Sharon Falconi

Ho scelto di prendere parte all’esperienza al rifugio come “ciliegina” sulla torta di un percorso di crescita personale, iniziato da alcuni anni e ripeso con Serena un annetto fa.

In realtà andando al Rifugio mi sono resa conto che non era la ciliegina sulla torta, questa esperienza è stata per me la possibilità di iniziare a ricreare un impasto nuovo, buono come piacesse a me, per iniziare a prendere davvero in mano la mia vita e plasmarla come meglio credo. Come una torta, con la golosità di assaporarla pienamente. 

Prima di andare al rifugio avevo la pretesa di “arrivare”, ho preso vacanza dal lavoro per poter lavorare più intensamente al rifugio. In realtà, al rifugio ho lavorato intensamente su di me, ma è stato solo il trampolino di lancio per un lavoro interiore che continua poi anche nella mia vita di tutti i giorni. Con questa esperienza mi sono resa conto che non si arriva mai, che sono in continua evoluzione (per fortuna) perché è questa la forza che permette dii cambiare! 

Per me è stato un esame di realtà verso ciò che è davvero la mia vita e su ciò che voglio. Mi ha permesso di INIZIARE un lavoro di accettazione verso il mondo interiore ed esteriore, cercando di conciliare la mia visione del mondo e il contesto reale che mi circonda. 

Per il tipo di professione che svolgo – in relazione alle persone che cercano di fare dei cambiamenti nelle loro vite – dovrei essere la prima a credere nel cambiamento delle persone. Ad oggi lo sono, ho fiducia in questo, credo che il cambiamento sia reale, in quanto è una volontà di noi stessi e non dato da casualità esterne a cui spesso di danno il merito o le colpe. Tuttavia, in passato ho spesso diffidato di questo, perché non riuscivo a vedere il cambiamento su me stessa e lo dubitavo anche nel altri, nel mio lavoro. Ho capito che è possibile, anche perché il cambiamento è fatto di sfumature e di un arcobaleno incredibile. Grazie al rifugio ho imparato a cogliere e valorizzare le sfumature, dandomi e ritrovando fiducia in me per poi ritrovarla negli altri.

Ogni tanto torno al rifugio, fisicamente o con la mente, perché mi ricorda di fermarmi, di ricordare tutto ciò che ho appreso grazie a quell’esperienza e portarmi sempre con me quel bagaglio che mi ha permesso di iniziare un viaggio importantissimo, permettendomi di essere presente e dare il meglio, non lasciandomi trasportare dalla frenesia della vita quotidiana.  

Serena Sironi
Serena Sironi
Architetto di formazione e gestore di un rifugio alpino, nel 2007 mi sono avvicinata alla crescita personale e ho capito che lì avrei trovato soluzione alla mia infelicità. È stato nel 2017 però che approdata su diventarefelici.it, con la Scuola di Indipendenza Emotiva è cominciato quel percorso di vera rinascita in cui ho scoperto chi sono davvero e ritrovato la voglia di vivere ogni cosa con entusiasmo. Da allora come Mental Coach collaboro attivamente con la Scuola. Desidero profondamente aiutare tutti a percorrere la strada che ho percorso per prima. Perché tutti possono arrivare dove sono arrivata io!
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