Non provare emozioni: come ridare sapore alla vita

Non provare emozioni

“Non riesco a provare emozioni, cosa posso fare?”

In determinate fasi della nostra vita a tutti potrebbe succedere di non “sentire” nessuna emozione.

Si tratta di momenti passeggeri, ma se questa condizione emotiva si prolunga nel tempo, la vita diventa piatta e senza sapore.

In questo articolo ti spiego cosa accade e come fare per cambiare.

Pronto, pronta?
Cominciamo 🙂

 

Non provo più emozioni! Ecco perché succede e quali sono le conseguenze

Non provo più emozioni-sguardo fisso

È possibile non provare emozioni? Ma soprattutto, è positivo arrivare a non “sentire” più?

Sembrerebbe ovvio, nessuno vorrebbe arrivare ad una totale mancanza di emozioni e sentimenti.
Eppure per diverse persone si tratta di una reazione a grandi traumi e sofferenze emotive.

Pur di proteggerci dalla sofferenza infatti, potremmo arrivare ad accettare di non provare più emozioni. Negative, ma anche positive.

E per paura di provare di nuovo quella sofferenza potremmo anche scegliere di restare in questa condizione.

Il problema è che la mancanza di emozioni e sentimenti determina un vero e proprio “appiattimento emotivo” che, sì, toglie sapore alla vita, ma soprattutto comporta conseguenze importanti sulle nostre scelte e relazioni.

Non solo, ma in questa sorta di calma apparente, a chi non prova emozioni potrebbe anche capitare di vivere sofferenze incomprensibili ai suoi occhi ritrovandosi a mettere in atto reazioni spropositate.

Reazioni che sfuggono a qualunque tipo di controllo della mente e tentativo della persona di cambiare atteggiamento.

A proposito di sofferenza, prova subito a fare questo test creato da Giacomo.

 

Ed ecco anche la mia guida in qui ti spiego come smettere di soffrire.

 

Anedonia e alessitimia: quando la vita perde il gusto che ha

Anedonia e alessitimia-fuoco spento

Come spiega un articolo su guidapsicoligi.it, esistono diverse forme di “appiattimento emotivo”.

Tra le più note l’anedonia in cui esiste un momento identificabile in cui la persona ha smesso completamente di “sentire“.

Altra forma tra le principali è invece l’alessitimia.

Spesso confusa con la prima, in questa forma di disturbo emotivo le persone sono incapaci di riconoscere e spiegare ciò che stanno provando.

La conseguenza è una totale inconsapevolezza emotiva.
E quando qualcosa li colpisce emotivamente, si sentono disorientati e privi di ogni capacità di gestire le proprie emozioni.

In entrambi i casi le persone arrivano a non provare più emozioni a seguito di eventi di grande sofferenza emotiva, trasformando così la loro vita in una vera e propria anestesia.

Esistono poi forme come l’anaffettività in cui si arriva a non provare più sentimenti o l’apatia in cui la mancanza di interesse e motivazione è insieme causa e conseguenza dell’appiattimento emotivo.

Ma torniamo a quella che potrebbe apparire come una vera a propria incapacità di provare emozioni.

 

Appiattimento emotivo: non “sentire” o non avere emozioni?

Appiattimento emotivo-persona nebbia

Come ti dicevo, può essere che si arrivi a non “sentire” per difesa dalla sofferenza, ma è davvero possibile non avere emozioni?

Per prima cosa devi sapere che cos’è un’emozione.

Esattamente si tratta di una “reazione valutativa di ciò che accade”.

Questo significa che in funzione di come valutiamo la situazione che viviamo reagiamo emotivamente in un modo piuttosto che in un altro.

E la nostra reazione si manifesta prima di tutto a livello fisico permettendoci di percepire e identificare l’emozione stessa.

Potremmo sentirla come un calore nel petto, una tensione nella pancia o i muscoli del collo che si contraggono.
Ognuno di noi ha un proprio modo di reagire fisicamente alle emozioni.

Ora, la mente umana ha un enorme potere di controllare il nostro corpo. Reazioni fisiche e fisiologiche.

Difficilmente riusciamo a rendercene conto, ma è anche in grado di bloccare ogni tipo di reazione fisica alle emozioni.

Tutto avviene a livello inconscio, ma è la mente che per proteggerci dalla sofferenza riesce ad inibire la reazione fisica corrispondente a un’emozione eliminando così la sofferenza dalla nostra percezione.

È così che a furia di controllare le emozioni arriviamo a sopprimerle definitivamente, diventando come automi.

Esattamente quello che ti mostra Giacomo in questo video tratto da una lezione della Masterclass di Indipendenza Emotiva.

In sostanza, controllandole in modo inconsapevole, si riesce a non sentire le emozioni, ma non è realmente possibile non averne.

 

Non provare emozioni non significa non averne! La prova…

Non provare emozioni -pupazzo buio luce

Le emozioni sono un meccanismo umano ineliminabile e a dimostrarlo sono diversi studi scientifici.

Tra questi, uno degli esperimenti che D. Goleman descrive nel libro “Emozioni distruttive”.
Goleman racconta della prova del riflesso di trasalimento sul monaco Öser in occasione dell’ottavo incontro tra il Dalai Lama e un gruppo ristretto di scienziati al Mind and Life Institute.

In questa occasione il monaco buddista dotato di capacità meditative straordinarie, nonostante un’incredibile capacità di dominare la mente, non riuscì ad eliminare completamente alcune manifestazioni essenziali come determinate espressioni fondamentali del volto già individuate da P. Ekman.

Questo prova chiaramente che possiamo, sì, arrivare a non provare emozioni, ma continuando inevitabilmente ad averle.

Ma non provare emozioni può essere in qualche modo positivo?

 

Come funzionano le emozioni: regole e livelli, la base delle nostre azioni

Come funzionano le emozioni

Devi assolutamente tenere presente che le emozioni portano con sé il vero significato che diamo alla realtà, significato che è contenuto nelle nostre regole.

Le regole ci dicono in sostanza come giudichiamo le situazioni che viviamo e in funzione del giudizio che gli diamo proveremo vari tipi di emozioni, positive o negative.

In questo video ti mostro come funzionano le emozioni, cosa sono e come nascono le nostre regole.

Ma questo non è tutto.

Devi sapere che le nostre azioni sono la diretta conseguenza delle emozioni che proviamo.

Se ci pensi, quando provi allegria ed entusiasmo trovi soluzioni, senti l’energia che sale, ti impegni e costruisci.
Se sei triste, provi rabbia o delusione, difficilmente le cose vanno così. Ma ti chiudi, tendi a non agire, oppure vai nella direzione sbagliata.

Questo succede perché le emozioni sono solo uno dei 5 livelli del processo che governa la nostra vita. E in questo processo il livello inferiore domina sempre quello superiore.

Guarda quest’altro importantissimo video tratto dalla Masterclass di Indipendenza Emotiva.

 

Scopri la Scuola di Indipendenza Emotiva ⇒

Visto il video? Guardalo perché è fondamentale per comprendere quello che ti dico ora.

 

Non provare emozioni e le conseguenze della mente razionale

Non provare emozioni-mente razionale

Bene, in chi non prova emozioni resta solo la mente lucida e razionale e questo gli impedisce di vivere la parte più profonda di se stesso.
E, cosa anche peggiore, non gli permette e di dare alla vita la direzione che veramente vuole.

Come ti dicevo sopra infatti, le emozioni, attraverso le nostre regole, servono a indicarci problemi da risolvere e difficoltà da superare per crescere.
Proprio per questo senza emozioni è impossibile crescere e migliorarsi se non entro i ristretti limiti di modelli acquisiti e della logica razionale.

È così che intanto che ci affidiamo alla sola ragione per costruire la nostra vita, perdiamo l’accesso al nostro inconscio. Là dove troviamo le regole più antiche e profonde.
Regole che, se non viste, agiscono a nostra insaputa sfuggendo a ogni possibilità di controllo.

Ecco il motivo delle possibili reazioni spropositate di cui ti parlavo all’inizio.
In quelle occasioni, perdiamo completamente il controllo su noi stessi e non riusciamo minimamente a comprenderne il motivo.

Poco fa ti dicevo, e lo hai visto anche nel video, che i livelli inferiori comandano sempre su quelli superiori.

Bene, è proprio questo il motivo per cui tali reazioni spropositate, contrarie alle nostre regole razionali, non hanno senso ai nostri occhi. Non le capiamo.

Eppure, questa volta non riusciamo a dominarle perché coincidono con ciò che più profondamente conta per noi. E quello vince su tutto il resto.

Proprio la situazione capitata a una ragazza che faceva un percorso di crescita personale con me:

“Sento di dover difendere qualcosa con tutte le mie forze e qualche volta esplode come un vulcano.
Realmente non mi fa più male niente. Sto bene.
Ma qualcosa non deve essere toccato
Mi trasformo veramente in qualcosa che non giova a nessuno. Mi dispiace.

No, non provare emozioni decisamente non può essere positivo per la nostra vita, ma una buona notizia c’è: risvegliarle si può 🙂

Ora ti spiego come fare.

 

Non provare emozioni: come tornare a riconoscerle e risvegliarle

Come risvegliare le emozioni-ragazza che si ascolta

Quello che ti mostro ora è il frutto di ciò che ho imparato aiutando chi aveva smesso di provare emozioni.

Ti offro diverse soluzioni e per te, come per molte persone, potrebbero essere più che sufficienti per riprendere contatto con quello che provi.

Ma fai attenzione, se nonostante tutto continui a non provare emozioni rivolgiti a uno specialista.

Bene, come fare quindi a risvegliare le emozioni?

Per prima cosa ti offro uno strumento utilissimo: il diario emotivo.

 

Riconoscere le emozioni col diario emotivo

Riconoscere le emozioni-diario emotivo

Grazie a questo strumento puoi cominciare ad osservare le tue reazioni, cosa fai nelle diverse situazioni quando hai determinati pensieri.

In questo video in cui ti mostro come funziona, ma leggi anche l’articolo che ti ho segnalato poco fa per imparare ad utilizzare al meglio il diario emotivo.

Le azioni che compi sono determinate dalle emozioni che crei, anche se non le senti!
Così puoi risalire all’emozione associando il tuo comportamento alla definizione di quella specifica emozione e riconoscendone lo schema.

Se ad esempio ti dicono che una persona cara non sta bene e tu ti premuri di informarti per capire cosa succede, potresti essere preoccupato, o preoccupata per lei.

La preoccupazione è un’emozione.

Oppure potresti tagliare i rapporti con un amico che si è comportato diversamente dalle tue aspettative. Forse hai provato delusione.

E anche questa è un’emozione.

Lavorando in questo modo potresti cominciare a riconoscere diverse emozioni e poco alla volta tornare a viverle, anche aiutandoti con quello che ti mostro ora.

 

Identificare i segnali specifici del corpo

Identificare i segnali del corpo-ragazzo che si concentra sul corpo

Come ti dicevo, non provare emozioni non significa che non si potranno manifestare a livello fisico attraverso segnali precisi, anzi.

Così puoi imparare ad osservare le tue sensazioni fisiche per associarle alle diverse situazioni che vivi e ai pensieri che fai.

Noterai che determinate sensazioni ricorrono in situazioni e pensieri analoghi.

Così, questo lavoro, abbinato a diario emotivo e definizione delle emozioni, ti aiuterà a dare una forma molto più concreta a quello che provi e a ricominciare a sentire prendendo consapevolezza di te e dei segnali del tuo corpo.

Ma ancora più semplice sarà se riesci a ricordare il passato 🙂

 

Ricordare emozioni passate e riconoscere lo schema

Ricordare emozioni passate-fotografie ricordi

Chi non prova emozioni può infatti ripensare cosa provava e cosa faceva quando viveva determinate emozioni.

A quel punto etichettando le diverse sensazioni può essere più facile rientrare nello schema comportamentale che le genera.

Come puoi notare, integrare quest’ultimo suggerimento ai due punti precedenti potrà dare quella marcia in più per risvegliare le emozioni in chi ha smesso di riconoscerle o provarle.

 

Insomma, non provare emozioni non è piacevole, né positivo, ma tornare a vivere e a viverti risvegliando le emozioni si può!

Puoi tornare a dare un sapore alla tua vita e a dargli la direzione che desideri davvero mentre costruisci relazioni vere, profonde e finalmente felici 😀

È proprio per questo che ho scritto questa pagina. In più, come avrai notato, ti ho anche suggerito molti link.

Portano ad altre risorse gratuite con cui puoi fare questo percorso.

Leggile tutte, con calma.

Se le userai con impegno e serietà, questi mesi saranno i più importanti della tua vita.

E se invece hai fretta, iniziamo insieme un percorso di coaching: i primi 3 incontri sono totalmente gratuiti, così puoi provare senza rischi a capire se il metodo che uso è quello giusto per te 🙂

Serena Sironi
Serena Sironi
Architetto di formazione e gestore di un rifugio alpino, nel 2007 mi sono avvicinata alla crescita personale e ho capito che lì avrei trovato soluzione alla mia infelicità. È stato nel 2017 però che approdata su diventarefelici.it, con la Scuola di Indipendenza Emotiva è cominciato quel percorso di vera rinascita in cui ho scoperto chi sono davvero e ritrovato la voglia di vivere ogni cosa con entusiasmo. Da allora come Mental Coach collaboro attivamente con la Scuola. Desidero profondamente aiutare tutti a percorrere la strada che ho percorso per prima. Perché tutti possono arrivare dove sono arrivata io!
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