Rinascere a nuova vita: come vincere la sfida più grande di sempre

Oggi ti voglio parlare della sfida che, ad ora, credo sia stata la più impegnativa che mai mi sia trovata ad affrontare: rinascere a nuova vita.
Lasciare tutte le mie certezze per addentrarmi nell’ignoto, laddove, fino a quel momento, i miei presunti limiti avevano tracciato un netto, invalicabile confine.
Affrontando il mio percorso di crescita personale, a un tratto mi sono trovata davanti a un muro: il cambiamento.
Quello vero e totale che mi spingeva verso ciò che non conoscevo.
La paura dell’ignoto mi stava paralizzando e non riuscivo a passare da quella porta.
Continuavo a voltarmi e guardare indietro dove trovavo tutte le mie sicurezze. Le stesse che mi tenevo strette perché familiari, ma che tanto mi avevano fatto soffrire (e se anche tu soffri, leggi subito la mia guida in cui ti spiego come smettere di soffrire).
Ma c’era qualcosa che non mi convinceva più e che cominciava ad apparirmi stonato.
Finché mi sono voltata per un’ultima volta e ho visto…
Ho visto quel passato che mi teneva in pugno e che mi richiamava a lui.
E ho sentito. Sentito che non faceva più per me.
Così ho aperto gli occhi per bene: era tutto un inganno!
Diceva che lì sarei stata al sicuro, ma quelle erano solo false promesse.
E no caro vecchio amico, stavolta non mi freghi! Quanto scommetti che ce la faccio senza di te?
Ora avevo capito che quella non ero io, ma la persona che la mia paura voleva farmi credere di essere.
Era ora di cambiare e lasciare andare il passato.
Avevo deciso che avrei ritrovato me stessa.
I limiti non sono reali e la paura è un’illusione: vedere per rinascere e ritrovare se stessi
E’ stato come fare un salto. Se salti non torni più indietro.
È solo la decisione di prendere il coraggio a quattro mani e staccare i piedi da terra.
Poi scopri che basta aprire le braccia, e spalancare il cuore per volare, finalmente libero, o libera di goderti il volo.
Come puoi non divertirti quando voli? Come puoi non prenderci gusto?
Se fai quel passo non c’è più nulla che ti possa fare paura e capisci che puoi andare oltre.
Capisci che i limiti non sono reali, ma solo l’illusione con cui le tue sicurezze ti tendono la mano e ti implorano di non abbandonarle.
Migliaia di vocine che ti chiamano mentre la paura, con quello sguardo tanto familiare quanto beffardo, ti suggerisce di stare dove sei. Che lì sarai al sicuro, che almeno sai già cosa succederà e sei tranquillo, o tranquilla.
Poi però la guardi, dritta negli occhi, e capisci che lei non è che l’immagine di se stessa, terrorizzata!, perché senza di te scomparirà. Così, pur di tenerti con se, ti inganna.
Allora la comprendi e, con dolcezza, la saluti.
Ti giri e comincia a farsi largo la voglia di andare più in là, di superare i tuoi limiti, perché ora sai che è possibile.
E rinascere a nuova vita ritrovando se stessi diventa realtà…
Forse ti sembrerà impossibile quello che ti sto dicendo, ma credimi, la paura è solo nella tua testa!
Allora fai questo test che ha creato Giacomo.
Sfidarsi scommettendo con se stessi per rinascere a nuova vita
La sfida nasce quando decidi di lasciare le tue certezze e credi profondamente di poterlo fare.
Quando decidi di guardare il tuo vero potenziale e sai che puoi vincere perché riconosci che quel limite ce l’hai messo tu ed è solo temporaneo. È lì solo perché ancora non sei andato, o andata oltre.
A quel punto non ti ferma più niente e nessuno, ti sale l’entusiasmo e cominci a divertirti e a dare tutto.
Convinzione e determinazione diventano un sottofondo costante. Ti senti forte e ci metti tutta l’energia di cui sei capace. Sei sicuro, o sicura che vincerai perché, con vera umiltà, ammetti a te stesso, o te stessa che tu puoi farlo.
E sai quante volte mi sono tremate le gambe per la paura di non riuscire?
Già, perché se non conosci dove ti muovi, mica lo sai quello che succederà!
Ma io volevo profondamente cambiare la mia vita e allora mi sono detta, col cavolo! Quanto scommetti che ce la faccio invece? E, caparbia, sono ripartita più forte che mai, passando da quella porta 😉
Tornare bambini per scoprire e giocare a stupirsi di una nuova, vecchia vita
Sì, la sfida è una vera scommessa con te stesso, o te stessa.
Se ti sfidi torni quel bambino che ancora non conosce la paura e si diverte a giocare scoprendo le cose più strane. Quel bambino che osa e che sorride stupefatto e divertito per la scoperta di qualcosa di nuovo.
E quando fai così prima o poi ci riesci perché le tue possibilità aumentano a dismisura.
Forse sarà domani, forse tra un anno o forse il giorno del mai, ma tu ce l’hai fatta comunque perché non hai mai smesso di crederci.
E col cavolo che la perdi la scommessa! 😀
Se davvero vuoi fare come me, se vuoi rinascere a nuova vita, impara a lasciare le certezze alle tue spalle, guarda bene quel limite e guarda bene dentro di te.
Tu ce l’hai messo e tu puoi spostarlo dove ti pare e piace.
Guardalo e parla con lui: io ti ho messo e io ti sposto, col cavolo che ti lascio dove sei. Scommettiamo che ci riesco?
Ricorda che la paura esiste solo finché tu glielo permetti.
Sfida te stesso, o te stessa passa da quella porta e vai avanti ogni giorno per diventare più forte di ogni problema e finalmente ritrovare la felicità 😉
C’è tanto da fare Serena è vero e sono pronta a farne i piccoli passi e quando subentrano anche quelli grossi troverò la forza di gestirli. Lascare le proprie certezze e le paure che ti mi hanno accompagnato per tutta la vita, dalla primissima infanzia a ora, non sarà una passeggiata, ma non e impossibile, importante e accorgersene in tempo e cambiare la strada. Spesso le cose non sono vere e non esistono, sono un inganno, come la paura, fatta per tenerci in trappola e non permetterci di andare avanti e quando si capisce questo si capisce molto….. quando la… Leggi il resto »
Concordo con tutto 🙂
Grazie
Cara Serena, ho cominciato a leggerti in questo freddo ma soleggiato pomeriggio romano. Mi piace quello che scrivi e la tua determinazione, certamente figlia delle tue sofferenze interiori. Sto cercando motivazioni per andare avanti. Sono un caso complesso: prigioniero della mia età dell’oro, come mi piace scherzosamente definirla, sono fermo agli anni 1995-2002. Allora avevo tutto: avevo un lavoro che mi piaceva, volevo crescere professionalmente, avevo un fidanzato con il quale mi capivo con uno sguardo, ero impegnato in politica, che facevo per dare il mio piccolo contributo alla crescita di questo Paese. Amavo tutto di quelle giornate: ne ricordo… Leggi il resto »
Ciao Patrizio, non mi hai tediata affatto 🙂 Io credo che ci sia un modo diverso da che quello che proponi tu per cambiare le cose: ritrovare il senso della tua vita, quel senso che avevi riposto in tutto ciò che avevi e che ti faceva sentire completo e realizzato. Considera che puoi fare due cose per ritrovare il senso della vita. La prima è quella di imparare a conoscere profondamente te stesso per trovare i tuoi “buchi” e allora cominciare a lavorarci per costruire e colmarli senza la necessità di appoggiarti ad altro o ad altri. Considera che tu… Leggi il resto »
Questa NL mi piace tantissimo e mi aiuta anche perché mi ci ritrovo pienamente. Mi piace anche la risposta che hai dato a Maria, che il confronto va fatto con noi stessi non con ciò che pensano di noi gli altri. Io me ne preoccupo troppo e credo che non sarò felice senza la loro approvazione o senza ricevere una conferma di piacere per ciò che sono o che hanno una buona immagine di me. Mi sembra come se il mio valore venisse meno ai miei occhi se non vedo da fuori un apprezzamento , un coinvolgimento, una conferma. Non… Leggi il resto »
Il nuovo fa sempre paura, esattamente come dici. E’ ignoto e per questo è molto più facile restare in ciò che conosciamo, nelle nostre certezze appunto, che per quanto ci facciano soffrire, almeno sappiamo che siamo in grado di gestirle come del resto abbiamo fatto fino ad ora. Il segreto, come dicevo anche a Maria, è quello di fare piccoli passi verso ciò che non conosci per darti modo di costruire poco alla volta quella sicurezza e quella fiducia concreta (e non campata per aria!), che le cose potranno essere migliori. E questo funziona proprio perché come hai fatto un… Leggi il resto »
Che articoli meravigliosi! Davvero molto interessanti e stimolanti. Motivano, spronano e danno speranza di fattibilità. Hai assolutamente ragione mi perdo dei passaggi perché penso alla riuscita, al traguardo senza soffermarmi sulle tappe intermedie, necessarie al raggiungimento dell’obiettivo. La fretta che probabilmente ho, mi stanca, mi demotiva, mi frustra tanto che a volte mi viene voglia di mollare. Poi però fortunatamente l’entusiasmo ha il sopravvento e ritorno più agguerrita di prima e ci riprovo ma Poi mi perdo nuovamente. Non intendo abbandonare o mollare ma adesso cercherò di fare passi più piccoli e gustarmi il risultato. Inoltre dovrei darmi più valore,… Leggi il resto »
Esatto Sarah, proprio così 🙂
La grinta e l’entusiasmo non ti mancano di certo. Fai solo attenzione a restare nel presente senza scivolare sul risultato.
Provaci concentrandoti su questo aspetto e vediamo come va 😉
La teoria l’ho capita devo Solo mettetela in pratica efficacemente e qui casca l’asino!
Hai assolutamente ragione non mi mancano l’entusiasmo e la voglia di fare e grazie a questi pregi ce la farò.
Inoltre vorrei davvero ringraziarti perché il tuo costante aiuto e consigli sono Preziosi per la mia crescita.
Certamente non mancherò di farti sapere come va e di prendere parte alle tue NL.
Grazie Serena con tutto il Cuore ❤️
Il divario tra la teoria è la pratica è ciò che a molti impedisce di fare davvero quella svolta.
Nella teoria c’è una mappa, ma non il territorio e soprattutto non il “tuo” territorio.
Per questo il più delle volte abbinare la teoria al Coaching rappresenta la soluzione più efficace 😉
Ma di certo non manco comunque di dare il mio aiuto a chi mi chiede una mai da qui. Amo farlo! 🙂
e si vede eccome che ami farlo!
Concordo pienamente con te, è quello step che mi manca tra teoria
(voglia di fare e percorso da percorrere) e pratica ( quindi azione, fatti!).
So che sarai disposta a darmi una mano se ne avrò bisogno ma voglio anche che tu sia fiera di me e del mio risultato.
Quello che conta è che lo sia tu 😉
E quando vorresti andare avanti, ma le persone continuano a trattarti alla vecchia maniera impedendo di crescere e rinnovare l’immagine che si ha di sé?
Se sei consapevole di te stessa e di quello che dipende da te, nessuno può impedirti di crescere.
Anzi, l’inconsapevolezza degli altri rappresenta, né più né meno, un’opportunità per crescere e migliorare superando anche quella situazione 😉
Che ne dici?
Non solo, ma tieni conto che nessuno può decidere dell’immagine di te stessa che avrai guardando coi tuoi stessi occhi.
Ognuno avrà la sua immagine, a prescindere da quello che vedrai tu.
Così ti chiedo, tu che immagine vorresti avere di te stessa? E come potrebbero gli altri impedirti di crearla?
Io vorrei vedermi come un’adulta autonoma, matura e sicura di me, ma purtroppo l’immagine che si ha di sé si crea anche dal confronto con gli altri. Il fatto di essere trattata con arroganza e aggressività, o redarguita come se fossi una bambina, impedisce a quella nuova immagine di farsi spazio
Se tu guardi una mela e ne hai l’immagine di una pera, questo significa che lo sia? L’immagine che gli altri hanno di te, dice di te o dice di loro? Dice di chi sei tu o delle loro regole, priorità, paure…della loro visione in definitiva? Tu vuoi essere autonoma, matura, e sicura di te? Bene, invece di porti la domanda “cosa vedono gli altri di me?”, poniti quest’altra: “cosa posso fare IO per diventare la persona che voglio essere?” E se devi fare un confronto fallo solo con te stessa! Osserva i passi che fai e preoccupati di migliorare… Leggi il resto »