Qualche tempo fa, una situazione che ho vissuto mi ha ricordato cosa significa veramente essere umani.
Stavo andando a fare la spesa e di strada mi sono fermata in un bar per bere un caffè.
Non stavo troppo bene. Preoccupata per un mio problema e totalmente concentrata su di esso, mi stavo chiudendo in me stessa.
Mentre aspettavo il mio caffè però, in un fortunato attimo di distrazione ho alzato gli occhi e, in mezzo all’indifferenza degli altri, quello che hanno incrociato è stato come un fulmine a ciel sereno che ha completamente cambiato la mia giornata.
Seduta ad un tavolo, una donna disabile portava alla bocca un pezzo della sua brioche inzuppata nel cappuccino che aveva ordinato.
Per lei non era affatto semplice! Ma richiedeva tanto, tanto impegno che ci metteva con altrettanta dedizione.
È stato lì che ho visto la sua fragilità e ho sentito arrivare una profonda compassione e una tenerezza infinita per quella meraviglia di essere umano che era.
Lei che come me e tutti noi, combatte ogni giorno la sua battaglia per vincere contro le fragilità umane.
E mentre lei si impegnava per vivere al meglio la sua vita, io già partivo con un duro giudizio verso me stessa per l’egoismo in cui mi stavo chiudendo.
Avevo compreso quanto umana fosse quella donna e intanto mi dimenticavo di quanto io stessa stessi facendo i conti con la mia umanità.
E questo è qualcosa che facciamo spesso!
Lo facciamo nei confronti di noi stessi o degli altri.
Giudichiamo in modo superficiale la prima apparenza e, senza andare oltre, puntiamo subito il dito sugli errori, pensando che siano quelli a definire una persona e confondendo quell’errore con la persona stessa.
Ma si era trattato di un attimo e subito avevo capito…
Mi ero accorta di quanto io stessa fossi umana in quel momento, con le mie paure e le mie fragilità, ma mi ero anche ricordata che essere umani non è soltanto questo.
Dietro a tutto il resto, ognuno di noi nasconde un’infinita fonte di amore che ha la forza di trascendere ogni debolezza e fragilità. Si tratta solo di lasciarlo sgorgare.
Quando l’ho visto, mi sono compresa e invece di chiudermi nella rabbia, ho cominciato ad amare.
E’ stato così che vedere quella donna mi aveva ricordato la fragilità che c’è in ogni essere umano.
A volte è evidente, come in questo caso, molto più spesso resta nascosta sotto tutte le maschere che indossiamo per paura.
Per paura recitiamo ruoli che non ci appartengono o facciamo azioni che altrimenti non faremmo e che gli altri, o noi stessi, confondono con chi siamo.
Eppure c’è molto, molto altro sotto a tutto questo!
Ma cosa ci impedisce di vedere?
Io ero assorbita dalla preoccupazione per il mio problema, mi ero chiusa in me stessa e per questo non vedevo.
E la preoccupazione, in fondo, non è altro che paura.
Molto più spesso non vediamo per motivi diversi, ma alla base c’è sempre la stessa identica cosa: paura.
Ci preoccupiamo dei nostri interessi e dei nostri desideri, diamo retta alle nostre regole e priorità. E con tutto questo ci chiudiamo nelle nostre pretese.
Forse mi avrai sentito altre volte parlare di pretese e avrai già capito che dietro ad ognuna di essere c’è sempre e solo una cosa: paura.
La paura che ci possa essere tolto qualcosa di cui abbiamo bisogno o che ci venga impedito di ottenerlo.
Quella paura che ci chiude nell’egoismo, nell’indifferenza o nel rifiuto.
E cosa vediamo negli altri?
Vediamo l’immagine di chi in qualche modo minaccia quello che per noi conta di più.
E come se non bastasse, anche la società di oggi fa la sua parte imponendo le sue regole che conformano tutto e tutti, innesca la paura del prossimo e la diffidenza da chi ci sembra diverso da noi.
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Giudichiamo, pretendiamo ragione, puntiamo il dito, allontaniamo…
E accecati dalla nostra paura, ci perdiamo tutto quello che potremmo trovare oltre a quelle maschere che tanto temiamo.
Ma se solo ci ricordassimo di essere esseri umani, vedremmo che tutti ridono e piangono esattamente come noi.
E allora cambierebbe tutto!
A me era bastato vedere quella meravigliosa creatura per risvegliarmi dal torpore del piccolo mondo in cui mi ero rinchiusa, mettere da parte il mio problema e capire che la vita era molto di più!
E così ho cominciato ad aprirmi, osservare le persone, comprendere e, dietro alle loro maschere, cogliere in tutte quella meraviglia del loro essere umani.
C’era chi si concentrava sulla lista della spesa, chi giocava col figlioletto seduto sul carrello, chi scambiava quattro chiacchiere alla cassa. Ognuno preso dalla sua vita di quell’istante.
Ma c’era anche chi si comportava con disprezzo e menefreghismo.
Eppure in quel momento io vedevo di più di questo e riconoscevo che dietro a qualunque maschera c’era sempre un essere umano che ride e piange proprio come rido e piango io.
Ero io, senza maschere né paure. Sapevo di potermi fidare di ogni persona perché vedevo il potenziale di amore in ognuna di loro.
Senza ingenuità, ma mentre mi godevo questa meraviglia, mi occupavo di quello che potevo fare io e di mettermi eventualmente al riparo da azioni che avrebbero potuto danneggiarmi.
Azioni, ricorda, non persone.
E intanto che la paura e l’egoismo avevano ceduto il passo all’amore, io stavo bene e mi sentivo profondamente felice.
Pensavo a quanto spesso ci chiudiamo nel nostro egoismo e nelle nostre paure e quanto spesso lo facciamo perdendoci nel pregiudizio verso chi non accettiamo, puntando il dito, accusando o attaccando in ogni modo chi vediamo diverso, chi pensiamo ci stia facendo un torto o semplicemente non ci sostiene o non si interessa di noi.
Pretendiamo che cambi imponendo le nostre ragioni e dimenticandoci di quella meravigliosa fragilità umana che appartiene a loro tanto quanto a noi.
E mentre lo facciamo non ci accorgiamo che quello che fanno gli altri, e che magari giudichiamo, non è affatto diverso da quello che, proprio in quel momento, stiamo facendo noi stessi nei loro confronti.
Renderci conto dell’umana imperfezione di ognuno di noi, significa capire che tutti commettono errori, perché sbagliare è umano ed essere umani significa anche questo.
Ma vuol dire anche accorgersi che possiamo sempre credere nelle persone perché dietro ai loro errori c’è molto di più.
Da quando l’ho compreso e guardo ogni persona al di là della maschera che indossa, la mia vita e le mie relazioni sono completamente cambiate.
Ma resto pur sempre un essere umano e come tutti, ogni giorno faccio i conti con limiti e fragilità che mi appartengono e può sempre succedere di scivolare.
Sta a me ricordarmi di amare invece che cedere il passo al giudizio e alla paura.
Amore o paura. E se scelgo di amare non potrò temere nulla e potrò fidarmi di tutti.
Per capire meglio, leggi questo articolo. Ti spiego cosa significa amare e perché se ami non puoi avere paura 😉
Ricorda anche che amare è una scelta che va rinnovata ogni giorno. E io ogni giorno scelgo l’amore 🙂
Oggi non vedo più nessuna maschera, ma solo persone uguali a me.
Persone che ogni giorno fanno i conti con se stesse e con le proprie fragilità, esattamente come me.
Persone che a volte vincono e altre perdono.
A volte il loro impegno è una lotta contro la paura e allora vincono le emozioni negative, altre volte diventa comprensione e accettazione per l’essere umani che è in noi.
E allora vince l’amore 🙂
Ogni giorno puoi scegliere se combattere contro la paura o incamminarti verso l’amore.
Ogni giorno puoi scegliere se allontanare le persone o fidarti di loro.
E questa scelta è a disposizione di tutti ogni singolo giorno e tutti possiamo trovare il coraggio aprirci al mondo, amare e togliere le maschere che indossiamo.
Ricordo molto bene quel giorno, quello in cui lo avevo fatto. Quel giorno in cui avevo finalmente trovato la forza e il coraggio di provarci.
Avevo deciso di mostrare al mondo chi ero e, spogliandomi di ogni maschera, mi ero semplicemente mostrata per quello che ero correndo il rischio di essere giudicata, allontanata, rifiutata in qualche modo.
Stavo conoscendo me stessa e ora sapevo che se fosse successo, avrei potuto comprendere l’altro e non più mettere in discussione chi ero.
Trovavo dentro di me tutto ciò di cui avevo bisogno.
E adesso che ero libera dal bisogno degli altri, potevo lasciare liberi anche loro.
Nessuno poteva più toccare ciò che più mi serviva e ora potevo fidarmi di tutti.
Tu conosci te stesso, o te stessa o ancora dai altri il potere di mettere in discussione chi sei veramente?
Scoprilo con questo test che ho creato appositamente 😉
Più tiravo fuori me stessa, più trovavo il coraggio di esserlo e l’opportunità di osservare tutto ciò che di me sarebbe emerso e ancora non conoscevo.
E intanto ritrovavo me stessa dopo essermi persa per un tempo molto lungo nel mio infinito guardaroba di maschere e paure.
Quel giorno mi ero ricordata di quella canzone che avevo condiviso con chi mi stava aiutando a ritrovarmi.
Quella canzone che sembrava proprio parlare di me.
Ascoltala con attenzione perché parla anche di te 🙂
E leggi anche il testo che riporto sotto, ho evidenziato ciò che conta di più.
L’ha scritta Marco Mengoni e si intitola proprio così: “essere esseri umani” 🙂
Oggi la gente ti giudica
Per quale immagine hai
Vede soltanto le maschere
E non sa nemmeno chi sei
Devi mostrarti invincibile
Collezionare trofei
Ma quando piangi in silenzio
Scopri davvero chi sei
Credo negli esseri umani
Credo negli esseri umani
Credo negli esseri umani
Che hanno coraggio
Coraggio di essere umani
Credo negli esseri umani
Credo negli esseri umani
Credo negli esseri umani
Che hanno coraggio
Coraggio di essere umani
Prendi la mano e rialzati
Tu puoi fidarti di me
Io sono uno qualunque
Uno dei tanti, uguale a te
Ma che splendore che sei
Nella tua fragilità
E ti ricordo che non siamo soli
A combattere questa realtà
Credo negli esseri umani
Credo negli esseri umani
Credo negli esseri umani che hanno coraggio
Coraggio di essere umani
Credo negli esseri umani
Credo negli esseri umani
Credo negli esseri umani che hanno coraggio
Coraggio di essere umani
Essere umani
L’amore, amore, amore
Ha vinto, vince, vincerà
L’amore, amore, amore
Ha vinto, vince, vincerà
L’amore, amore, amore
Ha vinto, vince, vincerà
L’amore, amore, amore
Ha vinto, vince, vincerà
Credo negli esseri umani
Credo negli esseri umani
Credo negli esseri umani
Che hanno coraggio
Coraggio di essere umani
Credo negli esseri umani
Credo negli esseri umani
Credo negli esseri umani
Che hanno coraggio
Coraggio di essere umani
Oh, oh, oh
Essere umani
Oh, oh, oh
Essere umani
Ciao Serena, crescere una figlia, amarla più di te stessa, rinunciare alla tua carriera per lei(ben felice di averlo fatto ,tornassi indietro lo rifarei) ma vederla allontanarsi da te, non telefona, non scrive e, quando le chiedo spiegazioni mi risponde che non è vero !!!
Non penso siano pretese, penso sia solo il comportamento di una mamma molto delusa
Davvero non si tratta di pretese?
E quando resti delusa se non quando pretendi qualcosa che non si realizza?
Magari leggi questo articolo per capire cosa succede quando pretendi o meno qualcosa 😉
Per il resto ti chiedo: tu per quale motivo hai fatto e rifaresti ogni cosa che hai fatto per lei? Qual era il tuo obiettivo?
Serena, non sono pretese, la mia vita va avanti, rifarei tutto perché il mio obiettivo era di crescere una bambina che diventasse una donna forte ed autonoma.
Ma, scusa la franchezza, tu riusciresti a stare anche un mese senza vedere, sentire o solo messaggiare con un tuo genitore ?
Il punto non è tanto se io riuscirei a stare un mese senza vedere o sentire un genitore, ma il motivo per cui lo farei. Ognuno ha i suoi motivi e tu, come nessuno, non puoi pretendere che gli altri agiscano come vorresti o come ritieni giusto. Quello che puoi fare invece, è comprendere quei motivi (o meglio, comprendere che ha dei motivi, qualunque essi siano sono i suoi) e lasciare la presa per concentrarti sul dare il meglio di te. Quello che conta è che tu offra a chi ami l’opportunità migliore che puoi perché la possa cogliere. Lo… Leggi il resto »
Questo è quello che faccio, dopo averle chiesto le motivazioni, e sentendomi rispondere che va tutto bene e che sono io ad interpretare male i suoi silenzi, capendo di darle fastidio non la cerco più; questa è la cosa migliore che possa fare per lei, infatti quando la chiamavo ( ogni
10 giorni circa) mi sentivo rispondere con freddezza e contestare qualsiasi cosa, anche solo chiedere cosa hai fatto la irrita .
Però continui a provare delusione… Questo vuol dire che in qualche modo non accetti veramente le sue motivazioni e questo può succedere per due motivi: – non le comprendi veramente fino in fondo – la tua felicità passa dalla gratificazione di tua figlia Allora per prima cosa ti chiedo, conosci l’esercizio dell’avvocato difensore? Se lo conosci, prova a farlo e scrivimi qui quello che trovi. Altrimenti me lo dici e te lo mostro 🙂 Per seconda cosa ti dico, invece di guardare a quello che non c’è, a quello che manca o non sei riuscita ad ottenere, prova a guardare… Leggi il resto »
Non comprendo le sue motivazioni . Il gioco dell’avvocato difensore non lo conosco . Con mia figlia, purtroppo non ho nulla, non messaggia, non telefona, non si fa vedere ( se non dopo insistenza di mio marito) . Ho ottenuto che è diventata una persona forte, sicura di se stessa, molto egoista ( ha lasciato il suo compagno con il quale stava da 6 anni e con cui conviva da quasi otto mesi da un giorno all’altro senza dargli spiegazioni lasciandolo distrutto ; a me lo ha comunicato per messaggio : mamma sto andando via di casa ( non sapevo… Leggi il resto »
Le persone che appaiono molto sicure di sé, più spesso sono quelle che lo sono meno.
Una corazza di apparenza che nasconde una grande fragilità.
Prova ad andare oltre alle motivazioni che ti ha raccontato e metterti nei suoi panni guardando coi suoi occhi e provando le stesse emozioni che prova lei. Profondamente…
Scoprirai molto di più di quello che ti sembra di vedere ora, fidati 😉
Leggi questo articolo, probabilmente lo hai già letto, ma rileggerlo adesso credo ti sarà d’aiuto.
In fondo trovi anche l’esercizio di cui ti parlavo. Prova a farlo seriamente e vedi cosa scopri 🙂
Le sue motivazioni non solo non le comprendo, ma non me le ha mai dette, quando gliel’ho chiesto mi ha risposto che va tutto bene .L’esercizio non lo conosco . Purtroppo con mia figlia non ho nulla, niente dialogo niente messaggi e quelle poche volte che ci vediamo( su insistenza di mio marito) ormai siamo due estranee . Ho ottenuto una figlia che è diventata una donna sicura di se’, molto determinata, orgogliosa, permalosa e purtroppo molto egoista( ha lasciato il compagno dopo 6 anni di fidanzamento, quasi 8 mesi di convivenza letteralmente da un giorno all’altro, senza dargli spiegazioni,… Leggi il resto »
Barbara, ma hai mandato quasi lo stesso commento.
Immagino si tratti di un errore…
Hai ragione scusa, non avevo letto la tua risposta
Ciao Serena, ho letto attentamente ciò che mi hai scritto, teoricamente condivido ciò che scrivi, però pensa in questo modo “comprendiamo” tutto e tutti, i violentatori che a loro volta sono stati violentati, i peggiori criminalizzò che hanno avuto un’infanzia terribile e l’elenco è lunghissimo …
Quindi l’avvocato difensore fa assolvere tutti ma alla parte lesa chi pensa ???
Alla parte lesa ci pensi tu che ora hai compreso e perdonato il carnefice.
Dimmi, in quali condizioni sei in grado di agire nel modo migliore, se provi rabbia, delusione o senso di vendetta, oppure se sei calma, lucida e serena?
Comprendere, perdonare, non ha nulla a che vedere con il giustificare il carnefice o lasciare che le cose vadano a rotoli.
Tutto questo invece libera te e ti rende la persona migliore che può affrontare nel modo migliore la situazione 🙂
Che ne pensi?
Giusto, avevo frainteso il concetto di comprendere pensavo fosse un accettare tutto e essere sempre pronta a subire qualsiasi cosa. Ora ho capito che perdonare significa liberarmi da rabbia, delusioni, ma comunque salvaguardarmi da tutto ciò che mi fa soffrire. Ho capito bene ?
Direi di sì 🙂
Occhio però a non confondere.
Salvaguardarti da tutto ciò che ti fa soffrire significa imparare a gestire le tue emozioni e non sviluppare indifferenza 😉
Questo è sicuro, provare indifferenza e’ la cosa peggiore, e’ scegliere di non vivere determinate esperienze .
Grazie Serena
🙂
Fammi sapere come va poi 😉
meravigliosa newsletter che tra l’altro arriva dritta al cuore proprio nel momento in cui ne avevo più bisogno per capire ancora meglio 🙂 GRAZIE DAVVERO DI CUORE, Serena! Mi è venuto in mente un episodio proprio di qualche mattina fa, che condivido “in anteprima” qui con te prima di scriverci qualcosa, come avevo in mente. Mi ero svegliata con la luna un po’ storta e avevo ben presto riconosciuto in me una pretesa, forse una delle più insidiose: la pretesa di amare! A che mi serviva amare? a essere felice, a sentirmi una persona che “va bene”! Questo mi ha… Leggi il resto »
Ma che meraviglia Megumi! 😀
È così, quando ti spogli di tutto non c’è più nessun problema. Sei umana e nient’altro.
E quando hai il coraggio e la forza di esserlo, quando semplicemente capisci che la strada non è quella di nascondersi dietro alle pretese, allora esce quello che più profondamente sei insieme alla tua meravigliosa umanità: AMORE.
Questo siamo! Dobbiamo solo darci modo di esprimerlo.
E, guarda un po’?, quando lo fai raggiungi la vera felicità 🙂
Proprio come è capitato anche a te 😉