Il giorno di Pasqua ho ricevuto la telefonata di un cliente del rifugio. Mi chiamava per farmi gli auguri.
Da tempo ho capito che amare è fondamentale per essere felici e per amare bisogna anche saper ascoltare gli altri.
Così i clienti non sono solo persone che arrivano per usufruire e poi pagare un servizio che richiede qualità e cortesia, ma sono prima di tutto esseri umani.
In questo modo è molto facile che tra me e loro si crei un rapporto di amicizia.
La telefonata di Pasqua è iniziata come un semplice saluto augurale al pari di altri che avevo ricevuto, ma ben presto si è trasformata in qualcosa di molto diverso.
Quel ragazzo aveva perso il padre solo pochi giorni prima a causa del Coronavirus e l’occasione è stata buona per scambiarci gli auguri e condividere la notizia che lo riguardava.
So bene quanto gli fosse affezionato e quanto per lui fosse importante.
Ultimamente poi gli stava molto vicino. Lo assisteva per altri problemi di salute e questo aveva rafforzato il loro legame.
Abitando con la sorella però, dall’inizio della quarantena non aveva più potuto vederlo fino al giorno del suo funerale.
Un funerale particolarmente triste per lui. Solo sei le persone presenti perché svolto a porte chiuse a causa della pandemia.
Insomma, puoi immaginare il grande dolore che provava quel ragazzo che ormai era diventato un amico.
Il mio amico è una persona piuttosto riservata e difficilmente parla di cose molto personali, ma con me aveva voglia di aprirsi.
Sa che so ascoltare e che mi preoccupo per gli altri. E sapeva che lo avrei saputo ascoltare anche e soprattutto in quel momento particolare come già avevo fatto altre volte.
È stato allora che mi sono accorta della meraviglia che avevo costruito 🙂
Come ti dicevo, non mi limito a servire i miei clienti, ma faccio il meglio che posso per contribuire a rendere un po’ migliore la loro vita.
E questo comprende molte cose.
Ci sono l’attenzione e la cura che metto nella cucina e nella creatività delle pietanze, quella per l’ambiente che cerco di rendere più accogliente possibile e l’attenzione alle esigenze pratiche dei clienti, ma soprattutto c’è l’impegno convinto e fermo di dare presenza, ascolto e disponibilità.
C’è l’impegno ad amare in una parola.
A proposito di questo, prima di proseguire prova a fare questo test che ha creato Giacomo.
Nel tempo, dicevo, soprattutto, ho imparato ad ascoltare molto e mi impegno a comprendere gli altri con sincero interesse e senza preoccuparmi di quello che potrei ricevere per ciò che faccio.
Una volta non ero così.
Avevo bisogno di amore, ma non mi sapevo amare, così mi concentravo sull’apparire simpatica e facevo di tutto per divertire le persone.
Facevo rumore per assicurarmi che gli altri si interessassero a me, ma io non mi preoccupavo di interessarmi di loro.
Avevo scoperto che mi riusciva bene, così davo spettacolo con numeri da cabaret per guadagnare la loro approvazione nell’illusione di sentirmi amata.
Così però non amavo gli altri, né me stessa.
Non ero io.
Avevo paura del giudizio degli altri.
Mi snaturavo completamente e intanto che lavoravo per sentirmi accettata, mi assicuravo di non perdere i miei clienti.
Un’ottima giustificazione per chi, conoscendomi meglio, mi faceva notare il mio comportamento eccessivo.
E a tenermi buoni i clienti ci riuscivo pure bene!
Arrivavano numerosi e il lavoro andava a gonfie vele, ma la mia felicità valeva soltanto quanto i soldi che avevo incassato.
Vedo molte persone che cercano di essere quello non sono per essere accettate e molte altre che lo fanno per la paura di perdere i propri clienti, mettendo a repentaglio la loro attività.
E chissà, magari qualche volta è capitato anche a te 🙂
Da quando ho imparato che amare rende davvero felici però, ho anche capito che non serve fare tanto rumore.
Il silenzio invece è qualcosa che aiuta davvero molto a capire come amare se stessi.
Aiuta a comprendere gli altri, mentre comprendiamo noi, lasciando spazio all’ascolto e all’osservazione.
Saper ascoltare gli altri, significa saper ascoltare se stessi.
Il silenzio aiuta anche a lasciare il giusto spazio per esprimere se stessi, i propri pensieri e le proprie emozioni.
Ho scoperto che il silenzio sa fare più rumore di un milione di parole urlate al vento e che saper ascoltare gli altri può regalare infinite meraviglie.
A chi ascolta e a chi viene ascoltato.
Ora faccio molto silenzio, ascolto le persone e mi preoccupo di offrirgli un momento migliore perché ora so che non sarà la loro accettazione a rendermi felice, ma il semplice fatto di accoglierli e amarli.
Così adesso potresti pensare che io mi dedichi esclusivamente alle persone dimenticandomi di me dal momento che mi rende felice, ma ti sbaglieresti.
Quando ci sono, ci sono per davvero, ma amare con equilibrio è fondamentale perché io sia davvero nelle migliori condizioni per poter ascoltare gli altri.
Ho imparato ad avere un sano egoismo, così stabilisco un limite ben chiaro che definisce il momento in cui è tempo che io mi concentri su di me.
Amo le persone, ma amo anche me stessa. E come so ascoltare loro, so ascoltare anche me.
Così quando non ho tempo, sono stanca o distratta da qualcosa, lo esprimo chiaramente.
Se devo concentrarmi sul lavoro lo dico e torno ad essere disponibile appena posso e solo se ne ho la forza.
Se sono stanca riposo e rimando perché non saprei essere presente.
Farei fatica e la fatica si trascinerebbe rendendomi sempre più stanca e sempre meno disponibile.
Alcuni clienti mi preferivano prima, qualcuno viene meno spesso e pochi altri non vengono più.
Ma molte persone vengono più spesso e più volentieri, molte altre scelgono di restare quando la me di prima li avrebbe fatti allontanare.
Soprattutto però, i rapporti di ora sono molto più veri, profondi e sinceri di un tempo.
E in tutto questo il più bel regalo che avrei potuto ricevere nel giorno di Pasqua: la telefonata di quel ragazzo 🙂
Il suo non era uno sfogo, ma la condivisione di un dolore molto intimo che avrebbe fatto solo con chi sapeva l’avrebbe accolto.
Con chi ha capito come saper ascoltare e comprendere gli altri significhi amare se stessi
Con chi avrebbe trovato un’enorme ricchezza in una confessione così preziosa.
Non fare mai l’errore di metterti davanti agli altri perché ti accettino e nemmeno quello di essere disponibile oltre i tuoi limiti, ma impara a fare molto silenzio, ascolta, osserva e comprendi. Te e gli altri.
Riconosci e accogli ogni dono che le persone sapranno offrirti, impara a dare e ricevere senza prendere.
Se vuoi davvero migliorare la tua vita ricorda che saper ascoltare fa del silenzio un dono meraviglioso che potrai fare agli altri.
Lo stesso dono che farai a te permettendoti di arricchirti con ogni parola o silenzio che sapranno offrirti.
Grazie Serena!!!!quando leggo le tue news letter è come se avessi voglia di essere lì con te!!..il silenzio si può sempre migliorare😘
Verissimo. Migliorare il silenzio significa migliorare la capacità di comprendere gli altri e noi stessi facendo di ogni cosa che troviamo una ricchezza sempre più preziosa 🙂
Ciao Serena , Ke bello leggere le tue news letter!!! Esattamente come dici , fare silenzio mentre gli altri parlano ti aiuta tanto a capire come siamo diversi, e unici! Nelle loro confidenze scorgi le loro paure , le loro fragilità , quelle Ke un po’ in misure diverse appartenevano anche a me e Ke pian piano sto lasciando andare! Mi rendo conto di esserci in questi contesti, cosa Ke magari anche prima c erano , ma nn vedevo x le stesse paure e fragilità loro….Ma è anche bello nn solo poter esprimere se stessi ora , dando piccoli suggerimenti… Leggi il resto »
“Nelle loro confidenze scorgi le loro paure, le loro fragilità” che mostrano la diversità e l’unicità di ogni persona. Bello 🙂
Grazie Carmen, per il rifugio, speriamo di vederci, certo 🙂
💖😘
Ciao Serena, cerco di accogliere il tuo suggerimento perché penso che hai ragione. La persona che più mi è vicina è spesso depressa e quindi ha questi momenti che si chiude e a nulla serve qualsiasi comportamento mio. Anzi se cerco di farmi vedere felice e piena di vita credo di dare addirittura fastidio. Quindi penso serva di più il silenzio e l’attesa. I sintomi sono paura di misurare la pressione perché in queste condizioni è alta nonostante i farmaci, di conseguenza le gira la testa, la sente gonfia e ha le palpitazioni, le dita informicolate ovviamente si irrigidisce, cammina… Leggi il resto »
Certo, ma di più puoi fare posto al dono delle sue parole o del suo silenzio.
Se comprendi non c’è modo che tu non possa trovarne la ricchezza 🙂
Sì vero. Grazie a voi ho già potuto comprendere che è giusto e possibile non spaventarmi io stessa del fatto di essere abbastanza inutile in certe circostanze. Questo già può essere di aiuto a non amplificare la situazione. Grazie
🙂
Ciao Serena, come sempre una newsletter meravigliosa. Mi arriva sempre più forte il messaggio che devo essere me stessa e nient’altro, dare tutta me stessa, saper ascoltare gli altri ma anche me stessa per dare il meglio anche se non sempre si viene accettati, come può essere successo a te al rifugio perdendo qualche cliente. Purtroppo nel cammino della vita e delle esperienze qualche persona la perdi sempre, ma l’importante è non perdere mai se stessi o voler essere ciò che non siamo. Ho imparato a farlo e so che è la scelta giusta, sempre, perché la gente avrà sempre… Leggi il resto »
Verissimo 🙂
Quello che conta che dai il massimo e ti concentri su quello che dai, a prescindere da come reagiranno gli altri 😉
Non si può ascoltare se non si fa silenzio!
E non si può comprendere se non si ascolta!
Non sono le PAROLE a far sentire la tua presenza, ma un sentito e profondo SILENZIO, pronto e teso ad ASCOLTARE!
Non c’è miglior PAROLA “pronunciata” nel *silenzio* e nell’ ABBRACCIO dell’ASCOLTO !
Non c’è miglior SILENZIO che nel “frastuono” delle sue *parole*, risvegli l ANIMA!!
Ed ecco che improvvisamente ti ritrovi ad amare ed essere amata!
🙂
Ciao Serena…quanto mi ha fatto riflettere oggi la tua mail.. “Mi concentravo sull’apparire simpatica e facevo di tutto per divertire le persone. Facevo rumore per assicurarmi che gli altri si interessassero a me, ma io non mi preoccupavo di interessarmi di loro.”… Questo mi ha colpito in modo particolare, perchè spesso ho fatto cosi anch’io… Sono una persona chiusa, che spesso si rifugia nel suo silenzio, ma tante volte per assurdo mi sono comportata cosi…facendo anche ERRORI madornali…Non vogllio piu avere paura di mostrarmi per quella che sono, per quello che provo e quello che penso..Sto facendo un percorso lungo… Leggi il resto »
Molto di quello che sono ora è frutto dell’esperienza del mio vivere l’ambiente del rifugio e della montagna. Quell’esperineza che ho saputo fare mia per portarla ovunque dentro di me e offrirla al mondo.
Ho imparato a non chiudere più quella parentesi che sembra di aprire quando sei su ed è qualcosa che ho potuto fare lavorando su me stessa nel percorso di crescita personale di un paio di anni fa.
Sì può, tutti possono 😉