa riflessione?
Dall’impiegata che aveva sbattuto violentemente la cornetta del telefono trovando ingiusto quello che stava succedendo a me, mentre io ero tranquilla e sorridente.

La calma è fondamentale.

Senza calma non puoi fermarti e riflettere sulla situazione. Non puoi osservarla e lavorare alla base per risolvere i presupposti all’origine della rabbia.

La calma deve diventare un atteggiamento, un modo di vivere sempre la vita.
Se davvero vuoi imparare a controllare la rabbia devi cominciare ad allenare la calma e puoi farlo in diversi modi.

1. Parla lentamente

parlare lentamente

Molto spesso parliamo velocemente come se dovessimo dire tutto nel raggio di un secondo.
Potremmo aver imparato per diversi motivi a parlare in questo modo e ora è diventata un abitudine.

Parlare è qualcosa che facciamo spesso, a volte spessissimo durante il giorno.
Ecco perché cominciare a  r a l l e n t a r e  q u a n d o  p a r l i a m o, ci darà molte occasioni per trasformare la calma in una nuova abitudine da sostituire a quella vecchia.

2. Ricordati di fare con calma

Parlare lentamente è solo uno dei modi per rallentare imparando a fare con calma.
Il tuo obiettivo abbiamo detto, è quello di trasformare la calma nel tuo modo di vivere eliminando quella frenesia che spesso ci accompagna in ogni nostro movimento.

Per aiutarti a vivere con calma, ti consiglio di puntare una sveglia ogni ora, magari usando il tuo telefono, che ti ricordi di rallentare in quello che fai.

Fai attenzione a una cosa importante, se corri probabilmente correranno anche i tuoi pensieri e se i tuoi pensieri corrono, corri anche tu.
Osservare i tuoi pensieri per imparare a rallentare è davvero importante!

Pensaci poi, come potresti controllare la rabbia se non controlli nemmeno i tuoi pensieri? 😉

E rallentarli ti permette di vederli quando sono proprio loro a far nascere la rabbia.
Se vedi il problema lo puoi risolvere, altrimenti capire come controllare la rabbia diventerà un’impresa senza senso.

3. Evita di riempirti di impegni

stress

Se ti riempi di impegni ti trovi a dover correre per forza.

Molto spesso ci prendiamo impegni che potremmo evitare, anche lasciandoci prendere dal nostro stesso entusiasmo.

In certi casi invece, potremmo sentirci costretti dalle situazioni, altre volte non siamo capaci di delegare qualcosa o magari non sappiamo dire di no.

Potremmo anche riempirci di impegni proprio per riempire il nostro tempo, per far fronte alla noia, al senso di vuoto, alla tristezza o chissà quale altra emozione negativa.

Riempire il tempo però non riempirà mai la nostra vita che potremmo invece riempire facendo meno cose, ma facendole con calma.

Sommergerci di impegni è un pessimo modo di occuparci della qualità del tempo che viviamo.
Lascia perdere, come dice un vecchio e buon proverbio, meglio poco, ma buono 😉

Come gestire la rabbia improvvisa

come gestire la rabbia improvvisa

La calma è un atteggiamento prezioso anche per gestire l’impulsività.

La rabbia, lo abbiamo detto, è un’emozione repentina e priva di controllo, così è facile che scatti improvvisamente per la troppa impulsività.

Se impariamo a essere calmi, di certo riusciremo a gestire meglio anche la nostra impulsività, ma l’impulso è qualcosa di estremamente veloce, proprio per definizione.
Ecco perché anche persone calme potrebbero cedere alla rabbia improvvisa.

Come gestire la rabbia allora quando cediamo all’impulsività?

Leggi cosa ti suggerisce Matteo 😉

1. Prendi tempo e fai silenzio

silenzio

Un modo molto efficace per attenuare l’impulso, aumentando il tempo tra pensiero e azione, è quello di chiedersi: a cosa mi serve quello che sto per dire o per fare?

Ponendoti questa semplice domanda stai prendendo tempo, in modo da attenuare l’esplosività caratteristica di questa emozione, ma senza reprimerla.

E’ chiaro che l’idea di Matteo funziona molto bene solo se siamo pronti a porci questa domanda nel momento del bisogno.

Così, per poterne fare buon uso, dobbiamo allenarci e porci questa domanda ogni volta che rispondiamo a qualcuno o qualcosa con parole o azioni.

Si tratta di un metodo simile a quello di contare fino a 10, ma il vantaggio di questa domanda è che mentre allontana l’impulso, ci rende anche consapevoli dei nostri pensieri per poterli gestire al meglio.

Inoltre molte volte scopriremo che quello che stiamo per dire o per fare ci porta proprio nella direzione della rabbia e allora potremo anche decidere di tacere.

Il silenzio è prezioso per gestire la rabbia!

Se porci questa domanda diventerà un’abitudine, allora farlo nel momento in cui potrebbe scattare la rabbia sarà semplice e spontaneo.

2. Allontanati dalla situazione

Altro modo gestire la rabbia tenendo lontana l’impulsività è quello di allontanarci dalla situazione quando percepiamo che ci stiamo innervosendo.
Naturalmente non è sempre possibile farlo, ma se lo è può essere molto efficace.

Sarà sufficiente spostarci in un’altra stanza, ma potremmo anche soltanto allontanarci col pensiero, anche facendo qualcosa di simile a ciò che puoi vedere in quest’altro video divertente 😀

3. preparati prima

A volte sappiamo fin da subito di andare incontro a una situazione in cui potremmo cedere facilmente alla rabbia.
In questo caso la cosa migliore è quella di prepararci prima.

Hai presente quando ti aspetti ti prendere un pugno nello stomaco e contrai gli addominali per sentire meno dolore?
Il pugno arriverà, lo sai, ma almeno non ti farà così male come se ti avesse colto impreparato, o impreparata.
Contrarre gli addominali per non sentire un pugno è come gestire la rabbia.

Un buon modo per gestirla è infatti quello di immaginarti ciò che potrebbe accadere e prepararti a gestirlo nel modo migliore.
Puoi prevedere cosa farai, cosa dirai, su cosa ti potrai concentrare e così via.

Più ti farai trovare pronto, o pronta, meno darai modo alla rabbia di farsi viva.

4. Alza il limite

Alza il limite

Calma fa rima con pazienza.

Comprendere come controllare la rabbia, lo abbiamo detto, significa fare della calma il proprio modo di vivere, ma se la rabbia improvvisa dovesse bussare alla nostra porta, allora dobbiamo necessariamente gestirla.

C’è un modo molto efficace però per trasformare la rabbia improvvisa in una rabbia sempre meno improvvisa.

Lascio la parola a Matteo che ti spiega come gestire la rabbia ritardando la sua comparsa, fino potenzialmente ad annullarla 😉

Come già detto prima, la rabbia può scaturire quando qualcuno o qualcosa supera un limite che noi abbiamo posto.
In queste occasioni è fondamentale alzare il nostro limite.

Un esercizio che puoi fare in questo senso consiste nello stabilire un numero di volte in cui una determinata cosa può succedere, senza che ti dia il minimo fastidio.

Se per esempio mi da fastidio che la persona con cui parlo mi interrompe, ammetto che per tre volte possa fare come le pare.

Ogni volta che sto parlando e mi interrompe, il contatore aumenta di uno.

Fino a che il contatore rimane sotto al limite, non puoi fare assolutamente nulla.
Quando invece il limite viene superato, allora puoi fare quello che vuoi, senza nessun problema.

Di volta in volta puoi alzare questo limite, quindi al posto che arrivare a tre puoi arrivare a cinque, ecc.
In questo modo nulla sarà più in grado di arrivare a darti fastidio.

I limiti che abbiamo li mettiamo noi stessi.
Ricordi che ti ho spiegato che la rabbia arriva quando riteniamo che qualcosa sia per noi inammissibile?

Alzare il limite significa ridefinire quella cosa come “ammissibile” fino al punto che noi decidiamo.
E questo sarà più che sufficiente per riuscire ad alzare il nostro limite 😉

Controllare, gestire ed eliminare la rabbia con l’autoconsapevolezza

consapevolezza

Chiaro che alzare il limite non risolve il problema, ma ci permette di gestire al meglio la rabbia e mantenere la lucidità e la serenità che altrimenti perderemmo.

La rabbia invece si elimina guardando al problema proprio con quella calma e lucidità che ora siamo in grado di mantenere.
Ecco allora che possiamo affrontato e risolverlo a partire da quello che pensiamo di quella situazione.

Fare tutto questo però, potrebbe essere impegnativo se daremo spazio alla stanchezza.
Ecco perché essere consapevoli di noi stessi per accorgerci dei nostri limiti fisici e fermarci o rallentare di più quando è il momento di farlo, ci aiuterà molto a controllare, gestire ed eliminare la rabbia.

Allo stesso modo l’autoconsapevolezza ci renderà presenti alle nostre emozioni.
Se ci accorgiamo di essere finiti in un’emozione negativa, possiamo prenderne atto.

Esserne consapevoli cambia radicalmente la nostra prospettiva restituendoci la responsabilità delle nostre reazioni a ciò che ci accade e quindi avere un controllo migliore anche sulla rabbia.

Sorridere di cuore per controllare la rabbia

sorridere

Ho pensato che da molto tempo non mi arrabbio più, anche se alcune situazioni potrebbero farmelo fare. Come mai?

Sorrido sempre! 😀

Senti cosa dice Matteo 😉

Ti è mai capitato di provare rabbia mentre stavi sorridendo?
A me no! 😉

In effetti ragionandoci è vero: è impossibile provare rabbia mentre si sta sorridendo.
Ci ho anche provato, ma non ci riesco proprio.

Non intendo un sorriso finto, di quelli esteriori, ma un sorriso autentico, uno di quelli che ti fa brillare gli occhi!

Impara a sorridere spesso, soprattutto nelle situazioni in cui è più probabile che arrivi a provare rabbia.

Anche quando riconosci un’avvisaglia della rabbia, come un po’ di fastidio, del nervosismo, l’impazienza, inizia a sorridere di cuore. Sicuramente starai meglio tu e chi ti sta vicino.

Portando il sorriso nella tua vita, abituandoti a sorridere in più occasioni possibili, annienterai il numero di volte in cui protrarrai un’emozione negativa fino a trasformarsi in rabbia.

Prova, non ti costa niente! 😀

E io sono perfettamente d’accordo con Matteo 😉

Se sorridi è impossibile arrabbiarti. Puoi provare qualche emozione negativa magari, ma saranno solo emozioni lievi come un po’ di fastidio o nervosismo, impazienza, delusione o qualcos’altro. E se sorridi non sfoceranno mai nella rabbia.

Queste sì che sono emozioni utili!

Arrivano per dirti che qualcosa non va e che hai un problema da risolvere, ma con la calma puoi ragionarci e affrontarlo.

Quindi fai così, da adesso comincia a sorridere. Non aspettare un solo secondo!
Abituati a sorridere sempre finché il sorriso sarà inseparabile dall’immagine del tuo volto.
E intanto cresci, migliorati, impara a risolvere, diventa più forte, alza i tuoi limiti.

E ancora sorridi, sorridi e sorridi.

Ah, non mi ricordo se te l’ho detto…

SORRIDI! 😀

Serena Sironi
Serena Sironi
Architetto di formazione e gestore di un rifugio alpino, nel 2007 mi sono avvicinata alla crescita personale e ho capito che lì avrei trovato soluzione alla mia infelicità. È stato nel 2017 però che approdata su diventarefelici.it, con la Scuola di Indipendenza Emotiva è cominciato quel percorso di vera rinascita in cui ho scoperto chi sono davvero e ritrovato la voglia di vivere ogni cosa con entusiasmo. Da allora come Mental Coach collaboro attivamente con la Scuola. Desidero profondamente aiutare tutti a percorrere la strada che ho percorso per prima. Perché tutti possono arrivare dove sono arrivata io!
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