Cos’è un problema? Ecco la definizione per diventare più forte di tutto

Oggi voglio mostrarti la definizione di problema che devi assolutamente conoscere per un motivo molto preciso che capirai tra poco.
Cos’è quindi un problema?
Quando lavoro con le persone utilizzando il diario emotivo, molto spesso pongo questa domanda: che problema c’è se…?
A volte però la domanda viene interpretata come una forma di provocazione o leggerezza da parte mia, come se il mio obiettivo fosse quello di sminuire il problema dell’altro.
Ma la realtà è molto diversa!
Il mio obiettivo non è mai quello di provocare o sminuire, ma sempre quello di capire.
Ho imparato che capire è la strada per poter conoscere se stessi veramente e finalmente trovare la felicità che tutti desideriamo.
È questo che mi interessa impari anche tu! 😀
Così, la domanda “che problema c’è?” è una domanda di enorme importanza, ma per capirla devi capire bene cos’è un problema.
Te lo spiego raccontandoti di un esperimento che ho fatto tempo fa.
Prima però, scopri se già ti conosci. Ti basterà rispondere a questo quiz che ho creato appositamente 😉
Quando la sedia diventa un problema (fidati, la sedia c’entra!)
Quel giorno ero a pranzo da amici.
Giampi, seduto a tavola con me e l’altro amico, se ne stava comodo a parlare mentre Barbara, la sua compagna, si preoccupava di servire il pranzo.
A un tratto Giampi decide di mostrarmi una foto sul telefono e chiede a Barbara di portarglielo.
“Ma scusa Giampi, perché non lo prendi tu?” gli chiedo. “Beh, Barbara è già in piedi!” mi risponde.
Già! E la cosa è finita così.
Tornata a casa mi sono seduta a lavorare al computer e quando dovevo evidenziare una cosa sui miei appunti mi sono accorta che l’evidenziatore era rimasto su un altro tavolo. Stavo per arrangiarmi a sottolineare con la penna rossa a portata di mano quando mi è tornata in mente la scena vista a pranzo.
A quel punto mi sono alzata, ho preso l’evidenziatore e l’ho usato.
Il giochino però mi stava incuriosendo, così ho provato a mettere da parte la sedia e a lavorare senza.
In piedi ero più scomoda, ma ogni volta che mi serviva qualcosa andavo e la prendevo. Senza nemmeno pensarci!
La sedia è una cosa comoda, è di aiuto perché ci permette di lavorare con maggiore relax.
Ma siccome io avevo bisogno di muovermi per prendere l’evidenziatore la sedia era diventata un problema, un ostacolo tra me e il mio obiettivo di raggiungere la cancelleria.
Ecco cos’è un problema!
Quando una cosa diventa un ostacolo mettendosi tra me e il mio obiettivo diventa un problema.
E questo succede sempre, anche quando il mio obiettivo è la felicità stessa 🙂
La definizione di problema che devi assolutamente conoscere
In realtà, se vuoi capire cos’è un problema e cerchi la definizione sul dizionario, puoi trovarne diverse riguardanti diversi ambiti come la matematica o la scienza.
La definizione che ti deve interessare per trovare la strada della felicità è però quella che ho trovato su Wikipedia.
Caspita, potrei averla scritta io! 😀
“Un problema, comunemente inteso, è un ostacolo che rende difficile raggiungere un determinato obiettivo o soddisfare una certa esigenza, frapponendosi tra la volontà dell’individuo e la realtà oggettiva”
Mi viene in mente mio zio.
Sempre andato d’amore e d’accordo con la sorella, sempre molto affiatati. Finché si è sposato.
La moglie e mia zia non si sono mai sopportate. Così lui ha scelto di tagliare i rapporti con la sorella perché chi gli interessa di più è la moglie.
Il rapporto con la sorella è di certo una cosa positiva, ma da quando si è messo tra lui e la moglie è diventato un problema.
E, come detto, questo può capitare con ogni cosa.
Ti torna la definizione di problema che ti diamo io e Wikipedia? 😉
Dopo aver fatto l’esperimento di lavorare senza sedia e visto che comunque ero scomoda, ho continuato l’esperimento da seduta, ma spostando tutta la cancelleria per vedere come avrei reagito.
A quel punto potevo scegliere tra stare seduta sulla mia sedia comoda rinunciando ad evidenziare gli appunti, rinunciare alla sedia togliendo di mezzo quella cosa positiva che di fatto era diventata un problema, oppure stare seduta e alzarmi ogni volta a prendere il necessario.
Rinunciare o affrontare il problema per trovare una soluzione?
Ho scelto quest’ultima e, uff, è stato più impegnativo, ma in questo modo ho potuto gestire il problema (la sedia) e comunque arrivare al mio obiettivo (usare la cancelleria).
Cosa accade nella realtà di tutti i giorni? La stessa identica cosa 😉
Capire cos’è un problema per scegliere la giusta soluzione
Quando una cosa diventa un problema mettendosi tra me e il mio obiettivo, posso scegliere di rinunciare a quella cosa o all’obiettivo aggirando il problema (ma il problema resta!), oppure posso scegliere di imparare a diventare abbastanza forte da trovare sempre una soluzione per raggiungere il mio obiettivo risolvendo o gestendo il problema.
Non evitandolo, non sbattendoci contro e facendoci la guerra come spesso vedo fare, ma imparando ad attraversarlo.
Ecco come risolvere sempre i problemi della vita 😉
Ma possiamo anche guardare in un altro modo all’esempio che ti ho fatto.
Mio zio non avrebbe rinunciato al rapporto con sua sorella se non fosse subentrato il matrimonio con sua moglie, per cui ecco che il matrimonio stesso è diventato il problema facendo da ostacolo a ben due obiettivi: la relazione con la moglie e quella con la sorella.
E può capitare che gli obiettivi siano anche di più!
Quando è così, risolvere un problema diventa una questione di scelta che dipende da quanto ritengo importante ognuno degli obiettivi in gioco.
Posso sceglierne uno, oppure posso scegliere di sviluppare la forza necessaria per raggiungerli entrambi con equilibrio.
Ricorda, siamo sempre liberi di scegliere come vivere ogni situazione, anche la più impegnativa 😉
E fare la cosa giusta può esserlo davvero!
Non dimenticare però, che solo questo ti porterà a raggiungere l’obiettivo più importante di tutti, quello oltre ad ogni obiettivo apparente: la tua felicità.
Sta a te scegliere 😉
Mio zio avrebbe potuto impegnarsi a mantenere il rapporto sia con la moglie che con la sorella. Questo però gli sarebbe costato molta fatica e ha deciso di rinunciare pagando il prezzo con la sua felicità.
Imparare a gestire ogni ostacolo senza aggirarlo, comincia proprio dal capire qual è esattamente il problema.
A quel punto non resta che trovare ogni possibile soluzione e quindi agire.
Una soluzione c’è sempre, anche se a volte potrebbe non essere affatto comoda.
La domanda più importante: che problema c’è?
Chiederti qual è il problema quando usi il diario emotivo significa capire in che modo una tua regola ti sta impedendo di raggiungere la felicità che cerchi, facendoti invece ottenere l’emozione negativa che hai provato in una certa situazione.
Nella definizione di problema che ti ho mostrato, c’è la chiave per diventare più forte di tutto, più forte di ogni problema.
E questa è la chiave per la tua felicità.
D’ora in poi, soprattutto quando usi il diario emotivo, poniti spesso questa domanda: “che problema c’è se…?”
Ponitela anche più volte, fallo per ogni risposta che trovi.
Vai a fondo finché avrai la certezza di aver individuato il vero problema.
Che problema c’è se facciamo una festa in famiglia?
Il problema è che mia sorella e mia moglie si vedranno.
E che problema c’è se si vedranno?
Il problema è che litigheranno.
E che problema c’è se litigheranno?
Se litigheranno la situazione diventerà invivibile.
E che problema c’è se…?
Insomma, hai capito no? 😉
E ricorda che non si tratta di sminuire il problema, ma di trovarlo davvero per definirlo più precisamente possibile e trovare la soluzione che migliorerà davvero la tua vita 😉
Ciao Serena,
complimenti per il post e per il sito, ho trovato molti articoli e spunti interessanti!
Mi piacerebbe iniziare a tenere un diario emozionale, seguendo i tuoi consigli ho cominciato a chiedermi “e che problema c’è se… ?” fino ad arrivare però ad un punto morto. Come faccio a capire quando sono arrivata dritta al problema o quando devo andare più a fondo? E una volta individuato quello che credo sia il problema, cosa posso fare se non c’è soluzione?!
Sento di sbagliare da qualche parte ma non so dove :-/
Ti ringrazio se vorrai rispondermi 🙂
Ciao Valentina, grazie 🙂 Allora, riguardo al problema, considera che il problema a cui ti devi fermare è quello a cui puoi trovare una soluzione che dipenda solo da te, perché è te che riguarda, la tua felicità. E quella non puoi aspettare che sia qualcuno o qualcosa a dartela 😉 A questo punto devi considerare che non esistono problemi senza soluzione, ma a volte la soluzione potrebbe non essere quella che ti sarebbe piaciuto vedere e non detto che sia una soluzione immediata. E quando parliamo di emozioni, spesso c’è da fare un po’ di lavoro 😉 Concetto difficile… Leggi il resto »
Ciao Serena, ti ringrazio per avermi risposto, credo di aver capito cosa intendi, in effetti almeno una soluzione che dipende da me esiste, ma non so se è attuabile a lungo termine… Premessa: ho un rapporto conflittuale con mia madre da sempre, sono andata via dall’Italia anche per stare lontano da lei. L’esempio è il seguente: Situazione: mia madre ha inviato via WhatsApp un video di mio figlio di 1 anno che io le ho inviato Emozione: mi sento tradita, rabbia, delusione Pensiero: 1. Ha inviato il video ad un gruppo WhatsApp in cui sono presente anche io senza chiedermi… Leggi il resto »
Da come hai scritto il diario sembra chiaro che tu abbia letto anche l’articolo sul diario emotivo (nel caso mi sbagliassi, lo trovi in questa pagina). Bene, avrai letto, magari rivedilo, che per ogni emozioni è fondamentale scrivere il pensiero specifico da cui nasce per risalire alla regola che ci sta dietro. In verità la cosa migliore sarebbe proprio quella di scrivere un diario diverso per ogni emozione e relativo pensiero. Tu hai scritto due pensieri, ma non hai associato in modo specifico le singole emozioni, ecco perché ti diventa difficile trovare il modo di procedere. Il diario esige molta… Leggi il resto »
Ciao Serena, grazie davvero molte per la tua risposta e per il tuo aiuto 🙂 Mi è risultato difficile per ogni emozioni scrivere un solo pensiero, anche perchè man mano che rispondo alle domande i pensieri si moltiplicano! Ma ci ho provato: Situazione: Mia madre ha inviato un video di mio figlio in un gruppo whatsapp nonostante io le abbia detto di non condividere foto/video di lui Emozione: Mi sento tradita Pensiero: Ha inviato il video di mio figlio nonostante io le abbia vietato di farlo Che problema c’è se lei ha inviato il video? io mi fidavo di lei… Leggi il resto »
Ottima analisi 😉
Ora, pensa a questo: chi è che veramente decide se tuo figlio avrà un rapporto con sua nonna, lei che tradisce le tua fiducia o tu che non sai vivere nel modo migliore le sue azioni per via di come le giudichi?
Domanda interessante, la ragione mi dice che dovrei rispondere che solo io posso decidere se mio figlio avrà una nonna, devo però imparare a vivere le sue azioni nel modo migliore. Il cuore però mi dice che è meglio non avere una nonna che averne una che ti fa soffrire ripetendo sempre gli stessi errori. So che mio figlio prima o poi proverà cosa si prova ad essere traditi ma preferisco che lo provi da un amico piuttosto che da un familiare. Mia madre non è cambiata negli anni e non lo farà adesso, anche se io ci ho sperato,… Leggi il resto »
L’errore più grande che possiamo commettere è quello di cercare di controllare quello che controllare non si può. Cambiare gli altri non è sotto il nostro controllo, ma tu puoi cambiare te stessa e il tuo modo di vivere ogni situazione. Qualunque, te lo garantisco 😉 Dici che tua mamma ti fa soffrire, ma nessuno può decidere delle tue emozioni! Se hai visto il video sul meccanismo delle emozioni, avrai capito che le emozioni non dipendono MAI dalla situazione che vivi, ma di quello che tu ne pensi in funzione delle tue regole. Ora, la vedi la tua regola? Una… Leggi il resto »
Ti ringrazio molto per la tua risposta, trovo che sia davvero illuminante e onesta. Pertanto, onesta sarà la mia risposta. Dopo aver letto i due articoli, (hai perfettamente ragione, sono davvero preziosi!) in questo momento sento di essere in mezzo ad un oceano di emozioni, non so se è perchè io stia ancora soffrendo quindi non sia lucida ad affrontare la questione, oppure se è perchè nonostante i miei sforzi io non riesca a vedere me stessa perdonare mia madre. Che poi, la questione del video è solo la punta dell’ice berg ma questo credo tu lo abbia capito senza… Leggi il resto »
Chiarissimo Valentina. Perdonare non è uno schiocco di dita.
So molto bene come funziona, il perdono è per me un argomento molto caro perché è da lì che posso dire di essere rinata nella persona che sono ora 🙂
Ti posso consigliare questo ulteriore articolo, ma ancora di più ti proporrei di fare due chiacchiere con me.
Se ti va, non ti resta che dirmelo 🙂
Ti ringrazio molto per l’articolo e per l’offerta di fare due chiacchiere, in questo momento non mi è possibile perché essendo da sola con il bimbo non ho tempo purtroppo, ma lo terrò presente 😊
Ottimo 🙂
Ciao Serena, sai anch’io ho imparato che non è mai utile evitare o procrastinare un problema perché prima o poi ti si ripresenterà comunque e quindi lo affronto e vado fino in fondo come hai detto tu. Però, eh già c’è un però, non sempre funziona, cioè per quanto io mi possa sforzare non ottengo la serenità che vorrei. Evidentemente sbaglio qualcosa e forse so anche dove. Emergono sempre i miei bisogni e/o pretese e ti giuro che non so come eliminarli e reprimerli. Mi sembra che non sia possibile essere felice comunque nonostante certe cose o persone continuino a… Leggi il resto »
Se il problema resta la mancanza di certe cose o persone, leggi questo articolo.
L’ho appena rivisto. Forse potrebbe aiutarti 🙂
Altrimenti credo sarebbe utile fare due chiacchiere…
Vado subito a leggerlo e poi ti dico.
Grazie
Bene 🙂
Ciao Serena , da quando me lo hai insegnato, ogni volta che provo qualsiasi tipo di emozione mi chiedo sempre che problema c’è. E spesso dopo essermi fatta questa domanda più e più volte quando capisco che il problema è la mia mancanza di felicità o di serenità allora scelgo . Ecco il mio ultimo problema, te lo espongo solo perché mio marito non è d’accordo con la mia decisione e mi dice che devo essere più diplomatica . Tutte le estati stesso posto, stesso mare, stessa compagnia (6 coppie ) Una di queste è molto impicciona, deve sapere tutto… Leggi il resto »
Esatto Barbara, come vedi evitare non risolve il problema, ne ti permette di trovare la serenità che cerchi. E questo vale sempre 😉
Vai fino in fondo invece: che problema c’è se quella persona ti porta i grissini che proprio la sera prima hai detto non piacerti?
In fondo potresti semplicemente accettarli e ringraziare per poi farne ciò che meglio credi, oppure potresti rifiutarli ribadendo ciò che le hai già detto. E in tutto questo zero emozioni negative 🙂
Potresti? E se no, cosa te lo impedirebbe?
I famosi grissini li ho accettato , ho ringraziato, mi ha chiesto se li avevo mangiati le ho risposto non ancora , al momento preferisco gusti più forti, ma li assaggerò .
Risposta che mi ha fatto stare bene ; lei ha fatto ciò che voleva , io pure
Ecco il modo perfetto per risolvere il problema: attraversarlo invece che evitare 😉
Ottimo! 😀