Consapevolezza di sé: il potere di creare la realtà che vuoi vivere

Avere consapevolezza di sé, o autoconsapevolezza significa avere la capacità di “sentirsi” come individui distinti rispetto al resto della realtà e intanto “sentire” la realtà “da dentro” di sé.
Noi, chiaramente distinti da lei, ma allo stesso tempo in stretta relazione.
Totalmente indipendenti, eppure strettamente collegati.
Voglio mostrarti come Wikipedia definisce l’autoconsapevolezza, o consapevolezza di se stessi:
“L’autoconsapevolezza è l’esplicito riconoscimento della propria esistenza. La definizione include quindi il concetto della propria esistenza in quanto individuo, in modo separato dalle altre persone, con un proprio pensiero individuale“
Mi rendo conto che si tratta della definizione impegnativa di un concetto che lo è altrettanto.
Ecco perché in questo articolo cercherò di mostrarti in modo semplice, chiaro e comprensibile il significato di queste parole.
Acquisire consapevolezza di se stessi ha davvero benefici incredibili e prima di mostrarteli voglio farti la piccola precisazione che segue.
La autoconsapevolezza è strettamente collegata alla consapevolezza in quanto tale, ma si tratta di due cose diverse.
Per questo ti suggerisco di leggere l’articolo in cui ti spiego per bene cos’è la consapevolezza che ti permetterà di capire anche meglio la consapevolezza di sé.
Acquisire consapevolezza di se stessi: perché dovrebbe interessarti?
La consapevolezza di sé permette di accorgersi di avere un ruolo preciso con un senso preciso e unico che non potrebbe appartenere ad altri.
E questo conferisce quella responsabilità che ci permette di essere integri: la corrispondenza tra ciò che siamo dentro, il nostro vero scopo, e ciò che siamo fuori, le nostre azioni.
Solo con l’autoconsapevolezza potremo agire con l’intenzione di dare reale concretezza al motivo per cui esistiamo, che solo con l’autoconsapevolezza potremo sentire.
Essere consapevoli di se stessi permette di comprendere profondamente anche le proprie possibilità, i propri punti deboli e i punti di forza, le sensazioni e le emozioni che si vivono sentendole provenire da se stessi.
Se siamo consapevoli di noi stessi possiamo sentire che siamo noi gli unici responsabili della nostra felicità, percependo chiaramente il nostro potere di viverla.
E questo non mi sembra poco 😉
Non ti basta?
La consapevolezza del sé può anche essere definita come la capacità di riflettere sul proprio stesso processo di pensiero.
Per farlo devi guardarti da fuori vedendo i tuoi pensieri distintamente, ma in relazione al resto.
Questo è il motivo per cui la consapevolezza di se stessi è anche il principio fondamentale dell’empatia.
Ecco cosa ti propongo in questo articolo.
- Come acquisire consapevolezza di se stessi
- Guardarsi dentro per acquisire consapevolezza di sé
- Autoconsapevolezza, stupore, meraviglia e gratitudine
- L’esercizio perfetto per sentire le vita!
Come acquisire consapevolezza di se stessi: definire per distinguere
Ti ho detto fin da subito che avere consapevolezza di se stessi significa “sentirsi”, ma si potrebbe mai sentire qualcosa che è immerso in un insieme indefinito di suoni?
Pensa a un’orchestra. Se volessi sentire nella sua essenza e purezza il suono di un particolare strumento dovresti concentrarti solo su quello, isolandolo da tutti gli altri.
E pensa a come faresti.
Per isolare il suono del tuo strumento dovresti notare tutti gli altri strumenti ed escluderli uno per volta dal tuo ascolto affinché non interferiscano e non si confondano con ciò che vuoi sentire tu.
Del resto se non lo facessi non avresti la certezza che quello che senti sia proprio il suono che vuoi sentire.
Sei certo, o certa che stai sentendo il violino? O potrebbe trattarsi del suono del violino unito a quello della viola?
Come potresti ri-conoscerli senza prima conoscerli?
Solo conoscendo entrambi i suoni potrai scegliere di ascoltare proprio quello che ti interessa, non trovi?
Per la consapevolezza di sé vale lo stesso.
Per “sentirti” nella tua vera essenza è necessario capire “cosa che appartiene a cosa” per poi vedere ogni cosa nella sua essenza, priva di tutto ciò che non le appartiene.
Questo significa che devi “imparare” a definire per distinguere.
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Come essere consapevoli di se stessi osservare tutta la realtà
Sarà solo osservando tutta la realtà che potrai vedere e comprendere profondamente in modo distinto anche te che ne fai parte.
Esattamente come il violino nel contesto di tutta l’orchestra 😉
Se noti, parlando di definire per distinguere ho evidenziato il termine “imparare” perché definire ciò che appartiene alla realtà non è così scontato.
In questo mi viene in aiuto De Mello nel libro “Messaggio per un’aquila che si crede un pollo” in cui parla moltissimo di consapevolezza e autoconsapevolezza.
L’autore evidenzia come la consapevolezza di sé non possa prescindere dall’autosservazione.
Ma osservare se stessi, lo abbiamo detto, non è possibile senza osservare la realtà nella sua interezza.
Quando De Mello parla di osservare la realtà, dice che questa va guardata “senza interferenze o giudizi da parte vostra. Perché quel che si giudica non si può comprendere”
E parlando di autosservazione, sostiene che “significa osservare tutto ciò che è all’interno di noi stessi e intorno a noi, fino al punto più estremo, e osservarlo come se accadesse a qualcun altro“
In sostanza, imparare a osservare la realtà e noi stessi in questo modo vuol dire eliminare ogni possibile coinvolgimento emotivo e ogni giudizio.
Non è possibile vedere te e la realtà di cui fai parte se ci metti il giudizio.
Giudicare significa appiccicare un’etichetta su ciò che osservi.
A quel punto vedresti solo l’etichetta che hai messo sul contenitore senza preoccuparti di guardare il contenuto che potrebbe essere molto, o totalmente diverso dal tuo giudizio.
Non è la realtà. Non sei tu.
Se ti giudichi non puoi essere consapevole di te stesso, o di te stessa, non puoi vedere davvero chi sei dentro perché diventi quell’immagine che hai costruito nella tua mente, l’etichetta del tuo contenuto che copre la realtà.
Sarebbe come mettere un’etichetta con scritto “fagioli” su una latta di pelati. L’etichetta cambierebbe il contenuto della latta? No, ma tu penseresti che quella scatola contenga fagioli 😉
Ecco, per vedere cosa c’è davvero nella latta devi guardare al suo interno.
Per vedere davvero cosa c’è dentro di te devi guardarti dentro.
Guardarsi dentro per conoscere se stessi e acquisire consapevolezza di sé.
Per acquisire consapevolezza di sé, è necessario conoscersi profondamente e per questo guardarsi dentro è fondamentale.
Prima di continuare a leggere scopri subito se conosci te stesso, o te stessa con questo test che ho creato appositamente 😉
Conoscersi profondamente significa vedere per conoscere, e conoscere per ri-conoscere.
Solo se vedi i tuoi punti di forza, le tue qualità, allora puoi riconoscerle e metterle a disposizione del mondo.
E questo è ciò che da un senso vero all’esistenza attraverso quel contributo unico e autentico che nessun altro potrebbe dare.
Solo se vedi i tuoi punti di debolezza, i tuoi limiti, allora puoi riconoscerli, accettarli e migliorarli per trasformarli in altrettante qualità.
Ecco come a questo punto quello che c’è dentro di te comincia a coincidere con quello che c’è fuori.
Integrità, ricordi? 😉
Essere consapevoli dei propri limiti serve anche per fermarsi e dire di no quando si è stanchi e deboli.
Riconoscere i propri limiti permette di amarsi e accettare se stessi evitando di giudicare e giudicarsi, tirare conclusioni, prendere decisioni.
Se capisci che sei stanco, o stanca semplicemente te ne accorgi, lo riconosci e ne prendi atto.
A quel punto ti fermi e riposi sapendo che domani sarà diverso.
Se capisci che se debole, semplicemente te ne accorgi, lo riconosci e ne prendi atto.
A quel punto ti fermi e lavori per diventare più forte.
Se capisci che hai paura, semplicemente te ne accorgi, lo riconosci e ne prendi atto.
A quel punto ti fermi, definisci ciò che temi e ti impegni a trovare soluzioni per superare la paura.
Ma devi vedere per capire, conoscere per ri-conoscere 😉
Essere consapevoli di se stessi entrando nei propri panni e vivendo da dentro la realtà
È quando si impara a “sentirsi” e mettersi nei panni di se stessi riconoscendo tutto questo che arriva la vera consapevolezza di sé.
Allora puoi partecipare alla realtà vivendola in profonda e autentica relazione con lei.
Quando lo fai e ritrovi te stesso, o te stessa, vedi anche la realtà distintamente e nella sua profonda autenticità. Allora puoi capirla e “sentirla” veramente.
Pensa a questo, spesso si dice dei fumatori come di persone che sanno benissimo che il fumo gli fa male, ma che non ne sono consapevoli.
Quando poi si ritrovano una macchia scura sulla radiografia ai polmoni, tutto d’un tratto lo diventano e non toccano più una sigaretta in tutta la loro vita.
Quelle persone si mettono nei panni di loro stesse e vivono la realtà in modo autentico solo ora che una situazione contingente li ha obbligati a farlo.
Ma se davvero fossero consapevoli di se stessi, allora parteciperebbero sempre alla realtà in modo autentico, la “sentirebbero” davvero comprendendone l’essenza prima che una situazione li obblighi a farlo.
A quel punto il fumatore smetterebbe di fumare fin da subito comprendendo veramente il rischio che corre.
Dice De Mello, “le cose devono essere capite: se le si capissero, cambierebbero” 😉
Autoconsapevolezza, stupore e meraviglia
Partecipare alla realtà significa viverla e sentirla da dentro, comprendendo la stretta relazione che vi unisce, mentre siete perfettamente distinti.
Così, partecipare significa vedere da un punto di vista responsabile, ossia osservare ciò che sei tu e ciò che è lei, mentre osservi e senti anche la relazione tra di voi.
Vedere da un punto di vista responsabile significa che ti accorgi del ruolo che hai e che sei direttamente responsabile della realtà che crei intorno a te.
Pensa solo a questo, una cosa ha valore solo perché tu glielo stai riconoscendo.
Una cosa ha senso solo perché tu glielo stai dando.
Il tuo ruolo è fondamentale nella creazione della realtà che vivi!
Solo se lo senti ne diventi consapevole.
E allora puoi entrare in connessione veramente e scegliere di influenzarvi a vicenda diventando uno, mentre siete due. Distinti.
Vivi dentro la realtà mentre la realtà è dentro di te.
La attraversi intanto che ti lasci attraversare.
Eppure continui a distinguere te da lei.
La consapevolezza di sé porta questo dono spettacolare: la capacità di stupirti e meravigliarti continuamente di quello che contiene.
Stupirti e meravigliarti succede quando trovi qualcosa che ancora non conosci o che puoi scegliere di sentire in modo nuovo conoscendolo di più.
E alla conoscenza non c’è limite!
Ho detto “scegliere di sentire” perché devi farlo, non basta che le cose esistano nella loro essenza, se non guardi volontariamente non sentirai. Nemmeno per cose eclatanti.
Te l’ho detto, tu hai un ruolo nei confronti della realtà e la responsabilità di crearla in ogni istante.
Avere consapevolezza di sé è ciò che permette di vedere tutta la realtà per quella che è, nella sua essenza e in modo autentico e profondo.
E allora puoi vedere ogni minuscolo ma enorme cambiamento che le appartiene, nel tempo e nello spazio in relazione a te.
Puoi andare più in profondità in ogni istante del tuo presente e trovare sempre qualcosa di nuovo che ancora non avevi visto.
Ecco perché la consapevolezza di sé non permetterà mai che tu possa esaurire stupore e meraviglia!
Imparare la gratitudine acquisendo consapevolezza di sé
Se vivi la realtà in modo autentico e profondo, se vedi e conosci, se conosci e riconosci allora ecco che arriverà anche la gratitudine profonda.
Diventare consapevoli di se stessi imparando a distinguere ciò che siamo e che possiamo controllare è la base per imparare la gratitudine.
E questo è uno stralcio di quello che ho scritto in quell’articolo dedicato:
“È stato quando ho fatto questo passaggio, che ho cominciato a notare quello che sentivo e me stessa. I miei movimenti, le mie emozioni e i miei pensieri più profondi, le mie sensazioni fisiche e lo stesso mio battere del cuore.
È stato così che ho cominciato ad accorgermi del segno che lasciavo ad ogni azione e quello che non lasciavo ad ogni non azione.
Ho cominciato ad essere consapevole della mia stessa presenza nel mondo, di esistere, di esserci”
E sai cosa mi ha aiutato davvero molto in questo processo di autoconsapevolezza e gratitudine?
È stata un’esperienza che ho imparato a fare mia e che ho trasformato nell’esercizio che ora ti propongo 🙂
Ho scoperto che questo esercizio ha molto a che vedere con la meditazione, anche se di meditazione non mi interesso.
Come acquisire consapevolezza di se stessi: l’esercizio perfetto per sentire la vita
Per fare questo esercizio devi isolarti in un posto dove nulla potrebbe distrarti o disturbarti.
Meglio se ti siedi in una posizione comoda e chiudi gli occhi.
Per prima cosa devi concentrare la tua attenzione sulle sensazioni che puoi avvertire e sui suoni che puoi percepire cercando di distinguerli, comprenderli e dargli una posizione riconoscendoli uno alla volta.
Ti accorgerai di quanti pensieri arriveranno a distrarti dal tuo ascolto.
A quel punto sarà importantissimo toglierli e, come mi piace dire, “tornare qui”.
Tornare a vivere il presente evitando che la tua mente vaghi altrove o non potrai davvero “sentire“.
Non devi cercare nulla, questo è fondamentale, ma solo lasciare entrare ciò che senti in modo “attivo“.
Questo significa che devi renderti conto della posizione rispetto a te di ogni cosa che percepisci, della sua distanza da te e delle sensazioni che hai tu.
In questo modo puoi accorgerti della posizione che tu occupi in relazione a tutto il resto e che tutto il resto non esisterebbe se tu non lo notassi.
Questo esercizio si occupa del tuo sentire fisico, ma apre la strada a qualcosa che può andare molto oltre e che solo tu puoi sperimentare e sentire.
Se farai tuo questo esercizio sperimentandolo più volte con grande impegno, capirai di cosa parlo 😉
Prova a farlo puntando una sveglia in modo da non distrarti pensando agli impegni successivi.
Se non hai l’abitudine di mantenere la concentrazione a lungo, puoi partire da 5 minuti e aumentare gradualmente fino a 20.
Naturalmente l’ideale e fare questo esercizio nella natura, ma potrai svolgerlo in ogni luogo che non sia disturbato.
Quello che conta è l’atteggiamento che usi!
Il momento più importante per la consapevolezza di sé
Ti faccio notare una cosa che potrebbe accadere facendo questo esercizio.
Dopo qualche minuto potresti sentire il bisogno di smettere e tornare alle tue attività.
Questo è un momento prezioso!
A un certo punto le novità si esauriscono e tutto comincia a diventare scontato. È proprio qui che entra in gioco la consapevolezza di se stessi.
A questo punto devi sentire di più e partecipare più profondamente alla realtà.
Allora puoi cogliere ogni cosa e sensazione nella sua profondità e capirla sempre più profondamente.
Sentire come cambia continuamente nel tempo, istante dopo istante, come cambia rispetto a te e alla tua percezione fisica e sensoriale.
È questo il momento in cui diventi veramente consapevole di te stesso, o di te stessa.
È adesso che puoi sentire arrivare la vera e profonda gratitudine insieme allo stupore e alla meraviglia per una realtà che non esaurisce mai la sua evoluzione.
È adesso che senti la vita!
Senti la realtà che vive e tu che nei fai parte mentre senti di vivere.
E capisci che non sarai mai solo, o sola 🙂
Grazie Serena!