Ho paura del futuro! Vuol dire che è il momento di agire (forse…)

Ho paura del futuro…
Ti è mai capitato di pensarlo? A me è capitato di recente imbattendomi in questa emozione fin ad ora quasi sconosciuta.
La paura del futuro può trasformarsi in una paura generalizzata e paralizzante che spesso degenera in ansia e che personalmente ho visto avvicinarsi a qualcosa di molto simile al panico.
Questo è quello che succede per tutte le paure che non ci preoccupiamo di comprendere e definire, quando lasciamo spazio alla confusione e all’incertezza.
Potremmo preoccuparci del futuro fin da quando la paura ha ancora una dimensione gestibile, ma purtroppo non lo facciamo quasi mai e gli diamo l’importanza che merita solo quando è già diventata molto grande, a volte troppo per poterla gestire con serenità.
Esattamente quello che è successo a me e di cui dopo ti racconto 😉
Ma per quale motivo non ce ne preoccupiamo fin dai primi segnali?
Ho paura del futuro: ecco perché ci pensi troppo tardi
A volte non ce ne accorgiamo per mancanza di consapevolezza emotiva, non la vediamo se non quando è già diventata così grande da non poter proprio fare a meno di notarla, altre volte volontariamente fingiamo che non esista.
Procrastiniamo per dare spazio ad altre priorità o per evitare le responsabilità che nascerebbero dall’affrontare il problema da cui la paura nasce, e questo a causa delle possibili conseguenze sulla nostra vita.
Io come te, potrei infatti trovarmi a dover cambiare di molto le mie abitudini, a impegnarmi in cose che mi toglieranno tempo ed energia, a fare fatica, prendere decisioni che penso non mi piaceranno o che temo di non saper gestire e molto altro.
Ma a un certo punto la paura arriverà a bussare prepotente alla mia porta.
Potrei paragonare la paura del futuro a un termometro per la febbre che suona o si illumina quando la mia temperatura corporea supera la soglia di guardia.
Allo stesso modo ho paura del futuro quando si avvicina eccessivamente il momento in cui potrebbe verificarsi ciò che temo.
Quando arriva a questo punto la paura è un allarme prezioso che non devo assolutamente sottovalutare.
È venuta per dirmi che non posso più aspettare o rimandare, è ora di guardare in faccia al problema e di metterci mano.
La paura non ci molla finché iniziamo ad affrontare il problema e diventa ogni volta più forte.
Magari ancora ci forziamo di tenerla a bada e per un poco ci riusciamo, ma prima o poi qualcosa la fa scattare prepotentemente a allora ce ne accorgeremo per forza.
Paura, ansia per il futuro? L’incertezza è il problema più grande
Di recente a causa della pandemia, mi è capitato molto spesso di sentir dire alle persone “ho paura del futuro” oppure “mi sento in ansia per il futuro“. E come ti dicevo è successo anche a me.
E anche se per motivi diversi, un minimo comune denominatore c’è. Si chiama incertezza.
Di solito la paura del futuro arriva quando vengono meno le certezze a cui ci eravamo affidati fino ad ora pensando, o sperando, che sarebbero state per sempre, mentre adesso le vediamo cadere o vacillare.
La pandemia ha messo in discussione miriadi di certezze e più di tutto la vita stessa.
Allo stesso modo io vedevo vacillare alcune certezze a cui mi ero irresponsabilmente affidata fino a quel momento.
Per qualche sera mi sentivo schiacciata in uno stato ansioso che non comprendevo.
Dormivo male e al mattino mi svegliavo con poca voglia di affrontare la giornata anche se davanti a me c’erano cose che sapevo piacermi molto.
“Ho paura del futuro”, questo era il pensiero ricorrente mascherato da un diffuso senso di incertezza.
Immagini di scenari in cui non sapevo cosa fare e in cui ogni evento diventava più grande di me, troppo perché potessi gestirlo, così grande da sentirmi schiacciata e terribilmente impotente finendo in uno stato di paralisi e terrore che sconfinava con qualcosa di simile al panico.
So che la stanchezza della sera, come ogni altro momento di debolezza fisica o emotiva, non è affatto un buon momento per riflettere sui problemi e sulle paure.
La stanchezza rende debole la mente facendo apparire tutto più grande di quello che è.
Allora facilmente arriva la paura di non farcela.
Pensarci in quel momento e in quelle condizioni non mi avrebbe aiutata e sapendolo mi impegnavo a distrarmi da quei pensieri inutili, ormai divenuti ossessivi e pervasivi.
Eppure, nonostante fossi consapevole di me stessa e del mio stato, l’ansia era palpabile, comunque troppa e in tutto questo un senso di incertezza e confusione regnava sovrano.
Dovevo capire e ci avrei pensato al mattino.
E capire è necessario qualunque sia la tua paura.
Proprio per questo ti consiglio di fare subito questo test che ha creato Giacomo.
Avere paura del futuro e capire che non puoi più aspettare
Dopo qualche giorno, continuando a osservare i miei pensieri e affrontando la paura senza più fuggire da me stessa e dalle mie responsabilità, ho capito che si trattava di paure incomprese e finora trascurate che si ingigantivano portandomi a immaginare gli scenari più catastrofici.
“Ho paura del futuro!”
Sì, ora il pensiero era davvero chiaro, adesso era proprio davanti ai miei occhi.
Il termometro ormai segnalava che ero oltre al livello di guardia. Non potevo più aspettare.
Ho capito che sarebbe stato necessario imparare a fare da sola cose di cui non mi ero mai interessata fino in fondo, prendere certi contatti che fino ad ora avevo trascurato e soprattutto, dare una bella ristrutturata all’organizzazione del mio tempo rivalutando l’importanza delle cose e stabilendo così le mie nuove priorità.
Iniziare a muovermi verso la soluzione mi avrebbe fatto sentire quella sicurezza capace di mettere all’angolo la paura e di far apparire più piccolo e gestibile il problema.
Cambiamenti impegnativi, abitudini da eliminare, attività consolidate da prendere e rivoluzionare, nuovi aspetti a cui pensare mettendone da parti altri.
Una vita piuttosto diversa insomma.
Un rinnovamento scomodo, ma necessario. Faticoso, ma in cui non ho sentito resistenza.
Dopo tutto il premio in palio era la mia serenità nel presente per quel futuro che mi teneva in scacco in uno spazio che non gli appartiene. L’adesso.
Facendo chiarezza, definendo bene la paura e comprendendo con precisione i problemi da cui nasceva, ogni problema diventava chiaro e tornava nella sua dimensione reale.
Le soluzioni adesso apparivano evidenti e affrontando man mano ogni problema, ho visto la paura del futuro scemare.
Per vincere la paura devi sporcarti le mani!
Mi ha sorpreso accorgermi che molte delle soluzioni che avevo trovato già le conoscevo, ma considerandole piuttosto impegnative avevo preferito far finta di nulla e lasciarle da parte.
Mi avvalevo della comodità di affidarle ad altri o di non pensarci del tutto.
Procrastinare, far finta che il problema non esista, è un pessimo modo di affrontare la paura del futuro.
Crea le condizioni che permettono ai problemi di ingigantirsi, aumenta la nostra insicurezza e rende sempre più difficile applicare le soluzioni quando decideremo di farlo.
Un pessimo modo di gestire il presente di domani, perdendoci la possibilità di usare al meglio il presente di oggi.
Se il futuro è imprevedibile pensa al presente e lascia che passi la piena
Anche se le incertezze della pandemia per me non erano tra le dirette cause scatenanti la paura del futuro, in qualche modo questa situazione era stata in grado di alimentarla.
Nel periodo natalizio, avevo vissuto per giorni nell’ansia per il da farsi sul rifugio che gestisco. La pandemia infatti rendeva molto difficile capire se avrei potuto aprirlo.
L’evolversi dei contagi e del loro effetto sulle persone e sul sistema sanitario non era prevedibile.
Di conseguenza non si potevano nemmeno prevedere i possibili provvedimenti legislativi sulle riaperture delle varie attività costrette alla chiusura.
Il rifugio era tra quelle.
Non solo, ma le abbondanti e straordinarie nevicate di quell’inverno rendevano molto difficoltoso percorrere il sentiero che permette di raggiungere la struttura.
Questo valeva sia per me che per gli avventori, così nascevano mille dubbi sull’effettiva sensatezza dell’eventuale apertura.
Le condizioni cambiavano giornalmente anche in base alle temperature e le previsioni meteo non offrivano nessuna certezza sull’assenza di ulteriori nevicate.
Nessuna delle variabili era sotto il mio controllo e questo mi impediva di organizzare il mio tempo su breve termine.
Preoccuparsi non sarebbe servito a nulla, potevo solo avere pazienza e aspettare di capire cosa sarebbe successo.
“Piegati, o giunco, e lascia che passi la piena del fiume.”
Nessun proverbio poteva adattarsi meglio alla mia situazione e così ho fatto 🙂
Ho stabilito una data non troppo lontana per rivalutare la situazione alla luce degli avvenimenti e quindi decidere il da farsi.
Fino ad allora avrei riorganizzato tempo e impegni nel presente senza pensare al futuro, ma evitando anche di compromettere la possibile apertura.
“Ho paura del futuro?” No, rimandare decisioni su problemi ormai chiariti e con relative soluzioni, aveva eliminato la paura 🙂
Darsi scadenze non troppo lontane mette tranquillità e toglie dall’ansia, se prima di quella scadenza abbiamo chiaro cosa fare e come farlo.
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Futuro e cambiamento: l’ignoto è il vero problema
Ricordo quando nel mio percorso di crescita personale stavo affrontando il vero cambiamento che poi mi avrebbe letteralmente portato a rinascere.
Avevo paura del cambiamento e avere paura del futuro ne era la diretta conseguenza.
Mi chiedevo: “ho paura del futuro, ma di cosa esattamente?”
Non lo capivo, sapevo solo che molte cose stavano cambiando, ma non sapevo cosa avrei trovato, cosa mi aspettava.
Il problema era proprio questo:
- sarebbe stato meglio o peggio?
- sarei stata capace di gestirlo?
La paura del futuro è utile, come lo sono tutte le paure, ma lo è solo se effettivamente vedo un problema.
Allora lo posso capire e affrontare, mentre la paura se ne va semplicemente per aver esaurito la sua funzione.
Ma io di problemi non ne vedevo e quello che temevo era proprio l’ignoto.
E’ facile che dietro alla paura del futuro si nasconda la paura dell’ignoto, ma l’ignoto è ignoto per definizione e non possiamo prevederlo.
Ecco perché dando spazio a questa paura, potremmo prefigurarci scenari del tutto sbagliati, ma capacissimi di farci provare emozioni negative.
Gestire le emozioni negative è il primo passo per non ritrovarci nelle condizioni peggiori da cui affrontare i problemi del futuro ed è il primo per mantenere la lucidità necessaria per prevenirli o capire come gestirli nel presente.
Ma durante il mio percorso ho anche scoperto un modo molto efficace per eliminare la paura del cambiamento e di quell’ignoto che ne consegue 😉
Paura del cambiamento? Curiosità e fiducia in se stessi per liberarsene
Chiedendo a chi mi aiutava avevo scoperto che anche a lui era successo qualcosa di simile, ma invece di avere paura, aveva provato curiosità.
Ecco un concetto magnifico da sostituire al concetto di paura 😀
Sostituirlo soltanto a parole però non basta.
Temiamo l’ignoto perché potrebbe riservarci conseguenze che noi giudichiamo peggiori o migliori.
E’ il nostro giudizio a creare la paura!
Così, pensando a cosa ci aspetta nel futuro, è necessario sospendere il giudizio e passare dal concetto di meglio/peggio a quello di “diverso”.
Solo così lasceremo spazio alla curiosità.
In realtà non ha nemmeno senso giudicare negativo qualcosa. Mai.
Se guardiamo a ogni cosa con la ferma intenzione di trovarne i lati positivi e di cogliere l’opportunità che si nasconde dietro al negativo che vediamo, scopriremo che tutto è meravigliosamente positivo. Sempre.
Dipende solo dai noi, dalla nostra visione e dalla fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità.
Ecco perché per gestire la paura del cambiamento, con l’ignoto e l’imprevedibilità che gli appartengono, è necessario sviluppare quella sicurezza in se stessi che permetterà di dire “non ho paura del futuro. Del resto perché non dovrei saper affrontare il futuro visto che sono in grado di affrontare il presente?”
E fai attenzione che la fiducia in se stessi va di pari passo con la conoscenza di sé.
Prova a pensarci, ti fidi più facilmente di chi conosci o di chi no?
Conoscere te stesso, o te stessa è un aspetto che non puoi trascurare se vuoi eliminare la paura del futuro, ma tu ti conosci veramente?
Scoprilo con questo test prima di proseguire la lettura 😉
Molte persone temono il destino e l’imprevedibilità stessa del futuro, ma imparare a credere in se stessi permette di gestire il presente e quindi di pensare di poter gestire anche il futuro in qualunque modo, con la certezza che ogni cosa, evento o situazione sarà una fonte inesauribile di opportunità.
Le opportunità sono tante quanta è la nostra voglia di cercarne e il limite compare quando arriva la nostra resa.
Cosa di buono ci riserverà il futuro dipende solo dai noi, creare la nostra fortuna dipende solo da noi.
Essere l’eroe, o l’eroina del tuo futuro dipende solo da te 😉
Ho paura del futuro: quanto è probabile che accada cosa?
Ti è mai capitato di avere un progetto e vederlo meravigliosamente realizzabile?
È tutto perfetto, le persone coinvolte sono d’accordo con te e hai tutti gli strumenti necessari perché tutto vada come deve.
Fino ad ora è filato tutto liscio e hai fatto molti passi, impegnativi magari.
Hai saputo risolvere ogni problema e superare ogni difficoltà.
Ti senti forte e sicuro, o sicura di te.
Hai fiducia nel futuro e la certezza che nulla ti potrà impedire di realizzare il tuo progetto.
Ma succede qualcosa, le cose cambiano e vedi il tuo progetto andare in fumo.
Oppure qualcosa di simile è avvenuto nel tuo lavoro, in qualche relazione, durante un viaggio perfettamente organizzato o altre situazioni simili?
Ma quante altre volte invece sembrava tutto impossibile, completamente irrealizzabile, eppure è andato tutto nel migliore dei modi e hai visto accadere l’inimmaginabile?
Il problema è che abbiamo la pessima abitudine di non fare caso alle cose che vanno bene, mentre siamo sempre in allerta quando vanno male.
Pensiamo che così sapremo fargli fronte.
Ma la verità è che preoccuparci inutilmente del futuro con l’idea di stare pronti e concentrati su non sappiamo nemmeno quali problemi, se potrebbero accadere, di che dimensioni sarebbero e in quali condizioni potrebbero verificarsi… tutto questo ci lascia in pasto all’ansia.
E l’ansia ci logora, ci indebolisce e ci toglie la lucidità necessaria per affrontare eventi che davvero potrebbero verificarsi.
Ha senso preoccuparsi per il futuro quando effettivamente c’è una certa probabilità che un problema si verifichi.
Allora possiamo pensare alla soluzione del problema o a come conviverci se le cose non sono sotto il nostro controllo.
Se invece le probabilità sono irrisorie, molto meglio dedicare la nostra attenzione a cose più probabili senza perderci in inutili preoccupazioni.
Ottimismo e fiducia nel futuro: diventare consapevoli per eliminare la paura
Un cosa che ci sarà di grande aiuto è diventare consapevoli di quello che va bene sviluppando il pensiero positivo.
Sarà allora che acquisteremo anche più fiducia nel futuro.
Pensare positivo è davvero importante e non si tratta affatto di leggerezza o mancanza di realismo, come molti potrebbero pensare.
Ho scritto una guida approfondita, molto pratica e ricca di esercizi per aiutarti a sviluppare un sano pensiero positivo in ogni situazione.
La trovi in questa pagina e ti consiglio davvero di leggerla 😉
Certo, a volte nonostante tutto potrebbe comunque andare male, come a volte nonostante tutto potrebbe invece andare tutto nel modo migliore.
Questo è incerto e non lo possiamo prevedere.
Quello che invece è molto certo è che pensare al futuro con fiducia e ottimismo ci metterà nelle migliori condizioni per poterlo affrontare.
Sarà così che la paura del futuro diventerà solo una vecchia foto in bianco nero di un ricordo ormai lontano 🙂
Cara Serena, mi sono riconosciuta in questa newsletter, come ti ho scritto prima, probabilmente per paura di troppo impegno, prendermi le mie responsabilità, paura del ignoto e futuro, faccio marcia indietro perché non mi sento in altezza della situazione che vivo, e poi la metto in dubbio “ ma è vero”? Fin ora come ho fatto? Cosa ho fatto? Credo che abbia fatto molto e che non ho abitudine di guardare il tutto bene che ho fatto e tutto bello e positivo che c’è. E che mi concentro troppo nel negativo e non vivo il presente che mi da tante… Leggi il resto »
Dici che purtroppo non sei abituata a goderti il presente, a vedere il positivo e a vedere il negativo per cogliere le opportunità. Ora che hai capito di poter fare di più, perché no? Tutto dipende da dove rivolgi la tua attenzione, da quanto controlli la mente impedendogli di vagare in cerca di un risultato. Ma ti dico di più, veramente non ti godi il presente, non vedi il positivo e le opportunità che puoi cogliere? Forse non lo farai spesso, ma se guardi al tuo percorso, quanto hai migliorato in questo aspetto? Io credo che guardi il risultato perché… Leggi il resto »
Grazie Serena della bella e sincera riflessione…. Ecco, per non avere paura a mio parere bisogna essere sinceri con se stessi, essere consapevoli che l’ansia è una preoccupazione per qualcosa che non è reale, saper affrontare con il giusto entusiasmo il presente per costruire il futuro e soprattutto metterci il giusto entusiasmo, impegno e attenzione per costruirlo restando noi stessi…. E poi è importante riflettere, guardarsi attorno e vedere e vivere quello che abbiamo e non quello che vorremmo…. Fino a qualche mese fa temevo per il futuro come si teme che possa nevicare ad agosto a Roma. Oggi non… Leggi il resto »
Grazie Nicola, condivido completamente.
Anche se…
Arrivare a quello che scrivi non è proprio uno schiocco di dita 😉
Di sicuro è frutto di una grande voglia di mettersi in discussione e lavorare su di sé, cosa che, per quando ti conosco, so non mancarti 🙂
Grazie Serena! Quando ti vedi con un muro davanti, limitato nella lunghezza ma alto, non ti resta che correre correre correre e cercare di passarci affianco prima che il camion che sta andando a sbatterci contro ti investa…. Il muro è l’ostacolo che sembrava insormontabile (perchè lo sguardo era fisso su di esso e non sul fatto che terminava) il camion è la vecchia vita da cui se non ti sposti vieni investito…. Da quel momento in poi è una corsa ad ostacoli superabili con la voglia di ri-nascere. Hai ragione, non è uno schiocco di dita, ma sono sicuro… Leggi il resto »
Assolutamente sì 😉
Caro Nicola,
mi permetto di scriverti che bel lavoro che hai fatto su di te e che belli risultati che hai ottenuto.
Probabilmente mi sono paragonata a te e mi sono vista ancora molto indietro.
Complimenti per davvero.
Un caro saluto.
Marijana
Grazie a te Marijana! Nessuno di noi ha la bacchetta magica o è in grado di fare miracoli…ma tutti noi abbiamo un’arma vincente e invincibile…la nostra forza di volontà, la nostra mente… Penso che la forza della mente sua l’unica cosa che tutti noi abbiamo in comune ….nel senso che ci sarà chi corre o salta più veloce di un altro…e neanche allenandoci ci assomiglieremo…per quanto mi alleno non vincerò mai le olimpiadi in quanto fisicamente non sono un atleta ….di sicuro però la mia, la tua e la nostra mente possono essere allenate per vincere la nostra personale Olimpiade… Leggi il resto »
Ho una sola grande paura. Di morire senza aver fatto quello che sono qui per fare. Il problema è che non so cosa sia.
Per tornare a una cosa più pratica. Ho paura che i miei figli abbiano incidenti, non sono una madre ansiosa ma 2 mesi fa mio figlio ha avuto un grave incidente e temo di non poter più stare tranquilla
Ciao Cinzia, riguardo alla prima paura, ho scritto un articolo che risponde perfettamente al tuo dubbio 🙂 Lo trovi in questa pagina, dagli un’occhiata. Ti raccomando però, non leggerlo con l’unico scopo di trovare la cosa per cui sei qui, è l’approccio alla vita quello che conta e questo è il vero senso di quell’articolo 😉 Riguardo alla paura che i tuoi figli abbiano incidenti, capisco che dopo un evento come quello che hai vissuto possa restare il ricordo di quella paura, ma se noti, ha senso pensarci? Serve a qualcosa? Il fatto è che per quanto un figlio possa… Leggi il resto »