Sai cos’è la consapevolezza emotiva? Sai a cosa serve? E come fare a svilupparla?
Per cominciare voglio darti una definizione accurata che ti aiuti a comprenderne il senso e l’importanza.
La consapevolezza emotiva è parte dell’intelligenza emotiva che viene definita come “la capacità di monitorare e dominare le emozioni proprie e quelle altrui e di usarle per dominare il pensiero e l’azione”.
Il concetto è stato approfondito e sviluppato da Daniel Goleman ed è proprio lui ad individuare la consapevolezza emotiva come un suo elemento fondamentale.
Secondo Goleman la consapevolezza emotiva è “la capacità di riconoscere le proprie emozioni attraverso una forma di attenzione non reattiva e non critica verso i propri stati interiori, che permette un innalzamento nel livello di autoconsapevolezza e di dialogo interiore. Questo aumento di autoconsapevolezza permette di non reprimere i propri vissuti emotivi ma di gestirli efficacemente”
Forse in queste parole riesci a cogliere l’importanza che può avere la consapevolezza emotiva.
Ma se dietro a questa definizione, forse un po’ complessa, non riesci ad afferrare l’impatto che questa capacità può avere nella nostra vita, non temere, voglio spiegarti tutto questo in termini molto semplici e pratici.
Ti racconto la mia esperienza con una carota 😀
Oggi stavo spellando una carota arancione.
Beh sì, di che colore vuoi che sia una carota? Ma ad un tratto ho visto rosso.
L’ombra della pelle sul tubero pulito mi ha fatto percepire quel colore, non un rosso qualunque, era un rosso caldo e vivido.
La cosa interessante è stata che istantaneamente la mia mente si è allertata e ha richiamato un pensiero.
Non sono riuscita a capire di cosa si trattasse, era qualcosa di preciso che “sentivo” di conoscere bene, ma che non sono riuscita a identificare.
Troppo veloce!
Questo mi ha fatto riflettere.
È bastato un attimo che appena il mio occhio ha colto un colore “familiare” ho pensato qualcosa che non sono riuscita a vedere.
E sai cosa ti dico?
Succede spessissimo anche con le emozioni.
E quella che ho provato io era proprio un’emozione 😉
L’emozione è qualcosa che “senti” a secondo di quello che pensi di una situazione.
Si verifica una situazione, la valuti e pensi qualcosa di positivo o negativo a riguardo generando nel mentre l’emozione.
Per capire meglio come funziona il meccanismo delle emozioni puoi vedere questo video 🙂
Pensiero ed emozione sono strettamente collegati e vicinissimi nel tempo.
La mia emozione era la tranquillità, ma alla vista del rosso, subito dopo lo stupore iniziale per aver notato qualcosa di diverso, è subentrata un’altra emozione, ancora una volta troppo veloce perché io riuscissi a capire.
Non solo, ma appena prima di quell’emozione ho pensato qualcosa, che per lo stesso motivo non ho saputo cogliere.
Ma c’era!
Vedere e quindi conoscere ciò che accade nella nostra mente come reazione alla realtà, è proprio ciò che chiamiamo consapevolezza emotiva 🙂
Sai quante volte succede che proviamo un’emozione e non riusciamo a capire cosa l’abbia generata?
Ci sentiamo tristi, arrabbiati, magari anche allegri o solamente tranquilli e non capiamo perché.
I nostri pensieri spesso corrono all’impazzata, sono così veloci che non riusciamo a fermarli e così non li vediamo.
Ti ricordi che ti ho detto che le emozioni che proviamo dipendono da ciò che pensiamo della situazione che viviamo?
Imparare a gestire le nostre emozioni inizia dal comprendere quello che abbiamo pensato.
Se quello che viviamo ci va bene proviamo emozioni positive, ma se non dovesse piacerci le emozioni saranno negative.
A te piace provare emozioni negative? A me no 😉
Così mi impegno a trasformarle. Ogni volta.
La consapevolezza emotiva serve proprio a questo: creare le emozioni che preferisci cambiando il pensiero da cui nascono quelle che provi ora.
Ma per cambiare qualcosa lo devi prima vedere per diventarne consapevole 😉
Se capisci il motivo per cui le provi allora puoi lavorarci e imparare a vedere quella situazione da una prospettiva che ti piace e che quindi ti fa stare bene.
Stare bene = Emozioni positive
Bello no?
Non solo, ricordi che la consapevolezza emotiva fa parte dell’intelligenza emotiva?
Bene, devi sapere che l’intelligenza emotiva è ciò che ti permette di realizzarti davvero scoprendo chi sei e tirando fuori il tuo potenziale.
Per questo ti sarà estremamente utile imparare ad utilizzare il diario emotivo che trovi spiegato in modo approfondito in questa guida 😉
Inoltre gestendo le tue emozioni acquisirai anche la capacità di usare l’empatia grazie alla quale potrai comunicare in modo empatico con gli altri creando con loro ottime relazioni!
E ora non mi resta che mostrarti come sviluppare al meglio la consapevolezza emotiva 🙂
Se ci fai caso, più su ho sottolineato la parola “familiare”.
Quando spellavo la carota ho visto quel rosso che associo a qualcosa di ricorrente, qualcosa che sono abituata a vedere così.
Ma proprio perché abituata la mia testa non si è soffermata troppo sul pensiero, va col pilota automatico, tanto è abituata, la conosce, in quel momento non era importante.
Secondo lei!
E se fosse proprio un’emozione negativa ad essere ricorrente, se siamo abituati ad essere per esempio tristi o a provare ansia?
Sai quando ti alzi al mattino e già ti senti “così”, con dentro questa emozione fin da quando apri gli occhi?
A cosa hai pensato?
Non ci fai caso e tanti pensieri che fai durante il giorno richiamano continuamente quell’emozione, ma tu non li noti perché corrono così veloci che li perdi nel marasma di tutto.
Non li noti e non ti soffermi, ma salti dritto al pensiero dopo.
E così fino a sera.
Così, se ti chiedessi a cosa hai pensato oggi, forse elencheresti tre o quattro cose.
Per capire le tue emozioni devi cogliere il pensiero.
E se corre via, occasione sfumata.
I pensieri però mica possiamo rallentarli, o no?
E invece sì.
Guarda bene questo video 😉
Facci caso. Quando pensi velocemente, se guardi bene, se osservi, noti che lo stesso pensiero ritorna inutilmente tantissime volte.
Prova a r a l l e n t a r e .
Quando pensi a una cosa pensa a quella.
Quando ho visto rosso la mia mente è scappata subito sull’arancione e il pensiero se n’è andato. Perso.
Se mi fossi soffermata, se mi ci fossi concentrata avrei capito cosa aveva richiamato quel rosso nella mia testa. Avrei colto pensiero ed emozione.
Bisogna essere molto attenti e allenati soprattutto perché spesso quelli che ci sfuggono sono pensieri molto più importanti di quello che è sfuggito a me 😉
Consapevolezza emotiva significa essere consapevoli delle proprie emozioni e dei propri pensieri.
Ed essere consapevoli dei propri pensieri è il primo importantissimo passo per creare le emozioni che vogliamo vivere davvero 🙂
Ciao Serena, con la tua NL ho capito e riscoperto l importanza di scrivere il diario emotivo! Sono più da un anno nella scuola DI DIVENTARE FELICI, ho messo in discussione la mia vita e intrapreso questo bel percorso, sono migliorata tanto, ma ho ancora qualcosa che nn riesce a farmi star bene del tutto , colpa forse del fatto che ho smesso di scrivere il diario. Spesso come dici tu , sono così veloci i pensieri che nn riesco ad identificarli, e anche mto spesso (ed è sempre stato questo il mio PROBLEMA) nn riesco a farmi le domande… Leggi il resto »
Mi sembra un ottima cosa quella che hai capito 🙂
Prova, ricomincia a scrivere e se vuoi avere un consiglio o capirci di più, puoi sempre condividerlo con me. Qui o dove vuoi 😉
Grazie mille Serena, ci sentiamo presto…☺️
Volentieri! 😀
Ciao Serena! Non è che hai associato il rosso improvviso della carota con il colore del sangue e quindi con la paura di esserti tagliata? Poi appena ti sei resa conto che non si trattava di sangue, il pensiero è cambiato e l’allerta è finita. Mentre leggevo il tuo racconto, a me è venuta subito in mente questa spiegazione!
Non credo. Mi ricordava qualcosa di caldo e l’emozione era positiva, ma non ho individuato né il pensiero, né l’emozione 🙂
Capisco! Beh, meglio così allora 🙂 (cioè che sia stata un’emozione positiva)
Ciao Serena , non facevo mai il diario emotivo , considerando superfluo
per il mio percorso !!! quanto sto imparando scrivendolo : evidenzio sempre la mia impulsività e la mia scarsa tolleranza all’attesa , vorrei tutto e subito . E capendo questo sto riflettendo molto di più , sto prendendo consapevolezza di questa mia continua fretta e sto facendo tutto con più calma .
E mi sembra anche che i frutti comincino a vedersi 😉
Ottimo Barbara! 😀
Grazie a chi ???
Ti do un indizio S. S. !!!
😀
Bella newsletter…alla base di tutto! Nel diario emotivo io scrivo prima l’emozione e poi il pensiero…mi torna più immediato! 😉🍀🌟
A volte è anche meglio scrivere prima il pensiero.
L’emozione la ricordi facilmente, il pensiero è più facile che sfugga 😉