Come ispirare fiducia nelle persone: diventare integri e coerenti

Qualche tempo fa mi sono accorta di come grazie ai miei cambiamenti personali, cominciassi a ispirare fiducia nelle persone.
Mi trovavo al rifugio in una giornata d’inverno e ciò che era appena accaduto mi aveva dato modo di notarlo.
Quell’anno aveva nevicato pochissimo e l’autunno era stato particolarmente asciutto.
La cisterna d’acqua che rifornisce la struttura cominciava a suonare di vuoto e l’unica soluzione era quella di recuperare la poca neve che c’era e farla sciogliere per i vari usi.
Comprendere e definire bene il problema era fondamentale per trovare una soluzione efficace e da quella soluzione dipendeva la possibilità di continuare tenere aperto il rifugio.
E io il problema l’avevo capito perfettamente.
Avevo individuato alcune possibili soluzioni che richiedevano azioni precise e mirate da parte di tutti i miei collaboratori.
Si trattava di rivedere le modalità di utilizzo della poca acqua a disposizione e di recuperarla dalle ormai rarissime chiazze di neve rimasta.
Per questo avevo pensato di radunare la neve nelle vasche che gli animali dell’alpeggio usano per bere durante l’estate.
In quel modo, sciogliendosi, la neve non sarebbe andata persa nel terreno e noi avremmo potuto usarla.
Sapevo che la mia soluzione sarebbe stata ottimale, del resto l’avevo studiata nei dettagli.
Perché funzionasse però, era necessario condividerla con i miei collaboratori che, altrimenti, avrebbero lasciato disperdere la neve e usato scorrettamente l’acqua disponibile.
A quel punto, dopo aver ascoltato attentamente le idee degli altri e verificato che la mia fosse davvero la soluzione migliore, non mi restava che proporla.
Mi sentivo insicura, ma nell’aria c’era qualcosa di nuovo, qualcosa che mi faceva sentire un buon profumo di fiducia.
Quando ti accorgi di ispirare fiducia
Nella mia mente si ripresentavano tutte quelle esperienze passate in cui, nonostante fossi la titolare dell’attività, il “capo” per intenderci, non venivo ascoltata più di tanto e chi mi aiutava faceva quel gli pareva.
Fino a quel giorno avevo chiaramente percepito quanto, fino a poco tempo prima, non fossi stata in grado di ispirare fiducia.
Non avevo mai conquistato la credibilità delle persone e la conseguenza era un gran disordine nella gestione del rifugio.
Regnava una gran confusione nei ruoli di ognuno e tutti facevano ciò gli sembrava la cosa migliore, senza comprendere quali fossero le vere necessità del lavoro.
In questa situazione nascevano continui problemi che creavano attriti e litigi, rendendo l’atmosfera pesante e colma di negatività.
Quel giorno però, era cambiato qualcosa.
La mia idea era stata subito accolta ed apprezzata, e tutti avevano cominciato a comportarsi in linea con le mie direttive.
Ma cosa era successo?
Grazie al mio percorso di crescita personale avevo imparato a conoscermi e a comprendere profondamente le mie emozioni e le mie paure.
Avevo imparato a eliminarle man mano che si presentavano e il risultato era una grande consapevolezza che mi rendeva sicura di me stessa e che migliorava la mia autostima.
Conoscersi per acquisire fiducia in se stessi è di importanza fondamentale se vuoi ispirare fiducia negli altri.
Per questo ti propongo questo quiz per scoprire quanto ti conosci e sai fidarti di te 😉
Se hai paura non puoi amare, se non ami non puoi essere credibile
Prima di quel momento ero solita fare giri pazzeschi per arrivare al mio obiettivo, lo prendevo molto da lontano e ogni decisione ed azione richiedevano inutilmente tempo ed energia.
Ero il capo, ma non mi andava di mostrarmi superiore.
Temevo il giudizio degli altri e quindi che se lo avessi fatto, non sarei stata apprezzata e che gli altri mi avrebbero rifiutata.
Avevo paura di rimanere sola e questa paura vinceva su tutto.
Così se avevo bisogno che un mio aiutante svolgesse una semplice mansione, anziché semplicemente chiedere, cercavo il modo di farglielo capire.
Magari iniziavo io, facendo pesare che avevo tutto da fare e creando piccoli sensi di colpa negli altri con la speranza che mi dicessero: “ti do mano!”
La paura mi impediva di amare.
In pratica manipolavo le persone con un comportamento tanto subdolo, quanto maldestro che non lasciando nessuno spazio ad una comunicazione davvero efficace, non gli offriva una direzione chiara che avrebbero potuto seguire.
Come mai avrei potuto ispirare fiducia in quel modo?
In quella situazione contorta i miei collaboratori arrivavano a comprendere la mia richiesta solo alcune volte, mentre altre non si accorgevano nemmeno del mio comportamento.
Senza credibilità diventavo invisibile ai loro occhi e intanto finivo col pensare di non valere nulla.
Per ispirare fiducia non devi avere paura
La mia insicurezza veniva percepita chiaramente, così le poche cose che venivano accolte erano fatte con poco impegno.
Del resto se una persona sa quello che è giusto fare e lo ritiene importante, lo esprime con sicurezza, non ti sembra?
Per come mi mostravo io invece, ogni cosa pareva avere poco peso.
Quando si tratta di ispirare fiducia negli altri l’insicurezza mette sempre i bastoni tra le ruote.
Proprio per questo ti propongo un test per misurare la tua insicurezza.
Ti permetterà anche di capire perché la provi e come liberartene definitivamente.
Ma torniamo a noi.
La conseguenza di tutto questo era che mi trovavo spesso a fare da sola la maggior parte del lavoro, lasciando molte cose a metà o fatte male.
E così mi trovavo a dover aggiustare tutto in un secondo momento.
Ma non c’erano solo le mie di cose.
Mi trovavo a dover provvedere anche a quelle che gli altri facevano male o superficialmente, non dando la giusta importanza alle mie indicazioni.
Ero io, a quel punto, che gettavo le basi alla confusione e ai malintesi da cui spesso nascevano malumore e disordine sul lavoro.
E in tutto questo io, come gli altri, accumulavo uno stress enorme.
La mia paura di non essere apprezzata mi portava al punto di sentirmi in colpa anche quando gli avventori mi chiedevano il conto.
Erano visibilmente soddisfatti del servizio ricevuto, ma temevo sempre che il conto fosse “inadeguato”.
Se fosse stato “troppo” alto sarei potuta essere giudicata male e quindi rifiutata.
Ancora una volta si affacciava la paura di rimanere sola, così cercavo di tener buono il cliente abbassando la cifra, offrendo questo e quell’altro.
Perdevo sempre più credibilità e, di nuovo, accumulavo uno stress enorme.
Non mi fidavo di me stessa, così dipendevo tremendamente dal giudizio degli altri.
Pensavo: “se gli altri non mi accettano e si allontanano da me come me la caverò? Come farò da sola?”
Poco per volta ho cominciato a guardarmi dentro e più guardavo più le mie paure si ridimensionavano e si scioglievano.
Poco a poco capivo che non erano gli altri a muovere i fili di quella marionetta che recitava la mia parte, ma ero io, in prima persona, a calcare la scena.
Per ispirare fiducia devi recitare la tua parte facendo ciò che è giusto
E’ stato così che ho cominciato a fidarmi di me stessa e più mi fidavo, meno sentivo il bisogno degli altri.
Più mi fidavo più agivo senza preoccuparmi del giudizio altrui e sentivo il mio valore che, a quel punto, potevo esprimere al mondo.
Adesso ero davvero libera, ed essendo libera potevo lasciare liberi gli altri.
Ora potevo amare me stessa e amare gli altri condividendo il meglio che finalmente avevo imparato ad esprimere.
A quel punto avevo iniziato a essere integra e coerente.
Avevo ritrovato me stessa e non dovevo più nascondere chi avevo dentro e quello che avevo dentro ha cominciato a coincidere con quello che ero fuori.
Ho cominciato a dire quello che pensavo, a chiedere quello che mi serviva, a fare quello che ritenevo giusto.
Ho imparato a dire di no quando è no e dire sì quando è sì.
Per come ero prima non potevo ispirare fiducia, c’era poca chiarezza e scarsa coerenza tra una situazione e la successiva.
Il mio era spesso un comportamento falso e poco credibile.
Era la risultante di ciò che pensavo mi avrebbe permesso di essere apprezzata e quindi accettata.
Adesso che il rifiuto degli altri non mi fa più paura, paradossalmente so che non potrà nemmeno arrivare.
Ora sono la persona capace di ispirare fiducia e che gli altri seguono. Ora agisco, mostro risultati, sono da guida e riferimento.
Sono credibile perché, togliendo la paura e imparando ad amare, sono diventata una persona empatica.
Se dico una cosa è quella “giusta”, quella in cui credo e che fa bene a tutti, anche se potrebbe non essere apprezzata.
Sanno che ogni scelta è fatta con amore e per amore. Per me e per gli altri.
Ho riletto questo tuo articolo e mi pare ovvio che anch’io faccio i tuoi stessi errori….se devo chiedere qualcosa, non sempre, ma se la cosa mi mette in ansia ci giro intorno e alla fine la domanda non è come la volevo fare e gli altri si indispettiscono. A volte complice anche la noia mi ritrovo attenta a tutto quello che succede e se non capisco qualcosa puntuale arriva la domanda. Sei stata molto brava tu che oltre ad averlo capito riesci anche ad avere la forza di agire. Io mi chiedo, quanto hai dovuto forzare sulla tua personalità? Quanto… Leggi il resto »
Non è stato difficile e non lo sarà nemmeno per te 🙂 Il problema non è nel forzarsi a cambiare. Quello non funzionerà mai se non a breve termine e con grande sofferenza. Quello che invece ha senso fare è cominciare a costruire su altro per smettere di cercare la felicità nell’unico posto in cui la trovi ora. Finché penserai che quello è l’unico modo per essere felice, non potrai mollare la presa perché altrimenti la tua felicità che fine fa? Così, comincia di qui e impegnati a godere di ogni cosa, anche se questo non significa preoccuparti degli altri.… Leggi il resto »
Grazie!
Da quando seguo questo percorso la mia vita sta cambiando , la vera me sta conquistando spazio nella vita di tutti i giorni! Ho cominciato dalle piccole cose ( esprimere una preferenza contraria a quello degli altri) ed ho scoperto che essere me stessa è soddisfacente e da un grande senso di libertà!
Certamente. Ed essere liberi permette di lasciare liberi gli altri.
Lasci libertà e intanto ami. Cosa potrebbe ispirare più fiducia nelle persone? 😉
Ciao Serena!! Sai che questi mesi sono stati molto importanti per questo cambiamento anche per me è come dici tu mi sento meno impaurita,più tenace nell’ esprimere cio che voglio! E lo vedo molto con le mie collaboratrici ,sono quasi stupite da questa fermezza che prima non c’era…pensavo di essere un capo ma non era dentro di me! Vorrei ancora migliorare l’impulsivita’ che a volte mi fa essere troppo diretta,potrei essere più morbida…però il mio pensiero lo faccio uscire,anche in famiglia,anche con i clienti! Ti penso spesso ma quest’anno è stato un Po’ tutto organizzato all’ultimo e non sono riuscita… Leggi il resto »
Direi che è meraviglioso 🙂
Quando facciamo due chiacchiere su Skype?
Ti scrivo in privato 😉
Grazie. Serena, è molto bello quello che hai scritto, cerco di seguire il tuo percorso, ho ancora qualche inciampo però, resto ancora troppe volte condizionata dal comportamento di mio marito, faccio fatica ad accettare la rabbia che a volte prova contro di me, che io ritengo eccessiva, ma lui è l’uomo degli eccessi invece io sono musurata e gli eccessi tendo ad evitarli. Mi sento colpevole se non metto tutta l’attenzione e dimentico qualcosa e me lo fa notare in modo isterico. Io tendo a patire la cosa invece di capire che lui è così, e invece di accettare questo… Leggi il resto »
Come ti ho detto in un altro commento, finché la tua felicità dipenderà da quella di tuo marito, non potrai davvero fare quello che è giusto. Se ti senti colpevole per non aver messo tutta la tua attenzione, i suoi rimproveri ti peseranno certamente. Proprio perché ti senti colpevole tu per prima. Altra cosa se tu fossi certa di avere fatto il meglio, ma non saprai farlo finché la paura dei suoi rimproveri ti impedirò di essere te stessa. E se non avrai paura, potrai accettare i suoi rimproveri senza che tu debba sfogare malesseri stress e quant’altro dal momento… Leggi il resto »
Già, tu hai ragione Serena, è come il cane che si morde la coda, io non accetto i suoi rimproveri perché mi servono i suoi apprezzamenti, ma si evidenziano solo sempre gli errori perché le cose positive non dando emozioni negative passano inosservate. Dovrei eliminare il bisogno di essere apprezzata e la presunzione di poter aiutare gli altri a stare bene secondo i miei canoni e sopportare reazioni degli altri meno equilibrate che non riesco a comprendere. 🙂
Esatto 🙂
Complimenti
🙂