Credenze limitanti: come eliminarle con una sola domanda

Hai mai sentito parlare di convinzioni o credenze limitanti?
Quando aiuto le persone nel loro percorso di crescita personale, molto spesso mi accorgo di un grosso ostacolo che gli impedisce di cambiare fino in fondo, diventando davvero più forti di ogni problema.
Cominciano, ottengono buoni risultati, cambiano un po’ e stanno meglio.
Si avvicinano sempre più all’obiettivo, ma senza mai riuscire ad arrivarci davvero.
Qualcosa glielo impedisce e molti finiscono per arrendersi.
Sono proprio le convinzioni limitanti a impedire alle persone di fare la svolta definitiva.
E questo è capitato anche a me 🙂
Anche io durante il mio percorso avevo ottenuto molto, ci mettevo un grandissimo impegno, miglioravo di continuo e in modo evidente.
Ma dentro di me c’era qualcosa di inviolabile che non riuscivo a penetrare, che non riuscivo a capire.
Avevo questa immagine di una mela che rosicchiavo sempre di più, fino ad arrivare al torsolo.
Ma quel torsolo rimaneva lì e io non riuscivo ad andare oltre.
Le cose hanno iniziato a cambiare quando ho cominciato a conoscermi più a fondo.
Non la vedevo chiaramente, ma stavo cominciando a identificare la mia convinzione che poco a poco si è rivelata completamente.
Pensavo di essere una persona umile, ma la verità era tutt’altra.
Ero convinta di essere profondamente sbagliata e, certa del giudizio spietato che mi ero data un tempo, sentivo di non meritare nulla.
Così, continuando a lavorare su me stessa, finalmente ho capito e ho visto quel giudizio.
Trovare le credenze limitanti potrebbe richiedere un grande lavoro per conoscere se stessi e la volontà di andare fino in fondo.
Per comprendere le proprie emozioni, le proprie regole, le proprie paure più nascoste e, più di tutto, i propri pensieri.
Ora ti spiego per bene, ma prima fai il mio quiz per scoprire se e quanto conosci già te stesso, o te stessa 😉
Ma cosa sono le credenze limitanti?
La mia credenza limitante era quella di essere sbagliata, di non valere nulla, di non meritare amore.
Ma ci sono persone che credono di essere sfortunate e altre certe che non potranno mai cambiare per via del loro carattere.
Altre ancora sono convinte che trovare la felicità senza una relazione sarebbe impossibile.
E qualcuno invece crede fermamente di aver subito un’ingiustizia imperdonabile o di essere vittima di un mondo che va, e sempre andrà, inevitabilmente a rotoli.
Insomma, sono davvero tantissime le convinzioni, o credenze limitanti che mi è capitato di vedere.
Ma esattamente, cos’è una convinzione?
Una convinzione è qualcosa a cui credi senza ombra di dubbio.
Qualcosa che potrebbe anche non avere alcun fondamento ancora valido nel presente o che potrebbe perfino non averlo mai avuto.
Una certezza che abbiamo fatto nostra nel tempo e presa per buona, anche senza preoccuparci di verificarla.
Naturalmente una convinzione non è un problema di per se. Può anzi essere uno stimolo, una forte motivazione a seguire la strada che ci porterà a raggiungere i nostri obiettivi.
Il problema sta nella parola che la segue: limitante.
“Limitante” significa che “limita”.
Limita la tua visione della realtà e con essa, limita inevitabilmente anche te e le tue possibilità di riuscire ad arrivare dove desideri davvero.
La domanda più importante: e se fosse possibile?
Se pensi anche tu che qualche convinzione limitante ti stia impedendo di fare la svolta per cui lavori da tempo, leggi bene quello che sto per dirti.
Prova a pensarci, e se scoprissi che quella convinzione è sbagliata?
Se fosse possibile cambiarla per cambiare te stesso, o te stessa a partire dal tuo modo di vedere cose, persone, situazioni?
Se fosse possibile?
Ti ho spiegato che le credenze limitanti sono “cose” a cui crediamo senza ombra di dubbio.
Chiederti “se fosse possibile?“, significa rimettere quell’ombra per mettere in discussione la credenza.
Significa aprire la possibilità che una realtà diversa possa esistere e concedersi la possibilità ad accettarla.
Ti parlo di accettare la realtà perché finché non ti darai la possibilità di vedere una realtà diversa, di fatto ne starai rifiutando una parte. Tutta quella che ora credi impossibile e che ti impedisci di vedere.
Fai bene attenzione però, non ho detto che mettere in discussione ciò di cui siamo certi significa buttarlo dalla finestra.
In effetti non possiamo sapere se quella convinzione sia davvero sbagliata.
Ma dobbiamo valutarla, verificarla e, soprattutto, ammettere che cambiarla sia possibile.
E se possiamo ammettere che sia possibile cambiare le nostre convinzioni limitanti, possiamo anche credere che potremo cambiare noi stessi che ne restiamo vincolati.
Esattamente quello che ho fatto io quando ho deciso di ammettere che fosse possibile cambiare.
Allora ho capito che quel giudizio spietato che mi ero data si basava su un fatto che, con nuovi occhi consapevoli, non aveva più nessun fondamento reale.
Quella decisione corrispondeva a mettere in dubbio le mie certezze e con loro, ogni atteggiamento che fino ad allora avevo fatto mio.
Se ti trovi a combattere con le tue credenze limitanti, fai attenzione che non sarà affatto semplice mollare la presa se resti rigido, o rigida nella tua certezza cercando di confermarla a tutti i costi.
Per testardaggine, orgoglio o paura di lasciarla andare.
Ma vai fino in fondo, ammetti che sia possibile, cerca eccezioni invece che conferme.
Ti assicuro che ne vale davvero la pena e adesso ti dico perché 😉
Agire: l’ultimo di tre passi per eliminare le credenze limitanti
Appena ho deciso di ammettere che fosse possibile cambiare quel giudizio, ho smesso di avere paura.
Temevo di perdere le mie certezze, ma ora ammettevo che era possibile trovare una strada diversa per ricostruire la mia vita.
Non la conoscevo, questo è vero, ma ammettevo che potesse esistere.
Così sono passata all’azione e ho cominciato a cercarla, rincuorata del fatto che anche se non l’avessi trovata, sarei potuta tornare sui miei passi.
E la strada c’era davvero 🙂
Eliminare le credenze limitanti, in sostanza significa tre cose:
- identificarle imparando a conoscere profondamente te stesso, o te stessa, decidendo di andare fino in fondo, di guardare dentro di te con enorme onestà e di non lasciare nessuna domanda senza risposta. Capire, fino all’ultima goccia.
- metterle in dubbio ammettendo che sia possibile cambiarle cercando eccezioni e con una domanda meravigliosa: se fosse possibile?
- agire con la ferma intenzione di trovare una strada diversa da quella che hai sempre creduto l’unica possibile.
Credimi, eliminare le tue convinzioni limitanti aprirà un mondo che non sapevi nemmeno potesse esistere.
E questo è dimostrato!
Del resto l’ho provato sulla mia pelle 😉
Credenze limitanti e amore: cominciare ad accettare per capire di meritare
Grazie alla possibilità che mi ero data, ho potuto lasciare andare le mie credenze limitanti e aprirmi all’amore come prima non mi ero permessa di fare. E allora ho potuto accettare che una nuova strada poteva esserci.
Su quella strada c’era tutto ciò che mi apparteneva e che fino a quel momento mi ero proibita di vedere: qualità e capacità da sfruttare e limiti che potevo superare.
Intanto che i miei occhi vedevano sempre più la realtà per quel che era, fatta di cose, eventi e situazioni, invece che del significato che io avevo sempre voluto attribuirle, io cominciavo ad accettarla.
E lì ho cominciato anche a vedere davvero e ad accettare i miei meriti imparando a non demolirli o attribuirli ad altri.
Da quel momento ho cominciato ad accettare l’amore, il mio prima di tutto.
Così ho cominciato a dedicare a me stessa ogni momento e azione che compievo, anche quando era per gli altri.
Davo enorme valore ad ogni momento che mi dedicavo.
Volevo che fosse importante per me, per imparare ad amarmi come mai avevo saputo fare.
E l’amore piano piano cominciava ad entrare, mentre io potevo restituirlo senza chiedere nulla, perché nulla mi serviva più per essere felice.
Allora riconoscevo in tutta la mia riscoperta dignità, tutto l’amore che meritavo di donarmi.
Non più accettazione, ma merito.
E come me, anche tu puoi eliminare le tue credenze limitanti e ritrovare l’amore e la felicità che meriti
E’ stato così che ho imparato ad essere grata a ogni cosa che, ora vedevo, era lì per me, per migliorarmi la vita.
Proprio a me che per una vita intera avevo sentito di non meritare nulla, certa della mia credenza limitante: il giudizio spietato che mi ero data un tempo e che ora, finalmente aveva ceduto il posto all’amore.
Ciao Serena,
ci risiamo!
Anche questa N.L. parla di me!🤭
Scherzi a parte, leggendo più e più volte queste righe, ho la certezza che se mi ci fossi imbattuta prima dell’ultima esperienza al rifugio non avrei saputo comprendere a pieno il significato di ogni parola…
Grazie Serena 😘
Fantastico Ale 😀
Le mie credenze limitanti: essere convinta di non meritare l’amore di mia figlia che mi accusa ( a me non lo ha mai detto ma a mio marito si) di aver sacrificato la carriera per lei e della “sbandata” che ho preso per un altro uomo , preferendo però salvare la mia famiglia ( cosa che ha fatto soffrire molto sia lei che suo papà ) Soffrivo molto per questo, poi ho capito che sbagliavo , in quei momenti ho fatto ciò che ritenevo giusto. Ora grazie anche all’aiuto del piccolo cucciolo che ho salvato dal canile, ho capito che… Leggi il resto »
Sacrificarsi non è mai una buona cosa. Prima di tutto il sacrificio comporta la rinuncia ad un bisogno che però resta e poco a poco rovina la tua vita e le tue relazioni, mentre tu vivi emozioni negative ogni volta che quel bisogno si fa sentire. E poi comunque non funziona perché, come tu stessa hai notato, sacrificarsi per assecondare l’altro, significa rinunciare a qualcosa di tuo per ottenere qualcosa in cambio che davvero non sai se arriverà. Osserva invece il tuo bisogno, guardalo da molto vicino, definiscilo, fai chiarezza e scopri cosa ti serve veramente. Allora trova la via… Leggi il resto »
Hai ragione, il fatto è che faccio cose per altri senza neppure rendermi conto, almeno inizialmente, di sacrificarmi; e quando me ne accorgo e’ fatta !!!
Ora però sono stufa, stufa che quando dico no a mia figlia, mio marito le dice vedrai che lo farà ; mi considerano una stupida sempre a disposizione .
Una decina di giorni
fa , nello stabilimento balneare dove vado , hanno abbandonato un cucciolo di circa 45 giorni, me ne subito innamorata e l’ho preso .Pur essendo una piccola peste mi sta aiutando tantissimo .
Ora penso a me .
Se tuo marito dice “vedrai che lo farà”, tu cosa fai? Lo fai o non lo fai?
Sii coerente con te stessa e con le tue decisioni e lascia che gli altri pensino quello che vogliono.
Se tu sai chi sei e cosa vuoi, gli altri non possono nulla contro di te 😉
Sicuramente non lo farò, non per dispetto o presa di posizione, semplicemente perché, dopo
averci riflettuto, ritengo sia giusto così. Ciò che ci ha chiesto e’ andare da mangiare al suo gatto quando andrà qualche giorno in ferie, non lo ritengo giusto perché quando ha avuto bisogno di qualcosa ( quando si è separata dal compagno, io l’ho saputo per messaggio ed è andata da un’amica) mi ha tagliato fuori e allora sono fuori e penso al mio benessere
Prima di decidere se dare da mangiare al gatto o se non farlo rifletti: non lo farai perché è giusto (è quello che anche tu vorresti ricevere) o non lo farai perché tua figlia non si è preoccupata di te e ti ha tagliata fuori?
Tu cosa vorresti ricevere?
Non lo faccio perché sono arrabbiata o per punirla, semplicemente perché se abitasse vicino( come abitava prima) non ci sarebbero problemi; ma ora mi è difficile organizzarmi e quindi non sacrifico il mio tempo, che già è poco
Se pensi che questo significhi spendere nel modo più giusto il tuo tempo, allora va benissimo così.
Se poi si dovesse rivelare un errore, allora lo vedrai e imparerai ciò che devi 🙂
Immagino che tu non sia d’accordo con me ; ma per il mio benessere questo è il meglio, ne sono fermamente convinta
Non sono d’accordo, non sono contro.
Se sarà la cosa migliore lo vedrai da te 🙂
Ciao Serena,
ci sono due tue frasi nella risposta a Barbara che mi hanno colpita molto:
“Trova la via per soddisfarlo in modo giusto e gli altri faranno quello che faranno”
“Sii coerente con te stessa e con le tue decisioni e lascia che gli altri pensino quello che vogliono.
Se tu sai chi sei e cosa vuoi, gli altri non possono nulla contro di te”
dimmi come si fa a metterlo in pratica, a mettermelo in testa, ad avere la forza di poterlo dire anch’io con tanta sicurezza.
come si arriva a questo?
Grazie
Quando finisci nella pretesa o nel senso di sacrificio allora dietro c’è un bisogno da soddisfare.
Prima di tutto trovalo, poi chiediti: a cosa mi serve?
Fallo fino all’ultima risposta e quindi chiediti come posso IO arrivare a costruire, realizzare, fare questa cosa?
Quell’IO è evidenziato di proposito. Devi trovare qualcosa che dipenda solo da te, solo allora sarai certa di ottenere ciò di cui hai bisogno 🙂
Leggi questo magari 😉
Ma tu intendi senza l’aiuto degli altri? solo con le mie forze e basandomi solo su me stessa?
questo significa che poi gli altri non potranno nulla contro di me? che potrò lasciare gli altri pensare ciò che vogliono?
E’ perché dietro c’è un bisogno o una pretesa di aver bisogno ancora degli altri e della loro approvazione, di cui sono ancora dipendente o succube?
Dipende, se hai bisogno dell’aiuto degli altri per trovare la strada che ti porti a costruire ciò di cui hai bisogno, allora va bene.
Ma una volta trovata quella strada devi rimboccarti le maniche e trovare da te il modo e la forza di percorrerla.
Se la tua riuscita dipenderà dagli altri, allora gli starai dando di nuovo il potere di decidere della tua felicità 🙂
Esattamente ciò che non voglio. Voglio arrivare anch’io a dire come hai giustamente scritto tu che gli altri pensino ciò che vogliono perché non me ne devo curare o starci male. Sarebbe un grosso passo avanti per me , per la mia realizzazione e sicurezza personale, non dipendere più dagli altri e non ritenere la loro opinione importante per ogni mia cosa, ma la MIA opinione è l’unica che conta per me perché io so di cosa ho bisogno realmente. Solo così potrò sentirmi sicura di me e prendere davvero in mano la mia vita e non farla condizionare più… Leggi il resto »
Credo di sì 🙂
Quindi ora che hai visto sei disposta a contare solo sulla tua opinione?
Pensi di poterlo fare?
Credo di sì ora che ho visto e soprattutto voglio farlo.
La mia fermezza e determinazione faranno sì che io ci riesca, almeno questo è ciò che desidero
Ottimo 🙂
Ho letto, grazie. La sensazione mia era quella di sentirmi una scatola vuota, in balia del vento. Nonostante facessi tutto quello che era necessario per condurre la mia vita. Ma avevo l’impressione di agire perché si fa così, perché si deve (perché lavorare si deve, avere una famiglia si deve, se devi dimostrare affetto a qualcuno devi abbracciarlo, se ami il fidanzato devi vederlo, devi stare con lui devi baciarlo, la casa deve essere sempre pulita, ti devi divertire quando sei con gli amici, quando sei a scuola devi stare attenta a cosa dice il professore) in realtà quest’ ultima… Leggi il resto »
E a cosa ti serve che gli altri ti riconoscano?
Ma infatti, gli altri conoscono quello che tu hai fatto conoscere di te (spesso per compiacerli) ma se cambi non lo vedono, o meglio è un processo lungo e anche se si accorgono che sei migliore preferiscono notare le fragilità, se riconoscono in te quella di sempre, perché altrimenti perdono le loro convinzioni e certezze che in fondo a loro danno sicurezza. E tu dirai: ma a te che importa. C’entra sempre la paura, la paura del cambiamento, la paura che si spezzi un equilibrio.
E che problema c’è se si spezza l’equilibrio? Cosa temi che accada?
Se si spezza l’equilibrio si può cadere, si può rompere qualcosa, si ha l’impressione di perdere il controllo. Ecco, il famoso controllo. siamo tutti molto affannati a non perdere il controllo, cerchiamo di fare quadrare tutto, come quando cerchiamo di non perdere neanche un’ora di lavoro e poi arriva la pandemia e perdiamo 20 mesi. Mi sono chiesta molte volte se è giusto mantenere sto equilibrio, cercare sempre di essere misurati, specialmente in famiglia, perché tutto funzioni, dare un colpo alla botte e un colpo al cerchio, fare da cuscinetto, fare l’avvocato di uno e poi dell’altro, così immancabilmente si… Leggi il resto »
L’esempio che hai fatto rende bene l’idea 😉
Quando cerchi di controllare ciò che non è sotto il tuo controllo, inevitabilmente le cose vanno come vanno e se ne fregheranno del tuo controllo.
L’unica cosa che è sotto il tuo controllo sei tu e quella è l’unica cosa che ha davvero senso controllare.
Preoccupati di essere te stessa e controlla ciò che è in tuo potere, il resto andrà come deve 🙂
….ho seguito il link che mi hai suggerito nel percorso e ho trovato una riflessione/conclusione alla quale stavo pensando proprio oggi mentre guidavo verso casa…..La cosa che mi colpisce di questa NL è il sottolineare l’importanza di conoscere se stessi e di volere andare fino in fondo per smontare le convinzioni o come le chiami tu, le credenze limitanti….E’ quello che sto sperimentando adesso ed è come se si stesse alzando un velo, dopo tanto tempo che aspettavo che succedesse…..il Cielo solo sa quanto ci ho sbattuto contro e quanto ancora ci sbatterò contro….ma qualcosa si è veramente alzata, ho… Leggi il resto »
Fantastico Francesca, questo è davvero un bel passo, soprattutto conoscendoti da tempo 😉
E in quel “altro”, cosa c’è? Che mi dici di questo?
ci sono riflessioni e illuminazioni…..che fanno parte del pacchetto….sfumature etc
Ottimo! 😀
Magari mi racconterai 😉
Mi sono ritrovata a leggere questa NL e non posso non esprimere ciò che ho subito pensato. Nonostante io sia assolutamente consapevole del progresso che sto facendo , credo però che qualche condizione limitante mi blocchi ancora, come quella dell’aver paura di non essere in grado di essere felice solo con l’amore che posso dare a me stessa. Io quando amo, lo faccio totalmente, dedico tutta me stessa e so che non posso pretendere di essere amata allo stesso modo ma credo che sia assolutamente umano dire di volere un pochino di amore anche per me stessa. Ancora non riesco… Leggi il resto »
Ciao Sarah, potrebbe trattarsi dello strascico di una vecchia regola che richiede tempo perché si dissolva definitivamente.
Se vedi che questa regola è effettivamente presente, ma sai non avere più senso, né fondamento, ogni conta che torna riporta alla mente questa consapevolezza finché la tua mente si abituerà alla nuova regola una volta per tutte.
Se però c’è qualcosa di diverso, allora bisogna trovarlo attraverso l’osservazione costante di te stessa e il diario emotivo.
Per questo potrei darti una mano e magari potresti approfittare di una settimana di prova gratuita di Coaching, appena tornerò a renderle disponibili dopo l’estate 🙂
Certo potrebbe essere un rimasuglio, se così si può chiamare, che non mi permette di sentire pienamente l’amore per me stessa e bastarmi. Sai dipendevo tantissimo dall’uomo della relazione che ho chiuso perché mi stavo facendo davvero molto male e credevo che solo da lui dipendesse la mia felicità, era come se gli avessi affidato tutto di me e anche se me lo ero ripromessa che non avrei mai più permesso a nessuno di farlo non è come uno schiocco di dita e oplà funziona. Altro che regola era qualcosa di così radicato in me e credevo fosse la cosa… Leggi il resto »
Certo Sarah, vedi come va e poi vedremo come procedere se mai si dovesse rivelare necessario trovare soluzioni diverse 🙂
ciao Serena, allora la mia credenza limitante è che credo che la relazione di coppia porti la felicità. Ho provato a scardinare questa cosa e ammetto che nel mondo variegato delle relazioni di coppia alcune sono felici, altre sono insipide e altre ancora sono dannose….quindi in teoria ho scardinato la mia credenza limitante….(fino a ieri ero arrivata qui senza risolvere nulla) Oggi rileggendo la tua newsl mi sono chiesta questo: forse devo scardinare la convinzione che la “mia relazione di coppia” porti necessariamente la felicità e quindi la convinzione che io non potrei che dare vita a una relazione entusiasmante…..sta… Leggi il resto »
Ciao Francesca, fammi capire bene. Pensi che la relazione di coppia ti porterebbe alla felicità non in quanto relazione di coppia, ma in quanto sarebbe proprio la TUA?
E questo significherebbe che se tu riuscissi a costruirne una, sarebbe certamente una relazione felice perché tu la renderesti tale?
“Una convinzione è qualcosa a cui credi senza ombra di dubbio.” E’ stata questa frase che mi ha fatto scattare qualcosa…..In fondo della regola della relazione ne avevamo già parlato tanto…..e del fatto che la relazione di per sè non portasse la felicità (anche guardando quello che c’è in giro) l’ho preso in considerazione, ma guardando più in profondità mi sono chiesta che cos’è la cosa a cui credo senza ombra di dubbio….ed è quella di riuscire a dare vita a una relazione di coppia che non potrebbe che essere felice, proprio perchè la costruisco io……peccato però poi che nella coppia si… Leggi il resto »
Se ragioni in termini di coppia concordo. Ricorda però che tu come persona puoi essere sempre felice.
Non fare l’errore di mettere in discussione la tua felicità in funzione della felicità della coppia.
La coppia ha senso se i presupposti sulla quale si fonda sono validi per entrambi, altrimenti la coppia perde la sua funzione di costruire qualcosa in sinergia.
Ma entrambi nella coppia possono essere felici. Indipendentemente dalle sorti della coppia stessa 😉
….tornando al via, ho trovato in questa mia convinzione il carattere limitante….e francamente l’ho scovata solo l’altro giorno leggendo per l’ennesima volta la newsl….visto che la mia regola é così forte, credo sia il caso di attenzionarla
Cosa intendi esattamente con quell'”attenzionarla”?
Prestarci attenzione in che modo? Ti riferisci all’osservarla quando bussa alla tua porta?
Capirla….guardarla dall’esterno, verificarla
Certo 🙂
Condivido ogni parola di quello che c’è scritto. Ho lavorato tanto anch’io e conosco benissimo la sensazione di non riuscire a scardinare completamente il malessere nonostante il lavoro continuo e lungo. A volte corri perché ti sembra la direzione giusta e pensi che finalmente sai dove andare, a volte ti siedi perché hai il fiatone e correre ti ha impegnato nello sforzo fisico e ti ha consentito di non pensare ancora una volta. Ho imparato anche ad andare lenta, ad osservare ogni giornata, a chiedermi il perché di ogni mia decisione ma, al contrario tuo, a volte aver preso consapevolezza… Leggi il resto »
Domanda apparentemente banale, ma non scontata: cosa temi che potrebbe succedere se ti dicessi “ti voglio bene”?.
Immaginati proprio di averlo appena fatto, cosa vedi?
No no ma io l’ho fatto ma non e’ “sentito” come vorrei e’ artificioso ; devo forzarmi a guardarmi negli occhi non e’ pieno d’amore. E’ consapevole ma trattenuto 😅
Trattenuto… da cosa?
Cosa ti impedisce di lasciar uscire quell’amore che dici di sentire? Che pensiero passa per la tua mente quando ti guardi nello specchio?
Il pensiero. Il segreto è chiuso li dentro 😉