Ricordo che ero in macchina quando ho ricevuto per la prima volta un’email con la proposta del progetto.
Giusto per saperne di più, senza grandi aspettative, sono andato a vedere i dettagli.
Beh, non ci è voluto molto per capire che sarebbe stata un’esperienza incredibile.
Il primo weekend al rifugio è stato abbastanza traumatizzante, era tutto nuovo per me e non avevo mai fatto un lavoro del genere.
Con il tempo ho iniziato a prenderci la mano, e grazie a Sara, la sorella di Serena, che mi ha insegnato tutti i trucchi del mestiere, iniziavo a voler fare sempre meglio, fino a quando ormai mi sentivo veramente a mio agio, sia in cucina che in sala con i clienti.
L’essere immerso nella natura, fare un lavoro fuori dall’ordinario, e soprattutto il guardare da lontano la mia realtà di tutti i giorni, mi ha permesso di capire molte cose.
Serena mi ha guidato attraverso questo percorso.
Lei non mi ha mai detto cosa fare o come stanno le cose, mi ha sempre messo nelle condizioni di vederle da solo. In pratica mi ha accompagnato e mi ha dato la possibilità di vedere la mia strada.
La cosa più bella in assoluto di questa esperienza è che ho avuto l’occasione di conoscere delle persone fantastiche!
E’ stato veramente un dono condividere questo viaggio con loro.
Abbiamo riso, ci siamo confrontati, e soprattutto siamo stati una squadra!
Ognuno mi ha offerto degli spunti preziosissimi, e spero di aver fatto lo stesso.
Durante il periodo trascorso lì sono cambiato davvero molto.
Ero preoccupato del fatto che quando sarei tornato a casa, alla mia vita di tutti i giorni, ogni cosa sarebbe tornato come prima, e che quella fosse stata solo una parentesi.
Una volta arrivato a casa però, tutto era diverso da come me lo immaginavo!La mia vita non era più la stessa. E’ come se avessi aperto gli occhi per la prima volta!
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Qui sotto puoi trovare gli articoli che Matteo ha scritto dopo l’esperienza al rifugio Griera 🙂